La nuova provincia di Lubiana illustrata al 46° raduno di guerra

La nuova provincia di Lubiana illustrata al 46° raduno di guerra All'Istituto di Cultura Fascista La nuova provincia di Lubiana illustrata al 46° raduno di guerra Ieri mattina al Teatro Balbo, per la quarantaseiesima adunata di guerra indetta dalla sezione di Torino dell'Istituto nazionale di Cultura fascista, come sempre grande folla, attratta dalla continuata aderenza dei temi trattati allo svolgersi degli avvenimenti bellici e al loro irresistibile significato di sistemazione in una superiore sfera d'ordine e di giustizia delle posizioni di volta in volta raggiunte. Sono intervenute o si sono fatte rappresentare tutte le autorità cittadine, fra le quali notate le alte gerarchie militari, l'eco, il conte Merli Miglietti, primo aiutante di campo generale o-.orario della Maestà del Re Imperatore, l'eoa, il generale Fasolis, il vice-Federale Canonica per il Federale, i rappresentanti del Podestà, del Preside della Magistratura, il Rettore Magnifico, il viceQuestore comm. Finucci il vicecomandante della Gii, la signora Giordano per i Fasci femminili, e, ospite gradito, il cav. Miller per il fiduciario dei Gruppi nazionalsocialisti del Piemonte. A ricevere i convenuti si trovava il presidente dell'Istituto prof. Avenati con il segretario provinciale dott. Campanella. Dopo il saluto al Re e al Duce, ha preso la parola tra la viva attenzione dell'uditorio il prof. Bartolomeo Calvi, della nostra Università, che ha svolto l'annunciata conversazione su « La nostra nuova provincia di Lubiana ». Specialista di fama europea, l'oratore in un ampio ed efficace quadro ha presentato il popolo sloveno entrato a far parte della grande famiglia italiana nelle svariate sue attività, lingua, arte, costumi, rilevandone i contatti stabiliti con la nostra coltura, prospettandone le possibilità economiche sotto l'impulso del Governo fascista che già si è accinto a imprimere al capoluogo il necessario sviluppo per fare di Lubiana, città tra le più notevoli dell'oriente adriatico, un faro di civiltà romana. L'oratore, assai applaudito, ha rioevuto molte congratulazioni per la sua chiara e dotta esposizione. A questo punto avrebbe dovuto salire al podio il generale di divisione a riposo Luciano Merlo, che già aveva riportato un così schietto- successo con la sua « Rapsodia di guerra », e che ora avrebbe do vuto intrattenere l'uditorio con i « Ricordi di un vecchio soldato in Dalmazia»; ma, data l'ora tarda, la sua conversazione è stata rinviata a domenica prossima. Sullo schermo è apparso il « Giornale Luce » recante i più re¬ cedptatudmnfotrpdamdbL- Fl'scmoraLclvramddfiPscCntedcopTt'mtemCroLsiGQIuton.ScnCC[ P centi avvenimenti e che è stato dato in prima visione. Film tra t più Interessanti. La folla, ammirata, ha acclamato con fervido entusiasmo i magnifici quadri riproducenti la storica seduta della Camera dei Fasci e delle Corporazioni mentre il Duce pronuncia il Suo formidabile discorso, le successive travolgenti dimostrazioni di popolo a Piazza Venezia e la festa della nostra gloriosa Marina che ancora una volta ha suscitato fremiti di orgoglio con la proiezione delle sue unità potenti e invincibili.

Persone citate: Bartolomeo Calvi, Campanella, Canonica, Duce, Fasolis, Finucci, Miglietti, Miller

Luoghi citati: Dalmazia, Lubiana, Piemonte, Torino