UN'ALTRA TAPPA nella ricostruzione europea di Alfredo Signoretti

UN'ALTRA TAPPA nella ricostruzione europea UN'ALTRA TAPPA nella ricostruzione europea Mentre la guerra continua implacabile sui mari e nei cieli e se pur si nota una battuta d'arresto nelle operazioni terrestri, la relativa calma è foriera di nuovi colpi e di nuove iniziative da parte dell'Asse. Italia e Germania procedono alacremente all'opera di ricostruzione europea. Noi abbiamo sempre condotto l'attenzione dei nostri lettori su questo punto; esso è un aspetto non collaterale e sussidiario alla guerra che combattiamo, ma fonda mentale; gli sviluppi della guer ra non sono in alcun modo separabili dal lavoro di riorgan;zzazione politica e di potenziamento economico della nuova Europa. Quanto più intensa mente e rapidamente l'Italia e la Germania avanzeranno nel loro compito ricostruttivo, tanto più forte sarà la loro posi zione nelle vicende del conflit' to. che va assumendo una fisionomia di lotta di continenti. Le zone danubiana e balcanica, per i loro contrasti etnici e i loro ostacoli geografici, hanno sempre costituito per l'Europa un centro di difficoltà e di rivalità, meni re avrebbero dovuto formare un'immensa riserva economica e un formidabile bastione strategico; l'opera di Roma e di Berlino per dare al bacino danubiano e alla penisola balcanica le loro naturali funzioni europee ha semplicemente del prodigioso per i risultati raggiunti in sì breve periodo di tempo. Non si dimentichi che le campagne belliche sono terminale appena ai primi di maggio, anche a voler considerare l'impresa di Creta da un punto di vista esclusivamente mediterraneo (e non lo è, perchè l'occupazione di Creta offre un ampio respiro di sicurezza alle posizioni conquistate sulla terraferma e ai traffici che si stanno riannodando attraverso l'Egeo fino agli Stretti e al Mar Nero). Ebbene, in meno di un mese e mezzo, l'assestamento procede con un ritmo acce lerato tanto da lasciar prevedere che fra poco le questioni più importanti rimaste in sospeso saranno risolte, mentre l'economia agricola si svolge normalmente con vaste possibilità per l'immediato domani. La Croazia è il nucleo basilare di questa riorganizzazione ed essa fortunatamente per la sua netta individualità' nazionale, per le capacità di. comando di Ante Pavelic e del suo stato Maggiore, si è potuta mettere in cammino speditamente con obiettivi precisi e con direttive pratiche. Gli accordi di Roma, la definizione di buona parte delle sue frontiere hanno maturato nel giro di poche settima ne quello che per gli Stati euro pei costituisce l'atto principale di vitalità e dì affermazione, l'adesione al Patto Tripartito. La cerimonia austera e solenne si è svolta a Venezia, nel quadro incomparabile del Palazzo Ducale, sotto la presidenza del Ministro degli Esteri d'Italia, conte Galeazzo Ciano, Anche questo fatto ha il suo significato; la Croazia ha dei particolari legami coli' Italia, che hanno già avuto a Roma il 18 maggio la loro consacrazio ne; l'avvenimento svoltosi a Venezia ha ribadito tale riconoscimento della funzione dell'Italia. L'Asse vince in perfetta comunione di sforzi le battaglie militari e con assoluta lealtà e comprensione supera gli ostacoli per la cooperazione pacifica nel reciproco rispetto delle sfere prevalenti di interessi che poi si coordinano nel piano totale di riorganizzazione; così le vittorie militari acquistano il maggior rendimento in uno spirito di equità e di giustizia. Il Conte Ciano, nel suo saluto rivolto al nuovo Membro aderente, ha fissato di nuovo le premesse e gli obiettivi del Patto Tripartito; sono parole di verità e di certezza nel domani che vedrà attuate pienamente quelle aspirazioni che hanno già nel presente un inizio di concrete realizzazioni: l'indipendenza della Croazia ne f è un esempio luminoso, quell'indipendenza che è come uno schiaffo contro le false democrazie che vorrebbero atteggiarsi a protettrici dei piccoli popoli che esse sacrificarono a Versaglia e che avrebbero voluto mantenere aggiogati a costruzioni artificiose e tiranniche. Guardando alla cerimonia di Venezia nasce spontaneo il confronto con una recente adunanza nel campo nemico, il consesso nei ricoveri di Palazzo San Giacomo a Londra. Là era un'accolta di fantasmi che non rappresentavano alcun popolo; alcuni individui agli stipendi dell'Inghilterra erano stati mobilitati per applaudire le escandescenze di Churchill. Nella no stra città lagunare si sono riu niti i rappresentanti di popoli vivi, ardenti, affratellati da una comune aspirazione: liberare l'Europa e il mondo dal 1' egemonia anglo-sassone, per. che le nazioni giovani possano lavorare e prosperare. Alfredo Signoretti La firma dell'adesione croata al Tripartito. (Telefoto).

Persone citate: Ante Pavelic, Churchill, Conte Ciano, Galeazzo Ciano