La giornata veneziana degli Ospiti

La giornata veneziana degli Ospiti La giornata veneziana degli Ospiti Venezia, 16 giugno. La Croazia è entrata nel Patto Tripartito. Sorta, come Stato indipendente, nel rapido evolversi del nuovo ordine; aderente, fin dal rilevarsi della sua fisionomia politica, allo spirito dell'Asse, la giovane Nazione europe-i, che ha scelto spontaneamente il suo Re nella vittoriosa Casa Sabauda, ha compiuto ieri l'atto naturale e definitivo della sua posizione nel mondo. Essa è entrata nel fascio concorde delle forze che, con la vittoria delle armi, instaureranno la alta giustizia sociale e la potenza del lavoro. Venezia ha saputo dare all'evento memorabile la cornice più degna. Il suo volto radioso, il suo cuore cordiale, la sua maestosità imperiale, hanno avuto tutto lo splendore dei giorni fausti alla sua storia gloriosa. L'arrivo di Pavelic Ante Pavelic è giunto alle 10, accompagnato dal maresciallo Kvaternik e dal Ministro degli Esteri Lorkovic. Il treno speciale, proveniente da Trieste, si è fermato lungo la pensiiina d'onore coronata, da vessilli delle Potenze del Patto Tripartito, tra le quali trovava la sua armonia la bandiera croata. Disceso dal treno. Ante Pavelic si è subito incontrato con il conte Ciano che si era recato alla stazione di Santa Lucia a riceverlo. L'incontro è stato cordialissimo. Per qualche minuto, Ante Pavelic e Galeazzo Ciano hanno scambiato le più calorose espressioni. Quindi il conte Ciano si è incontrato anche col maresciallo Kvaternik e col Ministro degli Esteri Lorkovic, ricevendo gli omaggi delle altre personalità al seguito del Poglavnik. Dal treno speciale sono discesi anche il Sottosegretario alla Propaganda Milcovic, il Ministro croalo a Roma Peric, il Ministro d'Italia a Zagabria Casertano, ed il Ministro tedesco a Zagabria Kasbet. Scambiati i saluti. Ante Pavelic, accompagnato dal conte Ciano, ha passato in rassegna la compagnia d'onore della Marina, soffermandosi a salutare la gloriosa bandiera mentre la musica intonava gli inni delle due Nazioni. Passando attraverso la Galleria delle Bandiere gli ospiti e 11 conte Ciano sono pervenuti sul piazzale della stazione ove. una fitta folla ha prorotto in acclamazioni. Sul piazzale una schiera di allievi del Collegio Navale ha presentato le armi levando in alto l'aureo Signum. Quindi Ante Pavelic, salito sulla lancia a motore insieme al conte Ciano, ha lasciato la riva di Santa Lucia fra gli applausi entusiastici della folla. Ante Pavelic e Galeazzo Ciano, in piedi sulla lancia, passano tra l'ininterrotto clamore del popolo. Grandi scritte recano evviva agli eserciti dell'Asse ed al Regno di Croazia. Il Canal Grande, dove il corteo delle lance si svolge, è una galleria di vessilli. Il corteo delle lance, uscito dal Canal Grande, entra nell'ampio luminoso bacino di San Marco; di qui gondole con gondolieri In costume bianco e fascia azzurra o purpurea al fianco, e imbarcazioni di tutte le specie fanno forte corona alla lancia che reca Ante Pavelic e Galeazzo Ciano e lo accompagnano fino all'imbarcadero dell'albergo sulla riva degli Schiavonl. La cerimonia della firma La folla accorre sulla riva e acclama lungamente tanto all'ospite quanto al conte Ciano, che sono costretti, appena entrati nell'albergo, l'antico palazzo dei Dandolo, ad affacciarsi al balcone per rispondere al grido inesausto ed ardente del popolo. La cerimonia della firma dei documenti è avvenuta nel Palazzo Ducale, ma si può dire che tutta la citta, tutta la laguna, tutta la cinta senza confini, ove tanta co¬ pia di bellezza è profusa, abbiano i partecipato all'avvenimento, cosi splendida era la veste che i ca- nali, i bacini e le isole avevano!assunto. Ovunque erano vessilli, I ovunque erano scritte inneggianti, Iovunque erano fiori per questa riunione degli alti rappresentanti di circa trecento milioni di uomini liberi e sicuri del loro avvenire. Una folla enorme ha salutato gli ospiti, quando essi, poco prima di mezzogiorno, sono entrati nel palazzo Ducale. Lo splendore di Venezia si è qui maggiormente rivelato alle alte rappresentanze; dalla loggia splende il Gonfalone imperiale, sulla facciata rifulge la nobiltà dei capitelli e delle vetrate. Oltrepassata la porta del Frumento, gli ospiti, percorso il tratto angolare del portico terreno, e quindi salite le due rampe della scala dei Censori, hanno attraversato la loggia Foscara, lungo la quale sono stati ricevuti dal conte Ciano. Col nostro Ministro degli Esteri, le alte rappresentanze hanno asceso la scala d'oro accedendo nella sala detta dei Pregadi, dove per quattordici secoli il Senato di Venezia tenne le sue assemblee. Nel fondo della vasta aula tra gli scagni curuli, si leva un tavolo lungo, tappezzato di cremisi. All'apparire degli alti rappresentanti nella sala gremita di au- torità e di giornalisti dei Paesi del Tripartito e della Nazione croata, scroscia un fervido applauso. 11 conte Ciano, prende posto al cen- tro del tavolo, avendo ai lati iì poglavnic ed il Ministro degli Esteri del Reich. A destra di Ante Pavelic sono il maresciallo Kvaternik, il ministro degli esteri Norkovic ed il ministro di Slovacchia Galvanek; a sinistra di Von Ribbentrop sono l'ambasciatore nipponico Korikiri, il ministro d'Ungheria, barone Villani, il ministro di Romanie. Gricorcea ed il ministro di Bulgaria Karadjoff. Poco oltre si allineano, a corona, tutte le altre personalità tra le quali sono i seguiti dei rappresentanti delle Potenze del Tripartito; l'ambasciatore Alfieri, l'amba sciatore Rocco, il capo del cerimoniale Geiser Celesta, il ministro Casertano e le autorità veneziane con a capo il ministro di Stato conte Volpi, il senatore Cini ed il prefetto Vaccari. Dal campanile di San Marco giunge il forte rintocco del mezzogiorno. La sala ha un aspetto solenne e raccolto. Subito il conte Ciano si leva dicendosi lieto di porgere il benvenuto, a nome del Duce, al Poglavnic e a tutti gli alti rappresentanti dei Paesi aderenti al Tripartito, suscitando da parte delle personalità invitate calorosi cenni di consenso. «La guerra che la Germania nazionalsocialista e l'Italia fasci' sto conducono enntro l'Inghilter ra per terra, per mure e per aria, ha questa premessa e questo obiet tino, mentre con la, spontanea eoo perazione dei popoli amici già costruiamo le fondamenta dèlia pace avvenire, « Questo è i! significato del Patto Tripartito e del progressivo sviluppo della sua sfera, d azione, con lo stringersi intorno alla Germania, al Giappone ed all'Italia di. sempre nuove Nazioni che, nel trionfo di questa politica comune, vedranno assicurati i loro destini ». Il Poglavnik ha cosi risposto: « Eccellenza, « Ricambio a nome dello Stato indipendente di Croazia il saluto che mi avete rivolto a nome dell'Italia e dei rappresentanti della Germania e del Giappone, nonché degli altri Stati aderenti al Patto Tripartito, Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia. «La Croazia, col Protocollo che oggi ho avuto l'onore di sottoscrivere, dà la, sua piena adesione ai principii ed alle ragioni che inspirarono i governanti. dell'Italia, della, Germania e del Giappone, nel costituire un fronte unico per la creazione del nuovo ordine nel inondo europeo e asiatico. « Per noi, popolo croato, questo atto ha una grande e decisiva importanza, poiché, a meno di due mesi dalla nostra, rinascita come Stato e come Nazione, ci è dato di assiderei al consesso degli Sta ti retti da 'regimi totalitari rinnovati dalle Rivoluzioni sociali e politiche, che furono e sono inspirate dalla genialità dei capi e dal consenso delle masse. « A questo consesso di Stati ci sentiamo fieri di partecipare, perchè lo Stato indipendente di Croazia, col suo stesso atto di nascita, si è consapevolmente schierato a. fianco degli Stati che rifuggono dai vecchi sistemi parola' e democratici ed assolvono con senso lungimirante di giustizia, il loro altissimo compito internazionale. «Sono grafo al Duce dell'Italia fascista ed imperiale, al Fiihrer del Grande Reich, e al Capo del Governo dell'Impero del Sol Levante per avere dato a me, in rappresentanza della, mia, Croazia, la opportunità di riaffermare la volontà di vita e di collaborazione del mìo popolo all'attività intemazionale delle Grandi Potenze dell'Asse e delle Potenze alleate ed amiche ». La cerimonia si chiude con la lettura dei testi tradotti. La colazione Di nuovo gli ospiti, accompagnati dal conte Ciano, sfilano per la sala del Senato tra le più vive acclamazioni, ed iniziano la visita ai maggiori tesori del Palazzo Ducale: le sale d'armi, del Consiglio l'appartamento privato del Doge, le sale del Maggior Consiglio e"la sala dello scrutinio. La visita dura a lungo svolgendosi anche alla Libreria di San Marco. Quindi — sono trascorse le 13 —■ il conte Ciano e le rappresentanze, annunciate da nuovi squilli, escono da Palazzo Ducale. Il sole _ illumina 11 grardioso spettacolo 'della folla. Le acclamazioni si fanno sempre più ardenti e lo sventolìo delle nulle e mille bandierine da parte delle formazioni giovanili accresce ancora il fulgore del quadro incomparabile. Saliti sulle gondole patrizie, il conte Ciano e gli ospiti, tra il palpito sempre più intenso del popolo, attraversando il bacino di San Marco ed il primo tratto del Canal Grande si sono recati a Ca Rezzonico, ove il Ministro degli Esteri d'Italia ha offerto loro una colazione d'onore, che ha avuto luogo in una delle sale ov'è profusa tutta l'arte di Giambattista Tiepolo Dopo la colazione, sempre fatte | segno a grandiose manifestazioni j di popolo, le alte personalità, la- sciato il Palazzo ch'è opera famo-J sa di Baldassare Longhena, sono rientrate nelle loro residenze. Nel pomeriggio, il conte Ciano j e gli Ospiti hanno partecipato ad un ricevimento, offerto in loro onore dal Podestà di Venezia, sulla terrazza del Casino, una candida pedana che si allunga fino alla riva azzurra del mare. Prima di recarsi al ricevimento, 11 Poglavnik, insieme con il capo delle forze armate Kwaternik, il ministro degli esteri Lerkovic ed il suo seguito, accompagnati dai ministri Pietro Marchi e Casertano, ha voluto compiere un giro a piedi nella città. Ante Pavelic, riconosciuto subito dalla folla, è stato fatto segno a calorosissime manifestazioni di simpatia, manifestazioni che si sono rivolte anche a tutti i componenti la delegazione croata. Il ricevimento pomeridiano Al ricevimento sono intervenute tutte le personalità ospiti di Venezia e il patriziato della Serenissima. L'arrivo, prima, dell'Ambasciatore del Giappone e dei Ministri dei Paesi aderenti al Tripartito, quindi del Poglavnik e della sua delegazione, e, dopo, del conte Ciano che, con von Ribbentrop, aveva compiuto un lungo giro in motoscafo nella radiosa laguna, è stato salutato da vibranti accia, mazioni. Il sontuoso ricevimento, dinanzi all'immensa azzurrità del cielo e del mare, si è protratto fino a sera. Alle 21 il conte Ciano e gli Ospiti hanno partecipato ad un pranzo, offerto nel suo palazzo dal conte Volpi di Misurata. fa Delegazione croata si è" cenge dato dalle altre personalità, cor. venute a Venezia per gli odierni accordi, e con lancia a motore, accompagnato dal Conte Ciano, si è recato alla stazione di Santa Lucia. Prima di salire sul treno speciale, Ante Pavelic si è trattenuto alcuni minuti cordialissimamente con il Conte Ciano; quindi, dopo un nuovo caloroso commiato, è salito sul convoglio. Alle 24 precise, infatti, con treno speciale diretto in Germania, è partito il Ministro degli esteri del Reich von Ribbentrop, accompagnato dall'ambasciatore Alfieri. L'alto rappresentante della Potenza amica ed alleata è uscito dalla sua residenza con il conte Ciano. Compiuto il percorso con una rapida lancia a motore, Von Riblientrop e il conte Ciano sono giunti nel piazzale della stazione di Santa Lucia gremita, da una folla inneggiante alle Potenze dell'Asse. Il Ministro degli Esteri del Reich si è intrattenuto lungamente con il Conte Ciano. Quindi ha preso congedo. I due Ministri degli Esteri delle Potenze dell'Asse si sono stretti lungamente la mano. Salito sul convoglio, Von Ribbentrop è restato ancora qualche minuto a conversare dal finestrino con il Conte Ciano, quindi il treno speciale si è mosso. Mentre la musica intonava l'inno germanico, la folla presente ha prorotto in una nuova entusiastica acclamazione all'indirizzo del¬ la Germania e del suo alto rap presentante. Von Ribbentrop, sor ridente, ha risposto col braccio le vato al calorosissimo saluto della folla e delle autorità, accomiatan- dosi anche con un amichevole cenno della mano con il Conte j Ciano. Dopo iì pranzo a Palazzo' Voi-Il Poglavnik con i componenti