Nuove ripercussioni internazionali

Nuove ripercussioni internazionali La persistente eco del discorso del Duce Nuove ripercussioni internazionali Commozione e gratitudine della stampa greca Atene, 12 giugno. Tutti i giornali, riportando integralmente il discorso del Duce, sottolineano, nei titoli e nei commenti, la soddisfazione del popolo greco per le grandi verità in esso esposte e per le assicurazioni di un migliore avvenire. Il Kat7»mert?ii scrive: « L'Italia e la Grecia ritrovano, in un nuovo terreno, la reciproca comprensione per alleviare le ferite della guerra. Il sangue versato in leali combattimenti non può costituire una bar riera per la volontà dei due popoli desiderosi di collaborare per un più fecondo avvenire. I greci trovano nelle parole del Duce il giusto riconoscimento del valore con cui è stata combattuta la guerra che ha separato due popoli di storia comune, i quali hanno compiuto comuni sforzi per la civiltà. I greci accolgono con gratitudine la mano soccorritrice delle miserie del dopo-guerra. Le truppe italiane giungono ad Atene per offrire il loro prezioso aiuto all'opera di ricostruzione, comprendendo che la Grecia attraversa un duro momento. Dovunque si trovano già le autorità italiane il loro comportamento è ispirato ad interessamento ed a spirito di umanità. Tutta la Grecia accoglierà, dunque, gli Italiani come amici ». Il Proines Typos dice: « La Camera dei Fasci e delle Corporazioni ha giustamente applaudito il discorso del Duce, perchè gli eventi hanno dimostrato la Sua chiaroveggenza. La politica di amicizia italo-greca era stata minata, fin dal principio, dall'Inghilterra. Oggi la Grecia distrutta, vede di non avere fatto altro che battere il pugno sul coltello. La causa italo-greca è grande, seria ed estremamente importante. La comprensione della realtà deve, oggi, inspirare il comportamento di tutti i greci. Dell' incontro sul campo dell'onore non rimane amarezza perchè le idee errate già cadono dall'animo del popolo greco ». Li'Acropolis rileva: « Terminata la guerra, l'Italia cerca di alleviare le miserie che hanno arrecato al popolo greco i suoi capi venduti a Londra. Italia e Grecia po tranno, cosi, ritrovare le vie della loro storia. Con soddisfazione i greci hanno appreso le cavaliere sche intenzioni dell'Italia fasci sta ». ■ Xi'Elefteron Vinta sottolinea che II Duce ha separato la responsa bilità del Governo infeudato a Lon dra da quelle del popolo greco. Il Proja nota che nel nuovo ordine europeo la Grecia, Stato mediterraneo, è inclusa nello spazio vitale dell'Italia. « Questa — seri ve — è una realtà profonda » e rileva poi la importanza per il popolo greco delle generose intenzioni espresse dal Duce. L'Esd'a scrive: «Esaltando l'e¬ roismo del soldato italiano, il Duce non ha mancato di rendere onore al valore del combattente greco. Le promesse di Mussolini di alleviare la miseria del popolo greco sono grandiose e non si dimenticano facilmente. La popolazione greca che già si trova sotto l'occupazione italiana ha ripetutamente manifestato la propria riconoscenza per la simpatia dimostrata dalle autorità italiane ». Il Vradini scrive: « H discorso pronunciato dal Duce alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni è stato solenne, onesto, chiaro. Verità amare sono state dette per la Grecia che noi stessi, usciti adesso dalla tragica avventura, non possiamo ignorare. Tutti i nostri sforzi debbono essere rivolti ad un migliore domani. Il Duce ha dimostrato simpatia per il popolo greco rigettando tutte le responsabilità sui cattivi governanti che avevano legato le sorti riolla nostra patria a quella dell'Inghilterra per condurla alla catastrofe. Accettiamo con sincera commozione la forte mano che ci viene tesa e valutiamo come merita il gesto generoso della Nazione italiana. Con l'Italia, al di fuori della sfortunata impresa della guerra, ci uniscono antichi e stretti legami e. le lottp comuni per la nostra indipendenza. Adesso, sotto la garanzia del Duce, incomincia la stretta e sincera collaborazione italogreca ». (Stefani)