I NUOVI CONFINI A EST

I NUOVI CONFINI A EST I NUOVI CONFINI A EST Il problema dalmatico risolto - Le nostre tali e le giuste frontiere dell'Albania, della ria - Il Montenegro nell'orbita dell'Italia nuove province orienBulgaria e dell'Unghee la Croazia alleata Nella settimana che va dal 9[al 16 marzo e che segna la ri presa dell'iniziativa italiana, l'esercito greco cessò praticamente di esistere come forza ca- pace ancora di combattere. Ciò fu confessato in seguito dallo jstesso governo greco E' assolutamente matematico che in aprile, anche se nulla fosse accaduto per variare la situazione balcanica, l'esercito italiano avrebbe travolto ed annientato l'esercito greco. (La Camera sorge in piedi al grido di Duce! Duce! fra vivissime acclamazioni). Bisogna onestamente constatare che molti reparti greci iIsi sono battuti valorosamente. BiSogna aggiungere ancora unavolta che in ciò influiva moltis-Simo l'odio diffuso, profondo,continuamente eccitato dagli ufficiali e che era il viatico di tutti i soldati. Il « caso » greco dimostra che la valutazione degli eserciti non è immutabile e che le sor- nrese, se non frequenti, sonotuttavia possibili E' lecito, inoitre. affermare•che l'esercito greco non avreb- be tenuto per sei mesi senza l'aiuto dell'Inghilterra. L' e-sercito grlco^rlnSo, equi- paggiato, armato dagli inglesi. L'fviazione era tutta incese. L'artiglieria contraerea Ìnche. Non meno di 60.000 erano gliinglesi dei vari servizi e specia- lità a fianco dell'esercito greco.Modesti sono stati gli aiuti in materiale forniti dalla Tur-chia. Il valore non raggiunge idue milioni di lire turche. Le forze impegnate Ed ora alcune cifre, che riassumono ciò che l'Italia ha fatto in questa guerra d'oltre mare; cifre che vanno attentamente meditate e in base alle quali un elogio va rivolto agli Stati Maggiori e ai Ministeri delle Forze Armate. L'opera della R. Marina per organizzare e proteggere il traffico fra i porti di Bari e Brindisi e quelli di Valona, Durazzo, San Giovanni di Medua è qui documentata. I piroscafi hanno compiuto 1360 traversate; le scorte effettuate dal [nostro naviglio sottile sono sta- te 1070; sono stati trasportati 560.603, fra ufficiali e soldati, 15.951 automezzi, 83.072 quadrupedi, 704.150 tonnellate di merci. Perchè le truppe in Ai j bania potessero vivere e com l battere dovevamo sbarcare una i media di 4 mila tonnellate al giorno (escluse armi e munizioI ni ;. L'ammir%glio Sportiello da una parte e il generale Scuero, dall'altra hanno assolto brillantemente questo difficile com' pito. Che noi fossimo padroni qua. si incontrastati dell'Adriatico è dimostrato dalle cifre modeste delle nostre perdite. Piroscafi affondati dal nemico numero 17 per un tonnellaggio di 67 mila tonnellate; torpediniere |affondate 3, con un tonnellag;g:0 di 2400 tonnellate; piroscafi !amistrati 5, per complessive 20 |mjia tonnellate; torpediniere sportata, ' sinistrate 6, per un tonnellaggio di complessive 5 mila tonnellate; morti e dispersi fra truppe e gli equipaggi 295 unita, pari al 0,05 della massa tra Anche per ciò che ha fatto ;™' basse> Adriaiticoa P» il suo - 2Tì?ti2J5?^jSSS ?™f™ ^>a, la Marma merita la profon '~a ammirazione del Popolo ita »an<? (^da generali di Viva la Marina! La Camera in piedi ac f™a a \™f><> «K'indirizzo deUa tribuna della Marina). i, . Non meno degna di ammira ,z,I0nf. e la R. Aeronautica, per !1 attività svolta durante la i ; guerra, contro la Grecia: atti;vlta d> trasporti i| comoattimento. 1 velivoli italiani hanno trasportato m Albania, compiendo 7102 ore di volo, 30.851 persone e 3016 tonnellate di materiali. I velivoli da trasporto tedeschi con ore 13 mila 312 di volo hanno trasportato in Albania 39.816 persone e 2923 tonnellate di materiali. Durante tutti questi voli un solo incidente si è verificato alla partenza da un aerodromo delle Puglie, con la perdita di 20 uomini. Nelle operazioni di guerra sono state • compiute dalla IV Squadra e dalle forze aeree dislocate in Albania 35.019 ore di volo, gettale 48.290 tonnellate di bombe; sparati 700 mila colpi, abbattuti 261 velivoli i i e r l e a i l nemici, danneggiati 118. Nostre "erdite: 97 velivoli abbattuti, 71 danneggiati, 233 fra dece* duti e dispersi, 128 feriti. Dal 28 ottobre al SI maggio i Caduti sui fronti terrestri nella guerra contro la Grecia sono stati 13.502. (Il Presidente, i Ministri, i Cons. Naz. e il pubblico delle tribune si alzano e rimangono alcuni istanti in reverente raccoglimento). / nomi di questi gloriosi combattenti che hanno dato la vita alla Patria sono stati mensilmente pubblicati, come è nostro costume. Tale cifra non può considerarsi definitiva fino a quando non si conosca il destino di quelli dati come « dispersi » o prigionieri. I feriti sono stati 38.768, come risulta dai sette elenchi sin qui pubblicati. Tale cifra può variare, in seguito a ritardate segnalazioni. I congelati di primo grado, cioè guariti completamente dopo una breve cura, sono stati b56J/.; i congelati di secondo grado, anch'essi completamente guariti, sono stati 8592; i congelati di terzo grado sono stati JfS91, in massima parte salvati. Nel totale dei Caduti ci sono 1528 Camicie Nere; nel totale dei feriti le Camicie Nere sono 3296. Le perdite dei reparti albanesi soìio state di 59 Caduti e di 68 feriti. Le perdite dei greci non le conosciamo esattamente, ma tutto fa presumere che siano state di gran lunga superiori alle nostre. II « colpo » jugoslavo Mentre le truppe italiane si accingevano a liquidare l'esercito greco, la Jugoslavia rivelò ! attraverso il « colpo di stato » i quali erano i suoi sentimenti I reali. La guerra dell'Asse contro la Jugoslavia si rese quin| di inevitabile. Cli eserciti dell'Asse agirono di conserva, con rapidità fui! minea. Mentre la seconda ar| mata delle Alpi scendeva lun{ go il litorale dalmatico con marce forzate, che hanno sag| giato la resistenza dei nostri soldati, i greci si ritirarono con combattimenti di retroguardia e oercarono all'ultimo, con un trucco di autentico stile ulissidico, di fermarci ai confini dell'Albania, offrendo l'armistizio ai tedeschi e non a noi. Furono da me richiamati energicamente alla ragione e finalmente si arresero senza condizioni. (La Camera balza in piedi fra grida appassionate di Duce! Duce! e vibranti lunghissime acclamazioni). Quanto alla Jugoslavia, essa rivelò quasi immediatamenti l'inconsistenza e, potrebbe dirsi, la « falsità » del suo organismo statale, e, quale terzo Stato mosaico creato artificiosamente a Versaglia in funzione esclusivamente anti-italiana, cadde, al primo urto, in frantumi. L'esercito jugoslavo cui gli ambienti parigini e piccolointesisti avevano creato una reputazione di « invincibilità », tale che, secondo un giornale svizzero, avrebbe sbalordito il mondo, si liquefece alle prime battute. Gli inglesi fecero qualche apparizione sui campi di battaglia, ma poi, travolti dalle Divisioni alpine e da quelle corazzate di von List, trovarono jche anche il suolo ellenico scottava sotto i piedi e abbandonarono — fuggendo al solito « via mare » — la Grecia agonizzali ».

Persone citate: Adriaiticoa P, Duce, Sportiello