Bevilacqua vince in volata la veloce e vivace Torino-Biella

Bevilacqua vince in volata la veloce e vivace Torino-Biella Bevilacqua vince in volata la veloce e vivace Torino-Biella 8 r o . . . 1 . : : 7 : ; . : . . : ; , e nre 2. e-*- afalf ro fletto successo P. 3 ri aai2. : ; o, 0. a (DAL NOSTRO INVIATO) Biella, 9 giugno. Da una corsa brillantemente combattuta più in pianura che in salita, ma qui e in volata decisa dopo una selezione di forza e di fortuna, è uscito vincitore Antonio Bevilacqua, un giovanotto di già discreta notorietà, sulla cui purezza ed elevatezza- di classe non giurerei, ma indubbiamente tagliato per la lotta vivace e du-\ Delle sue doti di robustezza c di resistenza, e anche di velocità, egli ci aveva dato prova due anni fa vincendo la nostra TorinoPiacenza- e, due settimane fa, la Coppa Littorio. Ieri egli non ha fatto cose eccezionali, via è stato sempre presente nelle zone più accese, non si è mai lasciato sfuggire il controllo della gara, ha portato begli attacchi, ha ben sposto a quelli degli altri e, alla fine, ha prevalso per potenza e freschezza nella volata. Non è sta to, cioè, un dominatore, ma un protagonista all'altezza dei migliori e, quel che più conta, il vincitore. In salita gli è stato supcriore per autorità s iniziativa De Stefanis, al quale, però, non ha arriso la fortuna; ruolo e sorte anche di Mollo, come si vedrà dalla succinta cronaca che segue. Degli altri sei giunti col priìno il più encomiabile mi sembra Giacometti, primo dei dilettanti, che ha saputo riportarsi in testa dopo una foratura poco prima dell'inizio dei dislivelli; ma ottima impressione mi hanno fatto il forlivese Raffoni, sorprendente per la sua freschezza e vivacità nel tratto finale, e il toscano Bresci, che ha completato l'affermazione delle maglie bianche. In quanto a Crippa, Taddei e Brotto dirò che essi si sono ancora una volta dimostrati quegli agili arrampicatori che già conosciamo. Covalo è scomparso per foratura quando già la salita lo aveva selezionato; Rosetti non ha trovato di suo gusto i colli biellesi; De Stefania, tradito dalle gomme e dai freni dopo aver eoatenuto parte primaria su Trivero, e Mollo, preso da dolori viscerali dopo essergli stato degno rivale, non hanno avuto il premio che la loro prova meritava. Tomasoni deve a un appiedamelo l'esclusione dal gruppo dei primi e un miglior piazzamento. Il primo episodio è sbocciato quasi in partenza, sotto forma di una fuga di Giacomelli, Bergamaschi, Raffoni, Piìlon, Fondi, Landi e Feìlini; costoro furono ripresi dopo Settimo da una dozzina di uomini e, dopo Brandizzo, dnilh altri. Breve rallentamento, poi fuga di Corrieri, Volpi, Bergoglio e Cerasa sulla salitina di JRondissone, ii quarfeffo, rinforzato da Sperandio, Zuccotti e Ronconi, fece i 1S chilometri da Cigliano a Tronzano a 4S all'ora, ma, ciononostante, fu riacciuffato dopo S. Germano. Corrieri e Bergamaschi forarono nel successivo periodo tranquillo, ma non si rividero più perche a Vercelli Landi, De Stefanis, Succi, Bisio, Rosetti e Sperandio imhnstirono un'altra fuga condotta per 25 km. a 40 all'ora. Ma neppur questa riuscì; e, dopo 100 km. pur segnando i !,0 c mezzo di media, il gruppo era .ancora quasi (rttafto. Si traversarono con relativa calma Gattinara e Serravalle; a Bornate si lasciò la strada asfaltata — e qui forò Giacome.tti, per, riprendere presto — e a Pianceri sì iniziò la salita dura. Scattò Volpi inseguito da Trincherò e gli altri rimasero a 300 metri; ma la guida energica di Mollo e di De Stefanis riportò prima su Trincherò, poi su Volpi — già sfinito — Bevilacqua, Brotto, Taddei, Crippa, Raffoni, Giacomctli, Bresci, Cerasa e Tomasoni. I ripetuti strapponi di De Stefanis non valsero che a far perdere contatto a Trincherò, Volpi, Tomasoni, Cerasa, Giacometti, Crippa, e Bresci; ma quest'ultimo si riprese e passò in vetta dopo Mollo, De Stefanis, Brotto, Bevilacqua, Taddei, Raffoni. In discesa forò De Stefanis, ripresero Tomasoni e Crippa, poi Giacometti. Appiedato Tomasoni dopo Mosso S. Maria, e attanagliato Mollo da dolori allo stomaco, ne risultò la pattuglia di sette uomini che disputò la volata, nella quale Crip- Sa invano cercò di contrastare a evilacqua la vittoria. Nel gruppo seguente, tolto di mezzo da bucatura Covolo, vinse Tomasoni su Landi. Gli appassionati dirigenti dell'U.C.A.B. possono vantarsi di un 0 successo della loro simpatica manifeatazione, al quale ha contribuito un'organizzazione che più perfetta di cosi non si sarebbe potuta desiderare. Giuseppe Ambrosini c3mkpAeAcqlhnrpC(tBAiBndCpTatt1gc2R2ri33lrznvIpdpsnte L'ORDINE D'ARRIVO: 1. Bevilacqua, Km. 170 in 4.41', alla media di km. 36.300 ; 2. Crippn. a 1/2 macch.: 3. Taddei; 4. Giacometti U.o dllett.): 5. Raffoni (2.0 diletto; 6. Brotto; 7. Bresci (3.0 diletto tutti col tempo del l.o-, 8. Tomasoni. a l'20"; 9. Landi (lid.); 10. Succi (id.); 11. Cerasa (IdO: 12. Ronconi (id.l; 13. Lorenzoni (IdO: 14. Jlollo; 15. Pillon; 16. Trincherò; 17. Fellini; 18. Bisio. qSnpdcdgsnelnz;

Luoghi citati: Biella, Cigliano, Gattinara, Serravalle, Torino, Vercelli