Tenente Federico Enrico Medaglia d'oro al V. M

Tenente Federico Enrico Medaglia d'oro al V. M ' CADUTI PER LA PATRIA Tenente Federico Enrico Medaglia d'oro al V. M la Guerra ha concasso la Medaglia d'oro al Valor Militare « alla : memoria » al teI nente dell'XI Ali pini Battaglione «Bassano», Federico Enrico di Luigi di Torino, con la. superba motivazione che, in altra parte del giornale, abbiamo pubblicato su La Stampa del 15 maggio u. s. Il tenente Enrico iniziato, sin dulia più giovane età, dal padre alla dura ed aspra vita della montagna, divenne in breve un abile alpinista ed un provetto sciatore. Compiuti i suoi studi all'Istituto Tecnico Industriale « P. Delpiano » — dove si distinse per attività ed intelligenza — ottenne di partecipare quale ufficiale di complemento alla campagna per la conquista dell'Impero, meritandosi una medaglia di bronzo al Valore ed una Croce di guerra. Per le sue splendide doti di soldato fu nominoto ufficiale in servizio attivo. Partecipò quindi, dando nuove prove di valore, alla battaglia del Fronte occidentale. Nel novembre 3940 poco tempo prima che l'XI Alpini partisse per l'Albania il tenente Enrico assunse il comando della 62* Compagnia e in breve tempo seppe farne una vibrante e magnifica compagine e strumento di guerra. Partì per Brunico lasciando a Torino nella casa di via Verolengo 115 la dolce e coraggiosa compagna della- sua vita ed il suo adorato bimbo Sergio. Il 29 novembre dopo appena cinque giorni dallo sbarco in Albania la sua Compagnia fu inviato nel settore Vojussa Novoseli per contrastare il passo ad una colonna nemica che tentava di avancare. La 62» Compagnia venne raggiunta sulla posizione la notte stessa da tutto il Battaglione «Bassano». Il mattino successivo, il combattimento ebbe subito un inizio violentissimo. Le forze greche erano soverchianti, ma gli eroici Alpini resistettero non solo tenacemente, ma appena fu dato ordine di contrattaccare, le « Pemie nere » si lanciarono sul nemico ed in un sanguinoso corpo a corpo rigettarono i greci oltre le loro posizioni. Un secondo attacco nemico è pure respinto con un contrattacco. In queste due «.rioni il tenente Enrico è sempre alla testa dei suoi uomini che guida con coraggio intrepido e perizia di comandante. Verso le ore 17 il Comandante del Battaglione visitando lo posizioni della 62» Compagnia parla con il tenente Enrico e gli dice: «La nostra situazione è abbastanza critica. Siamo a corto di munizioni e temo che sino a domattina al più presto non potranno arrivare. Per mantenere la posizione non ci resta altro che contrassaltare alla baionetta e a bombe a mano. I greci devono sapere che hanno davanti gli alpini », Il tenente Enrico risponde con la sua solita serenità: « Sul fronte tenuto dalla nostra Compagnia i greci non passeranno ». Poco dopo, mentre un violento tiro di mortai e mitragliatrici si abbatteva sulla Compagnia, il tenente Enrico, per la terza volta, alla testa dei suoi Alpini, incurante del fuoco nemico che causava notevoli perdite, si lanciava al contrassalto. Nel furioso corpo a corpo che ne seguì il nemico non resse all'urto e volse in fuga precipitosa inseguito dagli Alpini. Fu durante questo inseguimento che un soldato greco colpi quasi a bruciapelo il tenente Enrico che cadde mortalmente ferito sulla posizione nemica conquistata. Morì così, eroe purissimo, fra gli Alpini dell'eroico Battaglione « Bassano », alla testa della sua Compagnia di fronte al nemico in tuga. , lacaglo: mI ni pi«BriLcomingm

Persone citate: Federico Enrico Di Luigi, Federico Enrico Medaglia

Luoghi citati: Albania, Brunico, Torino