La "Brescia,, attorno a Tobruk

La "Brescia,, attorno a Tobruk La "Brescia,, attorno a Tobruk Come è stato frustrato un tentativo inglese dai valorosi fanti , l a i i i . i e , a (DAL NOSTRO INVIATOl Zona di operazioni, 31 maggio. Il Bollettino in data 24 maggio del Quartier Generale Italiano ha citato il nome della Divisione < Brescia > sul fronte di Tobruk. Gli inglesi, infatti, hanno compiuto un ennesimo tentativo per rompere il cerchio di ferro che le truppe dell'Asse hanno stretto intorno a Tobruk e, questa volta, hanno sferrato l'attacco in dilezione del settore validamente difeso dalla « Brescia », una Divisione che è composta di soldati calabresi e che è comandata da un valoroso generale di Treviso, che già conobbe la guerra sull'Isonzo, sul Piave e sulle ambe abissine. La Divisione « Brescia > è in linea dal primo giorno dell'assedio di Tobruk. Essa presidia un settore particolarmente delicato e difficile, contro il quale maggiormente si è fatto sentire l'accanimento deilla resistenza e della iniziativa nemica. Ogni tentativo inglese è stato, però, arrestato e respinto con gravi perdite. Non solò, ma nuove posizioni fortificate sono state espugnate e conquistate dalla « Brescia », malgrado il forte organismo difensivo britan nico. Noi abbiamo visto i fanti e le artiglierie delia « Brescia » al l'azione sotto il fuoco nemico e possiamo testimoniare delle alte virtù combattive, aggressive e di resistenza di queste truppe sempre fresche, nonostante siano sta te lungamente provate. Le operazioni cui si riferisce 11 Bollettino sopracitato riguardano un attacco in forze sferrato dagli inglesi sul settore occidentale di Tobruk. Dopo una preparazione in tensissima di artiglieria, sono stati sparati migliaia di colpi su un ristretto fronte di qualche chilometro, il Comando inglese ha lanciato all'attacco una formazione di carri armati affiancati e seguiti dalle truppe di assalto composte in maggioranza da australiani, ben noti per il loro modo brutale di condurre la guerra La migliore difesa e offesa contro queste truppe all'attacco, ormai di vecchia conoscenza ai nostri soldati, è di lasciarle venire avanti e di inchiodarle con la forza di fuoco delle armi leggere soltanto quando sono arrivate a trecento metri dai nostri caposaldi. Questa tattica è stata nuovamente usata ed efficacemente e sperimentata anche nella azione precedente. Mitragliatrici e anticarro han-no combinato il loro tiro inuna armoniosa azione distruttri-ce. I nemici hanno lasciato sul terreno parecchi morti e hanno dovuto abbandonare alcuni carri armati. Non si spiegn.no tali ostinati e sempre rintuzzati attacchi nemici sul fronte di Tobruk, se non come tentativo diversivo allo scopo di alleggerire altri fronti. Ma anche questo criterio non è destinato ad avere fortuna presso i) nemico perchè le reiterate puntate britanniche sul fronte di Tobruk, e soprattutto lo spreco di enormi quantità di munizioni da parte di quelle artiglierie, non hanno servito affatto ad impedire che le forze dell'Asse eseguano le operazioni di assestamento previste e compiano le azioni prestabilite sul fronte egiziano. Operazioni che, nonostante il notevole rafforzamento delle posizioni inglesi e certe velleità nemiche di iniziativa, segnano progressivamente successi degli italo-germanici. Fulgidi episodi di valore hanno caratterizzato la resistenza e i contrattacchi dei fanti della «Brescia» nell'azione segnalata sul fronte di Tobruk; e ciò sta ad indicare, ancora una volta, il morale altissimo che, in questa impresa cirenaica, anima, scuote e incita le truppe italiane, spalla a spalla con i camerati tedeschi. A. Levato