LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE In queste giornate ricche di gloria e di vittorie contro la flotta da guerra e la flotta mercantile inglese, giunge la notizia della fine eroica durante una delle sue innumeri crociere del capitano di corvetta Gunther Prien. Era una delle figure più popolari, forse la più popolare delle Forze Armate germaniche; bastava nominare Prien e il volto di ogni tedesco si irraggiava di un'ammirazione sconfinata. Fu Prien a violare in un'impresa leggendaria all'inizio della guerra gli sbarramenti di Scapa Flow e ad affondare la Royal Oak; circa un quarto di milione di tonnellaggio nemico fu colato a picco dai siluri comandati dall'intrepido marinaio ; i suoi riposi dalle imprese guerresche furono dedicati all'istruzione dei nuovi, freschi equipaggi che oggi hanno dedicato alla memoria del loro grande, amato Maestro centomila tonnellate di naviglio britannico affondate nell'Atlantico settentrionale e centrale, Altre offerte verranno e il nome di Gunther Prien risusciterà dagli abissi oceanici ad ogni colpo dei sommergibili dell'Asse contro ' le navi britanniche. Anche in Italia il nome e il volto giovanile di Prien erano conosciuti e amati; tutti lo ricordiamo modesto e sorridente vicino al Fuhrer che collo sguardo accarezzava in Lui il tipo del Combattente della Germania nazional-socialista. Tutti gli italiani sono oggi vicini col cuore ai camerati tedeschi nel dolore e nella volontà, di vendicare l'Eroe. * * La battaglia aereo-navale nel Mediterraneo Orientale prosegue implacabile in un crescendo di successi per le squadre dell'Asse; alle vittorie germaniche si accompagnano le vittorie italiane; i} cerchio di ferro e di fuoco si è stretto intorno alle navi dell'Ammiraglio Cunningham che avrebbero dovuto costituire la suprema speranza di riscossa per l'imperialismo britannico accampato nel Mare Nostro. Come appare dal Bollettino odierno l'Italia partecipa alla battaglia con unità di superficie affermando così coi fatti che la nostra indomita Marina è in piedi nello spirito e nei mezzi malgrado le ripetute asserzioni di Londra di averla messa più volte fuori combattimento. Sintomatico è il fatto che gli inglesi stanno procedendo ad un più efficiente attrezzamento dei porti egiziani del Mar Rosso; ormai è previsto che i rifornimenti dell'esercito di Wavell avverranno solo per quella lunga e costosissima via; ma presto sarà il suo turno. Le enigmatiche parole di Knox sul superamento del progetto del sistema dei convogli protetti da navi americane hanno avuto la loro delucidazione nella campagna intrapresa dai più fidi collaboratori di Roosevelt per la abolizione della legge di neutralità e per la rivendicazione della « libertà dei mari Naturalmente la vera libertà dei mari, quella per cui combatterono gli Stati Uniti durante le guerre napoleoniche e durante la guerra di Secessio: ne, quella per cui lottano oggi le Potenze dell'Asse, non c'entra per nulla; si tratta di una libertà speciale, che vuole il libero passaggio delle armi e dei rifornimenti a favore dello stato che vorrebbe affamare centinaia di milioni di donne e di bambini europei controllando spietatamente tutti i traffici mondiali. Praticamente quale sarebbe il nuovo piano della Casa Bianca? Esso dovrebbe dichiarare abolite le zone pericolose; delle navi americane sarebbero avviate nella zona dei controblocco sotto la sorveglianza delle squadre degli Stati Uniti. In sostanza le misure preconizzate non differirebbero dai convogli, ma nelle intenzioni dei promotori si superereb¬ bero più agevolmente le opposizioni interne e coll'esplosione fatale di qualche incidente sarebbe più facile imporre all'opinione pubblica l'intervento aperto nella guerra a fianco dell'Inghilterra. Gli antiinterventisti hanno compreso la pericolosità della mossa di Roosevelt e si preparano ad osteggiarla con tutti i mezzi ; auguriamo loro pieno successo nel prevenire i piani diabolici della banda giudaica; comunque la linea di condotta dell'Italia e della Germania è inalterata e inalterabile: colla legge di neutralità o senza, coi convogli scortati o colle pattuglie di sorveglianza, i siluri partiranno. * * Le notizie dai fronti iracheni sono ogni giorno migliori; i pericoli maggiori erano per la prima fase di operazioni quando gli inglesi potevano giovarsi della sorpresa dell'aggressione; infatti già le forze di Bagdad sono passate alla controffensiva, hanno rioccupato la biforcazione dell'oleodotto di Mossul verso Caifa, mentre in Palestina divampa la rivolta che già minaccia la Transgiordania. Il fronte arabo, che avrebbe dovuto essere momentaneo, si rivela un fronte insidioso verso cui è necessario spostare forze preziosissime data la situazione in Egitto e nel Mediterraneo Orientale ; anche se domani Wilson dovesse riportare dei successi locali, e finora nessun fatto concreto autorizza una simile prospettiva, la battaglia dell'Iraq, rispetto alle primitive concezioni, è perduta per gli inglesi.

Persone citate: Cunningham, Gunther Prien, Knox, Roosevelt