Come il colonnello Donovan trascinò la Jugoslavia nel conflitto

Come il colonnello Donovan trascinò la Jugoslavia nel conflitto SENSAZ/OlfALE RIVELAZIONE AMERICANA Come il colonnello Donovan trascinò la Jugoslavia nel conflitto ~ un Pest> Volitici notevoli, pubblica nel suo numero del 24 mag- gio (uscito oggi) un articolo cfie costituisce una prfeisa accusa al governo degli Stati Uniti per la (Nostro servizio particolare) New York, 22 maggio. La Saturday Evening Post, il settimanale che, fondato da Beniamino Franklin, accoppia alla grandissima tiratura una autorità azione da esso svolta nei Balcani L'articolo, scritto da Demaree Bess, un giornalista che ha vis Stato e la scomparsa della Jugoslavia, comincia cosi: ....... =i '^t-,"^; ì!o„i™ól «^J^iS^'^^rriS^lSSJTJ*™ « Z^?™™.FIl^»? L,0.01?.?^!Responsabilità degli S. U. «La data del 28 marzo 1941 è entrata nella storia degli Stati Uniti. Quello è il giorno in cui un colpo di Stato spodestò il governo di Jugoslavia, un paese distante quattromila miglia dalle nostre spiaggie. Perchè un avvenimento svoltosi tanto lontano è così importante per gli americani? Perchè il governo degli Stati Uniti è stato direttamente coinvolto in esso; perchè un piccolo gruppo di americani divennero principali re-1sponsabili nella preparazione del- l'esplosione che ha distrutto in meno di due settimane il paese; e perchè i nostri rappresentanti j 1 presero impegni tali da stabilirei virtualmente una nuova frontiera: americana sul Danubio. Durante1 u mese di febbraio Belgrado di-1 venne centro di una terribile lotta j nella politica di guerra. Gli ame- ricani che presero parte a tale lot- i ta fecero tutto quanto furono ri-! chlesti dl fare: impedirono il gio-: > delIa Germania in Jugoslavia, \~toco cne mirava ad evitare la1 lfine i nostri rappresentanti fecero aS>.Jugoslavi delle promesse che questi interpretarono come una chJ U popolo americano gioco - guerra; persuasero i bellicosi serbi ; a sfidare la Germania ed in tal imodo a provocare la fine del loroipaese. Per raggiungere questo j avrebbe salvato il loro paese da qualunque conseguenza. Alcuni : dei fatti della nostra avventurai balcanica sono stati ormai resi j noti dagli Americani coinvolti in essa. Li completo qui con informa- \ ,zioni ottenute da me nella Europa; isud.orienta]e, doye h[) viaggiato : | durante tutto questo periodo ». E' necessario riassumere. Il:giornalista comincia a raccontare! l'entusiasmo con cui la folla bel-! ' gradese ha fatto dimostrazioniI fuori della legazione degli Stati I . Unlti ., «rtórna del colpo di Stato g quindi annota: « Questa eccitataI folla di gerDi non era composta di: strateghi; non si poteva preten-' dere che capisse quanto piccolo poteva essere l'aiuto americano; 'non poteva comprendere cosa si-I. . - - - e l a l a à e gnificasse la sfida alle forze te-desche ammassate alle frontiere., però i loro capi sapevano tutto questo ed altrettanto sapevano quegli americani che li avevano spinti. Essi conoscevano la potenza della macchina militare tedesca e sapevano che essa non facomplimenti; sapevano che laJugoslavia non poteva non esseresconfitta, ma giocavano il giocodelia guerra, nel quale non si puòtener conto di simili quisquiglie »II giornalista continua dimoól stran do la impossibilità delle prò^lmeM* fatte aSu Jugoslavi da rappreaentant americani e dimo^!stracche questi sapevano di farepromesse immantenibili. Lo scrittore continua dicendoè i n o e e o rè n di che la Germania intendeva evitare il diffondersi della guerra neBalcani, che l'Inghilterra al contrario cercava di aprire in quella zona d'Europa un "nuovo fronteNel febbraio il Comando tedesco cominciò a sospettare che gli inglesi intendessero inviare truppin Grecia, posero un aut-aut agoverno di Atene poco prima chcolà arrivassero aiuti; l'ammonimento tedesco diceva che se Atene consentiva allo sbarco di truppe inglesi, doveva aspettarsi un-1 attacco tedesco. I greci esitarono- « Si è iniziato — cosi dice l'arn ticolo — una specie di tiro alla; fune; il risultato fu deciso dall'inti j tervento americano. Furono i noei stri rappresentanti ufficiali chea: ruppero la fase di stasi, 1 incertoe1 equilibrio mantenuto in questa-1 zona di Europa fin dall'inizio deia j la guerra. Lo sforzo americano s- concentrò su Belgrado dove le - i proposte inglesi erano state ripe-! tutamente respinte II principe-: Paolo aveva deciso di venire aa, patti con l'Asse per evitare che1 ia1 paese diventasse campo di batta ~ o e a o i ; glia; il governo di Belgrado avel iva preferito rifiutare ai due ìnoiglesi (Eden e DUI) il permesso do j andare a Belgrado Divisione del lavoro « Gli inglesi si lavarono le maa ni della Jugoslavia concentrandoi : la loro attenzione sulla Grecia ai sulla Turchia; gli americani coni j tinuarono i loro sforzi per metn tere la Jugoslavia contro la Ger- \ mania. I nostri rappresentanta; iniziarono la loro attività quando o : il col. Donovan arrivò con letterautografe del Presidente RooseIl:velt. Donovan è un tipo senza e! scrupoli, che si diverte a fare la -! politica della guerra, * Ad AnkaraniI ho avuto un esempio della sua teti Ionica: nella capitale turca eglo incontrò ad un ricevimento l'amaI basciatore di Francia, il quale, indi:presenza di diverse persone, gl-'disse: "Noi francesi speriamo cho il vostro paese mandi viveri pe; salvare la Francia dalla fame"-I Al che Donovan rispose: « Gl - americani sono pronti ad affamare tutti i francesi se ciò è necessario per sconfiggere Hitler ». Subito dopo il governo francese annullava il visto già dato a Donovan per visitare la Siria. « Sempre a Belgrado Donovan ] jdisse ai capi di Jugoslavia che in questa guerra non vi erano posi zioni di mezzo, che dovevano de ridersi fra la combinazione anglo americana o l'Asse, avvertendoli che se avessero fatto un qualun;que accordo con questo, gli Stati Uniti avrebbero considerato la Ju- goslavia come nemica durante e dopo la guerra; assicurandoli d'al- !tra parti che se avessero rifiuta- Ito di collaborare con la Germania, l'America si sarebbe impegnata a far in modo che le cose finissero bene ». Donovan, dico il giornalista, fece molta impressione sul governo jugoslavo ma non lo convinse. « Tuttavia — riprende Bess — il sottosegratario Welles si prese lo incarico di continuare il lavoro dal punto in cui Donovan lo aveva lasciato. Welles trovò nel nostro ministro a Belgrado un efficace agente, che lavorò Indefessamente per minare le decisioni prese dal Principe Paolo ». Il giornalista riassume quindi 1 fatti che hanno preceduto il colpo riferisce sulle giornate )di stato, 1 successive, la marcia tedesca, la secessione croata; parla a lungo j del doppio sforzo tedesco — quelji0 di costruire un sistema euro- U ^.j. citiamo quello che dice 'peo mentre conduceva la guerra europea — e finisce parlando dell'opinione che hanno gli Americani che vivono in Europa. Dice dl aver parlato con osservatori specializzati e cita diplomatici, addetti militari, giornalisti, uomini l'autore; « Durante il mio viaggio ho incontrato quasi tutti questi osservatori e ho constatato come tutti abbiano fatto il medesimo esperimento: cioè che ogni volta che avvertivano i loro uffici centrali che l'Asse consolidava con successo i suoi nuovi imperi, essi osser- [ vatori si trovavano nella spiace vole situazione dei messaggeri degli antichi re, quella cioè di aver la testa tagliata appena portassero una notizia sgradita. Diplomatici onesti licenziati E il giornalista cita quello che gli disse un suo amico da molti | anni residente a Berlino, rappre isentante del governo americano, il i quale ha espresso la speranza di andarsene via presto per avere una promozione. Il giornalista ilespresse la propria meraviglia: e\: Andarsene via da Berlino che è rii posto più importante d'Europa iin questo momento?». « Lo è — ; ha risposto il rappresentante ame- ricano — ma il mio incarico esi- ge che rediga dei rapporti politici, e ciò significa che la valutazione del mio lavoro è segnata con una curva discendente: quando predico un altro successo tedesco [la curva va all'ingìù, perchè i miei | superiori non vogliono credere a tali previsioni; Se adottassi il si; stema opposto, quello di predire insuccessi tedeschi, la curva anIdrebbe all'in giù lo stesso, perchè i fatti dimostrerebbero che le precisioni eran sbagliate». « Ho riferito questa conversatone a diversi rappresentanti del governo americano in diversi paeI si d'Europa — nota l'autore dell'articolo — e in quasi ogni caso mi è stato risposto cosi: «Abbiamo tutti lo stesso problema. Troppi dei nostri capi in Washington hanno tratto conclusioni a loro modo in merito all'Europa e si arrabbiano a leggere rapporti che contraddicono le loro teorie ». In questo modo il Presidente cerca di avere in mano documenti favorevoli al suo punto di vista da presentare al Congresso e agli uomini politici che vengono a consultarlo. Ben presto anche gli addetti militari, navali e aeronautici saranno sottoposti a una eguale norma. Più difficile sarà per il Presidente ottenere che lo Stato Maggiore entri nello stesso ordine di idee della illusione nella vittoria. Tale è però l'intenzione di Roosevelt il quale è rimasto assai seccato delle dichiarazioni fatte dal capo di Stato Maggiore dell'aviazione nord-americana, quando, di ritorno da un viaggio compiuto in Gran Bretagna, ha dichiarato che l'Inghilterra non potrà vincere la guerra nonostante gli aiuti che riceve dagli Stati Uniti. Il capo di Stato Maggiore ha precisato che, se la Germania continuerà ad affondare le navi inglesi col ritmo degli ultimi due mesi, l'Inghilterra non potrà tra breve continuare la guerra per mancanza di viveri e di materie prime. R. L.

Persone citate: Beniamino Franklin, Bess, Hitler, Principe Paolo, Roosevelt, Welles