L'Islam contro l'Inghilterra

L'Islam contro l'Inghilterra L'Islam contro l'Inghilterra 11 .OOO arresti in India Roma, 21 maggio. Nonostante gli sforzi della propaganda inglese di minimizzare la rivolta dell'Iraq e di presentare in una luce rosea la situazione esistente nel mondo mussulmano, i segni della profonda inquietùdine dei mondo mussulmano si moltiplicano e vanno assumendo di settimana in settimana un carattere sempre più grave per l'Inghilterra. La rivolta dell Iraq è il reagente a contatto del quale entrano in stato di lievitazione tutti i fermenti antibritannici esistenti ln Oriente. Il mondo arabo è profondamente antibritannico, perchè da mezzo secolo subisce il peso dell'oppressione inglese. Lo stato d'animo antinglese degli arabi si rivela attraverso fatti sempre più seri e orientamenti sempre più marcati. In Palestina l'oleodotto incendiato dagli arabi brucia da tre giorni. Nonostante la promessa di alti salari gli arabi rifiutano di lavorare per gli inglesi. Il fermento serpeggiante in Transgiordania cresce a vista d'occhio, al punto che l'emiro Abdallà, lancia spezzata della dominazione inglese, è partito per Gerusalemme per chiedere rinforzi di truppe britanniche. In Siria l'indignazione contro gli inglesi aumenta. I bombardamenti della R.A.F. in Siria e nell'Iraq acuiscono la collera delle popolazioni contro l'Inghilterra. La Turchia medesima sente nel profondo delle sue moltitudini il dramma delle genti mussulmane bombardate dagli aeroplani inglesi. La protesta di Damasco per il sistematico bombardamento degli ospedali iracheni ha prodotto molta impressione in Anatolia. Anche nell'India la situazione è tesa. Le autorità inglesi stanno procedendo ad arresti in massa. Nella Boia città di Lahore, sono state arrestate duecento persone Finora le persone arrestate in India arrivano già a 11 mila. Nell'Afganistan le truppe sono inquiete e il governo di Cabul, che è ligio all'Inghilterra, si trova in difficoltà di fronte al progressivo infiammarsi dell'opinione pub blica che sente profondamente la solidarietà con i maomettani dell'Iraq, della Siria e della Palestina. (Stefani). 11 j i n 111111 [ n i n i ni ì M11111 n n i M 11 il i n i ni m 11111 n i n