Il colloquio tra Hull e l'Ambasciatore francese

Il colloquio tra Hull e l'Ambasciatore francese Il colloquio tra Hull e l'Ambasciatore francese Una clausola dell'armistizio tra la Francia e le Potenze dell'Asse che era stata dimenticata (DAL NOSTRO INVIATO) , - _, ■ _ n- \ Zona del Pacifico, 21 maggio. ^L'incrociatore francese Emile \equella che l'ammiraglio cornali- .ddante le due unità ha dichiarato qessere una «normale esercitazio- ne ». La notizia è stata subito rac-[colta a Washington, dove si è al- ' trettanto presto constatato essere questa la prima volta in un anno che l'ammiraglio francese ha or- dinato delle esercitazioni. Quanto alle ragioni vere, negli ambienti .americani corrono due supposizìo- ni: la prima è che le esultazioni {costituixcono un non troppo vela- to avvertimento agli Stati Uniti <che le due navi sono pronte a com- battere nel caso che il Governo di Washington decidesse di agireicontro le colonie francesi; la se- conda è che le due navi si pie- parino a raggiungere qualche ba- se francese in Europa o in Africa. 1 Se mi fosse chiesto di indicare quale delle due supposizioni ab- ìnblu maggior probabilità di essereUesatta, risponderei: la. prima. /«-Ufatti, fra Vichy e Washington si\sta giocando ora una partita sen- la esclusione di colpi, partita che : è incominciata con l invito alla ri- bellione fatto dal Presidente, ehe:s è continuata con la risposta del-- * ambasciatore francese e clic e\m{stata infine portata nell'ufficio ^l segretario nel Dipartimento di 5?°'° dall° stess° . ambasciatore di Francia, recatosi a presentare formale protesta per l'arresto dei mercantili francesi. Ora, durante la conversazione fra Hull ed Hcnry-Haye si è parlato anche di altro e si è anche saputo, con apsoddisfaccnte, di canverun'eco imme¬ , KS^SS \"g%£2 SS^^*** 2?f,!°"L/ *«#2 &Baye usciva dal- |j,ttWl.cio di mlh recitano /e cr0. !'"'',"0, S_,„ JS1JlSm}„ rf'f „v,"i! è„f*°.? £ flt/^a eia ore ! E nWe'^ l _ « *. che trovi» ed ha spifferato molte] . nvem cioè- discusso cnni l^ „ , vatteqgiamento ameri verso la Francia, osservali- ;d0 che u Governo francese era s0 so delle rcnzinni p).fìdnttr. a i Wf^hington dnHe trattative fra Vichy e Berlino. In particolare l'ambasciatore ha- insistito nel na¬ che dice «'Paese che vai usanze ICAÌt^lZ^^t^^^\| tare che l'articolo 18 del trattato di armistizio stipula che tutti gli aeroporti francesi son pasti sotto controllo, il che vuole dire a piena disposizione di impiego della Germania e dell'Italia. li III in IMI il unum mi mi ni i il , Hcnry-Haye ha aggiunto questa \ frane: «L'articolo 1S è stato di- ^rnfirriro; bisogna ricordarlo»; \ed ha proseguito dicendo che. in .dromi di Siria, come, secondo quanto e stato riferito, hanno fat to, per partecipare vantaggiosa[mente alla battaglia dell'Iraq, ' Rileviamo che quello che Henry Hn.i/e in detto con tanta franchez za ha svelato non soltanto l'argo mento della conversazione, ma an che quello che era il punto cui si .appigliava il governo americano Erano cioè nel vero i giornali {americani allorché nei giorni scor sj scrivevano che l'atteggiamento <del governo di Washington era gui dato dal seguente principio: Il nuovo status della Francia vinta i stato riconosciuto dal governo americano attraverso il trattato di armistizio dovutamente com nicatogli; ne consegue — scrive 1 ,.„.„„ sempre quci giornali che pre tentavano la tesi americana — che ìnel momento in cui la Francia moUificherà le condizioni di armisiiUfo « governo di Washington po\tra ritirare il proprio riconosci- mento e modificare il suo atteg- : armento. Ora è accaduto che l'ambasciatore di Francia ha mes:sn fsuua SOglia del Segretario di stato) sotto agli occhi dei gior\mnsti americani l'articolo 1S dell'armistizio, e li ha lasciati lì a meditare sulla cantonata che avevano preso o che gli avevano fatto prendere quelli che avevano suggerito che la Francia avesse violato le condizioni di armistizio e quindi vi fosse ragione per non riconoscere più il suo status sovrano ed in particolare quella parte della sovranità che si riferisce alle isole americane e alla Guiana. Naturalmente la stampa americana non fa considerazioni del genere: nei titoli e nelle corrispon- idenze da Washington che illustra ! "° « colloquio fra Hull e Henry M8i sottolineano la « fer ] i Imezza » delle richieste di Hull. \Tmavia un'informazione di sta- mane dice che Washington avrebbe deciso di chiedere a Vichy una dichiarazione che metta in termini definiti l'atteggiamento francese nei riguardi della collaborazione con l'Asse: se questa informazione è esatta, vuol dire che il Dipartimento di Stato, dopo il. colloquio avuto dal suo segretario con l'ambasciatore di Francia, ha ritenuto più conveniente passare la palla al proprio ambasciatore a Vichy, dicendogli che ci si provi lui. Leo Rea mi ,11 il i nulli il l II M Min mi tu m i in luminili

Persone citate: Baye, Haye, Henry M8i, Henry Hn, Hull, Leo Rea