Significative deposizioni di prigionieri indiani

Significative deposizioni di prigionieri indiani Significative deposizioni di prigionieri indiani Zona delle operazioni, 16 maggio. Tra i numerosi prigionieri fatti dalle truppe italo-tcdesche gli indiani sono i più tranquilli e sereni. Essi se ne stanno per lo più appartati dagli altri. Alcuni, in crocchio, sono intenti ad impastare una speciale farina di color giallastro, altri conversano pacatamente in un loro incomprensibile dialetto, altri ancora passeggiano su e giù con aria pensierosa con le mani dietro la schiena. Nessuno si mostra abbattuto o avvilito per la prigionia. Tutti sembrano, an2,i, contenti di non dover più combattere per un padrone che li ha sempre oppressi e tiranneggiati. Queste impressioni sono state confermate dalle significative deposizioni spontaneamente fatte da quasi tutti i prigionieri indiani. Essi hanno pronunciato espressioni di profonda esecrazione contro il dominio dell'Inghilterra, chc esercita metodi di oppressione c rapina e che non ha mài arretrato davanti a nessun massacro c de litto per perpetuare il suo sistema di avido sfruttamento, il quale conserva le vecchie caratteristiche delle compagnie piratesche inter- ne per impedire la formazione di una compatta forza nazionalista, soffocando, sotto la maschera dei principi democratici, ogni anelito di libertà e stroncando ferocemente ogni tentativo di elevazione spirituale e materiale delle masse indiane ridotte in condizioni di spa¬ ventosa miseria, Questi prigionieri hanno inoltre dichiarato di essere stati spinti a partecipare a questa guerra, non sentita dal popolo indiano, con lusinghe e promesse di' indipendenza fatte dagli organi britannici, lusinghe e promesse che non trovano ?ernprc credito in India, anche fra i militari, come dimostrano gli episodi di ribellione recentemente verificatisi da parte di reparti indiani contro le truppe inglesi. . Gli indiani ricordano fhe l'Inghilterra, dopo aver promesf-o all'India mare e monti durante la guerra mondiale, si dimenticò poi con disinvoltura, tipicamente inglese, delle promesse fatte a guerra terminata e cioè quando non aveva più bisogno dell'aiuto indiano che era stato molto considerevole: oltre 600 miir combattenti e circa 475 mila lavoratori. I prigionieri hanno infine afferma- ^^M^?^ f!?";}1^108? va ^f^0."1""^1Indla e che. il RSSS^S^w.wÌh sf£uendo co" H^SS^ TaS^Jl l^ l'Inghilterra intrapresa dall'Iraq (Stefani).

Luoghi citati: India, Inghilterra, Iraq