Un campionato senza campione

Un campionato senza campione jp* Q l~ì T Colpo di scena ai campionati di scherma Un campionato senza campione (Dal nostro inviato) Milano, 16 maggio. Ci eravamo rallegrati nei constatare che, nonostante qualcht assenza notevole quale quella di Ciro Vetrata c di Guaragna, il campionato italiano di fioretto aveva ottenuto un apprezzabile successo: persino quella che ave-ramo definita, per la sua rara apparizione nelle ultime gare, la « coppia fantasma », e, cioè, Marzi e Gaudini, era presente. Ed è stata proprio questa coppia che ■— per non smentire la nostra definizione — c effettivamente scomparsa al momento giusto lasciando interdetti pubblico e giudici. Ma procediamo con ordine. Nella mattinata, le eliminatorie avevano più o meno rispecchiato i vaioli in campo e i migliori sì erano classificati per le semifinali: queste ultime, terminate nel pomeriggio, avevano registrato qualche sorpresa, come la eliminazione del livornese Tansini e la qualificazione del « non classili cato» Paretti. Notevole soltantoli brutto quarto d'ora passato daGaudini che — in un momento di eccessiva abulia, — stava per essere eliminato dai più giovani e animosi competitori. Ed eccoci alla finale: in verità una bella finale. Aspetti movimentati, impegno massimo da parte di tutti e —■ quello che più conta — si vedeva una bella sclierma. Intanto irresistibilmente avanzava la «coppia fantasma >. Marzi e Gaudini procedevano sicuri battendo tutti gli avversari. Cosi Di Rosa e Nostini, battuti rispettivamente da Marzi e Gaudini, procedevano insieme e ili poco distanziati dai due primi. 1/incontro-chiave era dunque l'incontro Marzi-Gaudini e i due esponenti della vecchia e gloriosa guardia disputavano un incontro ricco di attrito e di azioni pre-gevoli: infine Gaudini riusciva a •-strappare la, wttona all'avversa-rio. Crediamo che in quel mo- mento nel salone del giardino non n fu alcuno che dubito della vit- Iona finale del gigante romano. Invece, in un assalto tutto fuoco.Di Rosa riusciva a battere Gau- dini con la complicità del tempomassimo: infatti allo scadere delmilite di tempo regolamentare Di Rosa si trovava con una stoccata di vantaggio che gli dava la »«- torio,, del resto meritata. Il tor- ileo si chiudeva e Marzi e. Guudini con una sconfitta ciascuno dovevano disputare lo spareggio per il titolo italiano. Il pubblico attendeva, la giuria attendeva... ma i contendenti non arrivavano. Poi circolò la vece che stavano rivestendo tranquillamente gli abiti [borghesi e che... rinunciavano allo spareggio. Delusione, critiche: chi la prendeva sul comico, chi sul tragico. I dirigenti la Federazione tagliavano corto eliminando daìla classifica, salvo ulteriori sanzioni, i due contendenti troppo solidali; quindi il campionato si chiuderà senza campioni, dando solo la classifica dal terzo posto in poi Renzo Nostini, terzo in ca. ha tirato con cuore nimento momenti classifi- ! disrer- i Di Rosa ha alternato1, brillanti ad altri grigi;\i crampi che molta noia gli han- no dato al braccio destro, non Io hanno certo aiutato a fare meglio, I Edoardo Mangiarotti ha lottatoI' spada con puntiglio e — non dimcnti dandoci di averlo dato favorito di attendiamo di ammirar- llo di più domani nella sua arma. Targetti, non più giovanissimo primo dei « seconda categoria » < quindi ha conquistato il bracciale tricolore di seconda: egli ha certamente meritato questa affermazione. Paretti, anche se penultimo, si è già molto fatto notare, specialmente se pensiamo che è un < non classificato Arnaldo Verratti, meno forte dell'assente fratello Ciro, lia dimostrato buone qualità di puntiglio e non sempre ha avuto fortuna. Un nostro giudizio sul colpo di scena finale f Preferiremmo non darlo; abbiamo ammirato ancora i due campioni che hanno sempre classe dn vendere. Ma, francamente, avremmo preferito che i due «fantasmi-» fossero rimasti tali anche questa volta e non fossero ] compn,rsj tutto piuttosto che... \ scomparire al momento giusto. Il •bracciale tricolore merita più coni-1i I 1 bracciale tricolore merita più com-\ ; prensione .E siamo certi che Mn?v:i| e Gaudini. che sono bravi rogassi, {ripensando alloro gesto, hanno già in fondo „, ,.„„,.„ una pllnta ai . pentimento . ' Aldo Masciotta ] 3. °R*~tini :4.%i K," MlulKiaro,ti. „. Tareetti (campióni italiano di ter, eat.); 7. Furetti; 8. Ver ' ratti Arnaldo. ; ! ; [! j

Luoghi citati: Marzi, Milano