L'Argentina e Roosevelt

L'Argentina e Roosevelt L'Argentina e Roosevelt La Casa Bianca ricorrerà alla violenza? Roma, 13 maggio. Il Wnlì Street Journal che è uno degli organi dei grandi magnati del ccnirncrci() cstcro di Nuova York. si rende interprete del pes simismo dei finanzieri nord-amerjcanj suj programma rnosevcltiano pCr assicurare agli Stati Uniti u monopolio del commercio ncl l'America centrale e meridionale, L'argomento è scottante, ed il giornale di Valstrcct lo tratta con cautela. Ncnostante questo guanto di velluto, il giornale dichiara che varie Repubbliche sudamericane, le quali hanno la loro economia vincolata all'Europa, faranno una vigorosa resistenza. Si'tratta per quelle Repubbliche di cambiare da cima a fondo tutta la loro strut- tura economica con la certezza di peggiorare sensibilmente le loro condizioni. Tale è il caso rìell'argentina, del Brasile e dell'Uru guay. II' Wall Street Journal lascia intendere che, per riuscire nel suo scopo, Roosevelt dovrà ricorrere alla violenza. L'Argentina, ad e sempio, quale produttrice di grano, di carne e di lana, non può diventare cliente degli Stati Uniti perchè è diretta concorrente degli Stati Uniti stessi. Per entrare nell ordine di idee di Roosevelt. l'Argentina dovrebbe rinunciare alla sua personalità commerciale e diventare un semplice produttore che cede all'intermediario nordamericano la sua produzione. A parte il danno economico di una simile condizione è evidente che. accettando il punto di vista nordamericano, l'indipendenza politica dell'Argentina cesserebbe e diventerebbe una semplice finzione internazionale. In qualsiasi momen to, difatti, il governo nordamerl cano potrebbe strozzare economi camente la Nazione argentina, e mettere nella impossibilità di fun zionare qualsiasi governo che non fosse ligio agli ordini della Casa Bianca, — — • —

Persone citate: Roosevelt