Il ventennale del Fascio di Venaria Reale

Il ventennale del Fascio di Venaria Reale Il ventennale del Fascio di Venaria Reale Imponente rapporto presieduto dal Federale - Vibranti parole di Ferretti - La rievocazione fatta da Carlo A. Avenati - L'intervento di due vice-Federali e della Segretaria dei Faici Femminili A Vcnaria Reale ieri è stato solennemente rievocato il ventennale di quel Fascio che ebbe orinine nel maggio 1921 dalla fiera reazione capitanata da pochissimi ardimentosi contro le prepotenze del socialismo locale e la fiacchezza dei diligenti liberali. La città era festante di tricolori. Il teatro del Littorio gremitissimo di Camicie Nere e di popolo. Al posto di onore gli Squadristi con il loro primo comandante e con il vecchio glorioso gagliardetto. Tutte le autorità locali — ivi compresi gli ufficiali superiori dell'Esercito, della Aeronautica e della Milizia e dell'Arma dei CC. RR. — erano ad attendere il Federale che è giunto verso le 18 accompagnato dai due vice-federali Canonica e Giay « dalla Segretaria provinciale dèi Fasci femminili Martini/, e con le sue dirette collaboratrici. L'ispettore di zona Scarpi ha presentato le autorità al Gerarca, quindi, nel teatro, dopo gli inni della Patria, il Podestà e il Segretario del Fascio — entrambi Squadristi — hanno pronunciato applauda issime relazioni. Ha risposto, dando le direttive, il Federale che ha con vibrante acclamata parola esaltato il significato della manifestazione e salutato i Prodi di Venaria che combattono e vincono nel nome del Re e del Duce. Ardenti alala al Sovrano e al Fondatore dell'Impero hanno accolto le nobilissime parole. Ha quindi parlato — oratore designato dal Federale — il prof. Carlo Antonio Avenati. Con la consueta eloquenza, egli ha fatto la rievocazione della fondazione del.Fascio. Ci rincresce che lo spazio ci impedisca di riassumere adeguatamente il forte, succoso discorso, che è stato continuamente e lungamente applaudito. I balilla e le piccole italiane delle Scuole hanno poi cantato l'inno Giovinezza. Subito dopo — ordinato il saluto ni Re e al Duce — Camicie Nere e popolo hanno lasciato il teatro e, inquadrati, con le bandiere e i gagliardetti in testa, seguendo il Federale, si sono recati a deporre allori e fiori ai piedi del monumento ai Caduti per la Patria.

Persone citate: Canonica, Carlo A. Avenati, Carlo Antonio Avenati, Duce, Giay, Scarpi

Luoghi citati: Venaria, Venaria Reale