L'incrociafore nemico tipo "Liverpool" mandato a fondo in una di luna

L'incrociafore nemico tipo "Liverpool" mandato a fondo in una di luna COMMENTO AL BOLLETTINO 307 L'incrociafore nemico tipo "Liverpool" mandato a fondo in una di luna (Dal nostro inviato speciale) | Dal sommergibile T., maggio. Doveva arrivare alle 8 dell'altra mattina. Eravamo sulla banchina in tre, in quattro, a parlare di niente, di cosette futili, di persone senza importanza, di quel pennone fradicio, là in fondo. Io e il comandante G. che eravamo sbarcati la sera prima dopo una rapida uscita di guerra, dicevamo che ci dispiaceva di non averlo incontrato sulla nostra rotta di rientro, verso sera, quando è così caro incontrar sul mare una unità gemella. Doveva arrivare alle 8. Tardava. Ancora il semaforo non l'aveva avvistato. Chi non l'ha provata quella che è l'attesa dì un sommergibile che deve rientrare, e chi ritarda, non sa come ogni minuto sia uno spasimo, un martcl lamento fitto fitto sul cuore, qual cosa clic si vorrebbe non provare ..^mai più. mai pia — per carità! —.quasi da un momento ali altro s'dovesse cedere ali ansia, e da quel-l'aria affatatamente noncurante.«differente, dovesse esplodere, una disp3raaione, forse un pian to, quando invece, su queste banchine dei sommergibili — anche nelle ore tragiche, anche nei più tristi naufragi delle speranze — disperarsi non si può, c piangere non si deve. Una battaglia vinta Arrivò tre quarti d'ora dopo. 1/eqnipaggio schierato in coperta, manovra d'ormeggio perfetta. Il comandante sbarcò mentre il nostromo modulava i quattro fischi tradizionali, e: — / sommergibili non possono avere la puntualità dei treni diretti — disse ridendo. — Cerraiiionte che non possono! Bene arrivato, b?ne arrivato!... Sole. La bandiera biancocrociata fu alzata a prua. Cominciarono a sbarcare gli ufficiali, l'equipaggio, con le loro cose, i loro bagagli minuti. Subito la posta, che è il primo ristoro, il più anelato, il più utile, dei sommergibilisti allosbarco. Poi complimenti: — Bra-ni, bravissimi, vi daranno la me-doglia, l'avete sentito il bollettino che parlava di voi. il Federale di Alessandria ha fatto un telegramma lungo così al vostro comandante che è alessandrino, qui ci sono lettere di bambini, sigarette, un portafortuna, bravi!, e poi libri, giornali illustrati, ancora posta, un altro pacco di posta arrivata adesso udesso, piano, ce n'è per tutti, piano.. Sole. Con un sole come questotoliti giorni fa il sommergìbile co-mandato dal tenente di vascello Domenico Romano ha preso iimare per la sua zona di agguato;irretito nei raggi mortali delia* ricerco sistematica gers inglesi, l'ha avuta . tre bombardamenti subacquei e suun attacco aereo, ed una notte fioattaccato un grande incrociatorebritannico du 'io mila tonnellate,l'ha colpito con due siluri, l'ha uf-fondato con tutto ilsuo carico, nbollettino 307 di venti giorni (a hartuli dettadai destro-" «••»•?« ««itoto il sommergibile ed ii «nocomandante all'ordine del ,/,ornodella Nazione. Questo aoin'merqi-bile uffondatore ha il nome pbe-fico d'un lupino d'Etiopia, lontano;la vittoria sulla possente nave in-llese. ha avuto cosi qualcosa disquisitamente simbolico, in queste.spifimniie. Ed il valore d'una but-taglia. Il valore non soltanto spirituale,ma storico e materiale d'una bai-taalia. Erra chi vede nell'azione \ fortunata 'dì ini 'somnicrgibììe''iio è o e lampo glorioso d'un episodio. Perquelle poche diecine di secondi iti-tàliche^ siluri ed il loro scoppio nel basa-alio, spesso non una ma più unitàsubacquee sono state' impiegateper missioni e missioni, con unastrategia ardita e paziente, nellaquale'nulla è più logorante ap-punto della pazienza, della persi-stensa all'agguato malgrado le«ricerche sistematiche ■<■, i bom-bardamenti, e malgrado l'azionetif/iuti: lite ijlt m'/n.-wo di moda in Meditcrra-consiste nel pettinare ilrito a tutte, le quote con..»._• . . . 1 antisommergibile che gli inglesihan messo neo e che fondo mar. le torpedini da rimorchio Q11 ando un silnr,, m a \r.„nr, niWe^fm'o^ somme materiali di questa battìi-glia che aveva una posta x, con)»o!t_.simi addendi. Spesso, unaNave silurata da un sommergibile,lia dovuto psr due, per tre, perdieci volte invertire la rotta, cam-einrta, per sfuggire agli aggnutidi altre unità. Spasso, una cotonadi sommergibili che essa ha -sen-tao* coi suoi periteli, assaggiali-do le falde sottomarine con ì lam-pi aguzzi del radioraggi mirano- ^asi/l'ha ribultatu da un punto al- sommergibili sulle rotte obbliga-ÌPte, ha costretto ad esempio i con-ICcogli inglesi in Mediterraneo a raddoppiare come media le percorrenze chilometriche fra basi di partenza e porti di arrivo, e viceversa. Mà questo è un discorso clic farò più ampiamente. Nel caso specifico del sommergibile comandato dal tenente di vascello Romano, poi, anche il bilancio materiale assurge all'importanza di quello di una grande battaglia terrestre. Pensate. L'incrociàtore che questo bellissimo sommergibile nostro ha affondato, era del tipo «JjivcrpooV»: 'J300 tonnellate di staiza, 77.s metri di lunghezza, e 1X.80 di larghezza, velocità 32 nodi impressa da 4 tqsdl'altro, sino a quello che essa fraincreduto uno spiraglio di salvezza,'ned era invece il corridoio verso il ccolpo «tòrtole. 1 p" *>*>./«?'» «I*Veliche mosse da impianli motori\forti di 75 M1„ avalli. Ma a'pie t')2 in torri, s cannoni da 10.! scudati. 20 mitragliere antiaeree. Il tubi lanciasiluri da ~i,l.ì binati. 1S mitragliatrici da sbarco, 3 aeroplani da ricognizione con la loro catapulta. 00 ufficiali di macchina e di vascello. Jnoo marinai. 10 aviatori. Si aggiunga che ognuno di questi modernissimi incrociatori costa- circa mezzo miliardo fi costi navali Inglesi sono — per molte rat/ioni non ultima quella delle alte percentuali di guadagno dei capitalisti dei cantieri — quasi doppio dei nostri). ( fj rff(f; lccnirj „„WJM„„efr che]nt ,.ol uel (.ri)ìl(:nriantc Rnm„ , ];, (:llnnt)ni lì(,da tradursi in dollari,'poi')' \,ua\iulorragia- pari a mezzo miliardo 1 Semplificando: chiamereste enì-\ sodio un successo terrestre clit\mettesse fuori combattimento al\nemico una dozzina e mezza di\grossi calibri, alto medi calibri Iqnuttro decine di miivaliaMoi'.\ ~. »., 1 \Ecco le cifre ma squadriglia di apparecchi. c un reggimento di soldati, olireiche a. procurargli in sterline (e I di lire Bel colpo, non c'è che dire. I Tanto più che pare quasi certò\che con la sua azione vittoriosa il comandante Romano ha dato il colpo di grazia ad una delle più belle divisioni di incrociatoli britannici. Ecco. I .-: tipo Liverpool .-> erano tre in tutto. Inconfodibili. pache hanno un fumaiolo addirittura incastralo nella sagoma della piaticia e questa ha un aspetto cnranterislicnmente rettangolare, la. forma di un mattone: il co man-, dante Romano quando ha visto' nella portata del suo periscopio] -la grande nave non ha avuto hi \passibuitù di dubbio, efcM»e di incrociatori wltoto era particolarmente fiero Aerto» in tutto e per lutto dei die-] c:inila. con in più una migliore] ]manovrabilità, ed una velocità] \»>uttfftore di quasi tutti gli altri] nr „"."«_i" I mS^la grande nave non ha avuto bi-'-«0//110 di ricorrere all'Almanacco .-['','", J:'!,.f."P?. FSfi*0»»». senza [ *eefwHn. Ora, di questa classe, il]V^iy/pool,- c siato colpito a;| Liverpool \"t°rte da attacchi sincronizzati U'l aerosiluranti italiani, come il nostro bollettino ha pubblicato e 1'tSìl0 inglese ha ammesso. Il « Gtoucester» e queir incrociatore il nostro bollettino ha détto] l'_tr affondato e la Reuter nomi-1 ................c ,.c le.!»!», «m iwsoiaella «dura» battaglia del 39\nativamente per colpito, nel corso; •»a>-.o in Mediterraneo. Questo, «.noi dato dal conuindunle Romu- nò, dovrebbe quindi essere il tei -0:,'•''"? «" « Manchester ». \ Voglio concludere con questa] importantissima :\ '' s'U'ior Churchill che atinienciò l'affondamento dei nostri tre in-\ c''»''''0'.' nella veemente batta-, di fine marzo, carne mia no- : ';«''« ,T'".'"'."«/' (fi/erto «Hq flotA\la. italiana, nel aira di pochi gioì- «j '"' ««•«'» »' «w .conto pareg- .!/."11!'- Poi con landare di aprtle]\'1"~'.0A"e martellante degli aerci]dell'Asse. concomitanza aliai , «. . - - ... ]'",,""'' mf'Jfae '" munta di \'."'rf' ?"''"'' Pf''We co» un altro]\incrociatore e cinque cacciatorpe- I , / . : J I . il I, Il , t ri III 1 ! I £f1 II lill II,, .. ih""'!!lli'!.l">>ll>." balcanica, Ila da |efemere affondati, ed almeno al- trelluntì danneggiati, come risiti ** to»e«i,H ]'"'"'"" dl 'Jncna] Ilna nìntro-ia rli Lmli» ] Una Poggia Ql OOlTIDe Sfa ecco il racconto di questa i gesta del comandante Romano, l Dunque, il sommergibile D. do\po X giorni dalla sua partenza, i era in zona a fare l'agguato. Il ]primo sentore del nemico l'ebbe *l'idrofonista alla sua cuffia. Una turbina., due turbine... ] Estratto dal Brogliaccio id,o- 'foni',: ..Tipo di sorgente, turbi-l P^re, si accosta, si accosta, è vi Cma, è vicina.. A quésto punto, piovvero le bombe. Uno. semina a grappoli, tonfi sordi, taluni più ovattati, qualche scoppio acuto, accidenti sono vicine. Ventisette... Ventotto... E basta. Il brogliaccio riprende: « ... la sorgente si allontana, si allontana... più nulla in zona... ». Più nulla, vuol dire che i cacciatorpediniere pcr ora se ne erano andati. Più tardi, alle IX,3~>, l'idrofono rivelò un'altra sorgente di rumore nel mare, che copriva una vasta zona — Andiamo a vedere che cos na, Ore y k. Annotazioni: lonta-na, scompare, si accosta, si ac-costa, si accosta, è quasi sopra, perpendicolare... perpendicolare. * a»~ '.TO™<— dissi semplicemente il coniati\$'f-nte' e ,c''e mlire '' sommerai '1 bile a quota periscopica. Nel chla]™, giorno, sui mare Incido, eglIsolo vide. ,1 comandante, egli sol\vide una grande nave da guerraimpossibile. Si allontanava, più, di più, spariva.. novra. E così essi seppero che aBaoni, lo dicono agli nomini ~ •F"/"'i c'è il sole! Il mare èmimetizuila a strisele vertical'Vi.'.".' fon'io ff'ì?{? seuro, che dirjgeva la prua dalla parte oppostal sole. Calcolo rapidamente: o 1''„.!:!L'' £?r^£j*"Ll?nC%Peccuto, sarebbe stalo nnbel colpo! — disse il comandanteagli nomini della camera di ma™^J2$SffiS!!S2Z """ ""Ve -r"'<;s-sa, probabilmente una corazzatac sperarono che per una qualcheragione invertisse la rotta, rftri-gesse la prua verso il bastone rf«/-la testa lenticolarc clic la spiava,c che era l'occhio dell'insidia mor-tale... Motte bianca, su. « Giù .> all'ai-b"; giornata bianca. Niente. E>l'e"tc tutt'un'allra notte. E «Zen-,e tutta un'altra giornata. Spltn-rfido ^mpo, notti cariche di ste/-^e' Stornate Sfavillanti di sole, mua anttn . il tnlt Ir. ,-^^„ ,..„,. «■«atto» 1 sole lo vede ogni tanto11 comandante al periscopio, 0 i/ « tenente », o l'ufficiale di rotta,tranquillo. E allora dalla camera di ma nnrr,.t hi voce passa a prua, in pioggia bugna, rumore non sentono '• '••>'•••'•'— «»■ quadrato ufficiali, nella sala motori, a poppa: — Ouni c'è il sole un mare diporudiso un cielo splendente Tutli 'se ne rallegrano perchèvera questa cosa a'ra'ulissi-allearono ner'chc>,< cosa r/ó'mim7-ma: che «sotto», quel sole chenon sì vede, di cui non si mtwri«tT%£f<£% r^^' ceende aair--?, ed L-err ùir, _ lil ìióóò'ia che non iV1, che essi non vcdoilo il cuire hoh aeiiionn — la kìnnr.instra casalimia. \ siluri in marcia »«•«« maina Ma una notte, finalmente, ci in1.. r.i^.....:«. fJi al ;T""" ae(l"rixnfin fi! ,„«.._ t „." '.'."iti ' socio tuZ'iiS T'ieUid'iZ f'me\li aduggia, oh cari nomini dcolabissi, li immalinconisce, quasiche invece di cento metri sotto alqualcosa di nuovo. Esattamente «Kb Mjt7. Prua stilla luna, il aoiM-me.rgibilc navigava emerso. Calma piatta (vuol dire un mare fermo e liscio come lastra di vetraiorizzonte chiarissimo, acqua limpida bìancazzitrra. Chi <vidc» per primo, fu il sottotenente rfi vascello M., un genovese delle ;r-ra rinolalie; — qualcosa a stili stra della luna! — disse, e il co ve anziane': — 'Qualcosa a siili-mandante guardò, e confermò: — Qualcosa che viene verso dnoi. — Poi al portavoce: — In grana elettrici. Allaga doppinfondo I. Camera lancio avanti at-tenzione! Oi mai l'incrociatore si vedevain tutta la sua imponenza. Eni n rotta va verpool. camanda ci minuti con per peri, milu metri, ordinò: — Fuori ' fuori ',! iwcf iimiiVj 11 1 u/y«/ aiin/Kiru ripeto, per assicurare che. l'ordinieru .s,„,0 estoltilo: — Fuori 3 1 /,„„•; / ■ _ * . _ AU'inlerfonico, il capo silitristaelinei ri a salvare l'incrociatore ne La coppiola di siluri navigavalasciando una bava lievissimaverso il fianco della nave nemicain poche diecine di secondi il som-mc-gibile si immerse. Passò umieternità. Una eternità. Tutti cocuore in gola. Gli occhi sbarratiUn ufficiale muoveva le mani saattendeva; bastava lo spostamentorti mezzo metro, di meno aurorab-tstnitiun poche decine di centi- miro. r. con Ini quelle mille vite di nemici, quei venti ciihno.ii, fra- slava... 1. 1 % r H U C0,P° 6 tatl° Dopo due minuti e r,o secondi.;due esplosioni, immani. Poi il 111- more di due colonne, d'acqua P'< un'altra cupa esplosione, certo joiscoppio delle caldaie, e poi un rU- more caratteristico, sinistro, che, mette gelo: lo sfogo duna, un si-'bilo orrendo, lo sfogo d'aria dai ponti sommersi. fMHrwnort sof- {Ttaraente fn ?à>u Un 3te«-E na sorgente tn zona. Un silen-.io ;&;£fr^^ finito. In fondo il brivido di qual- che rottame, forse il palpito dispe- iato di qualche creatura clic a-\^'"ZJn n^n^nl, S« ffltn Un rumore ìifiin sona acini taro/o* ni. colera dire che ho- c'eraitb pili eliclir che battevano il mare. ■ noti- c'era più nave. Voleva iliic \c1le crmw andati a fondo, con j0|.0 ceW)lc ,.„, 1tll0 „, ],■„ e mc,li 1'/; U(HiiiOMi, con la loro baiirfiej:ajIO m unii h>. cai Inm m in iln-orgoglio, col loro odio rfn-meditalo.. ] "quattro minuti prima, nari ria-\vn sni(0 /f. s/P//r ,Sfìtt„ /«' lunai su uhi ]un mare da canzone d'amore, limi \citt/i d'acciaio imbottita da mille\™h¥- N°". e'eia più nulla. Ore'nÌiieH2oJ~:'il Zrtiìtsilurista \Malicciò Salvatore, aveva appenaIscritto queste prime parole d'una ìlettera alla fidanzata: Mia cara Bianca, vengo per ffarti saDerf che è una notte quie-ta, con la luna e con le stelle, ed' io sono di guardia dispari, mon-,terò solo fra tre ore. cesi intanto ;ti scrivo per ringraziarti delle fo- glie di rosa che mi... Alle zo,S3. ripiesc: ...hai mandato. In questo mo- mento, sono stato interrotto per- chè il nostro sommeraibile ha si- turato un fortissimo incrociatore del nemico, e il comandante si è fatto sotto sapendo di poter con- tare su questo sommergibile di ferro niello Hi fV>r+ir.nra oa\r, n .,o_ ferro pieno di forticoraggio e va- lorosi. Il comandante dice eoe si tratta di una nave molto impor- tante, ed è andata siù in tre nuti pareva un sasso buttato nel macero. Sempre avanti noi del '■''• basta, sentirai parlare il no lettino, forse prima che riceve- rai Questa lettera. FI noi wnm »rai questa lettera. E poi vengo u di'ti che grazie sempre delle fo- Rlie di rosa granata, ma che i cai- zini non 11 ho ricevuti, il nacco ca- 2? I1lai fa"° sPet1ire daI Fascio PmìPl]c- e dirai cne va indiriz- 80 "lai fall° sPetiire dal Fascio Femminile' e dirai cne va indiriz- ™°I* li" TZ^^nn,^^" KShi. 11 hSiSlw ?2menico- P& còsi 'e' cW^o'b^nrco: sì sPem di te e di t,Jtti- scrivimi comi vengono su il grano e le ma-' raSC „ * Paepc- e u stringo col' 5_?_?A' .d.?voto che t'ama fi- *' "-"^ «sfww tiiir 1 cinici 11- (lanznt0 Salvatore Malicciò som mergibilista sempre coraggio, ar r,vederci addio addio, a noi la vit toria. poa»LraMM V"*m 1,1 ''~"^Ui^ h-cc^ federe! addio addio, a noi ia vit-Attilio Crepas L'incrociafore nemico tipo "Liverpool" mandato a fondo in una di luna COMMENTO AL BOLLETTINO 307 L'incrociafore nemico tipo "Liverpool" mandato a fondo in una di luna (Dal nostro inviato speciale) | Dal sommergibile T., maggio. Doveva arrivare alle 8 dell'altra mattina. Eravamo sulla banchina in tre, in quattro, a parlare di niente, di cosette futili, di persone senza importanza, di quel pennone fradicio, là in fondo. Io e il comandante G. che eravamo sbarcati la sera prima dopo una rapida uscita di guerra, dicevamo che ci dispiaceva di non averlo incontrato sulla nostra rotta di rientro, verso sera, quando è così caro incontrar sul mare una unità gemella. Doveva arrivare alle 8. Tardava. Ancora il semaforo non l'aveva avvistato. Chi non l'ha provata quella che è l'attesa dì un sommergibile che deve rientrare, e chi ritarda, non sa come ogni minuto sia uno spasimo, un martcl lamento fitto fitto sul cuore, qual cosa clic si vorrebbe non provare ..^mai più. mai pia — per carità! —.quasi da un momento ali altro s'dovesse cedere ali ansia, e da quel-l'aria affatatamente noncurante.«differente, dovesse esplodere, una disp3raaione, forse un pian to, quando invece, su queste banchine dei sommergibili — anche nelle ore tragiche, anche nei più tristi naufragi delle speranze — disperarsi non si può, c piangere non si deve. Una battaglia vinta Arrivò tre quarti d'ora dopo. 1/eqnipaggio schierato in coperta, manovra d'ormeggio perfetta. Il comandante sbarcò mentre il nostromo modulava i quattro fischi tradizionali, e: — / sommergibili non possono avere la puntualità dei treni diretti — disse ridendo. — Cerraiiionte che non possono! Bene arrivato, b?ne arrivato!... Sole. La bandiera biancocrociata fu alzata a prua. Cominciarono a sbarcare gli ufficiali, l'equipaggio, con le loro cose, i loro bagagli minuti. Subito la posta, che è il primo ristoro, il più anelato, il più utile, dei sommergibilisti allosbarco. Poi complimenti: — Bra-ni, bravissimi, vi daranno la me-doglia, l'avete sentito il bollettino che parlava di voi. il Federale di Alessandria ha fatto un telegramma lungo così al vostro comandante che è alessandrino, qui ci sono lettere di bambini, sigarette, un portafortuna, bravi!, e poi libri, giornali illustrati, ancora posta, un altro pacco di posta arrivata adesso udesso, piano, ce n'è per tutti, piano.. Sole. Con un sole come questotoliti giorni fa il sommergìbile co-mandato dal tenente di vascello Domenico Romano ha preso iimare per la sua zona di agguato;irretito nei raggi mortali delia* ricerco sistematica gers inglesi, l'ha avuta . tre bombardamenti subacquei e suun attacco aereo, ed una notte fioattaccato un grande incrociatorebritannico du 'io mila tonnellate,l'ha colpito con due siluri, l'ha uf-fondato con tutto ilsuo carico, nbollettino 307 di venti giorni (a hartuli dettadai destro-" «••»•?« ««itoto il sommergibile ed ii «nocomandante all'ordine del ,/,ornodella Nazione. Questo aoin'merqi-bile uffondatore ha il nome pbe-fico d'un lupino d'Etiopia, lontano;la vittoria sulla possente nave in-llese. ha avuto cosi qualcosa disquisitamente simbolico, in queste.spifimniie. Ed il valore d'una but-taglia. Il valore non soltanto spirituale,ma storico e materiale d'una bai-taalia. Erra chi vede nell'azione \ fortunata 'dì ini 'somnicrgibììe''iio è o e lampo glorioso d'un episodio. Perquelle poche diecine di secondi iti-tàliche^ siluri ed il loro scoppio nel basa-alio, spesso non una ma più unitàsubacquee sono state' impiegateper missioni e missioni, con unastrategia ardita e paziente, nellaquale'nulla è più logorante ap-punto della pazienza, della persi-stensa all'agguato malgrado le«ricerche sistematiche ■<■, i bom-bardamenti, e malgrado l'azionetif/iuti: lite ijlt m'/n.-wo di moda in Meditcrra-consiste nel pettinare ilrito a tutte, le quote con..»._• . . . 1 antisommergibile che gli inglesihan messo neo e che fondo mar. le torpedini da rimorchio Q11 ando un silnr,, m a \r.„nr, niWe^fm'o^ somme materiali di questa battìi-glia che aveva una posta x, con)»o!t_.simi addendi. Spesso, unaNave silurata da un sommergibile,lia dovuto psr due, per tre, perdieci volte invertire la rotta, cam-einrta, per sfuggire agli aggnutidi altre unità. Spasso, una cotonadi sommergibili che essa ha -sen-tao* coi suoi periteli, assaggiali-do le falde sottomarine con ì lam-pi aguzzi del radioraggi mirano- ^asi/l'ha ribultatu da un punto al- sommergibili sulle rotte obbliga-ÌPte, ha costretto ad esempio i con-ICcogli inglesi in Mediterraneo a raddoppiare come media le percorrenze chilometriche fra basi di partenza e porti di arrivo, e viceversa. Mà questo è un discorso clic farò più ampiamente. Nel caso specifico del sommergibile comandato dal tenente di vascello Romano, poi, anche il bilancio materiale assurge all'importanza di quello di una grande battaglia terrestre. Pensate. L'incrociàtore che questo bellissimo sommergibile nostro ha affondato, era del tipo «JjivcrpooV»: 'J300 tonnellate di staiza, 77.s metri di lunghezza, e 1X.80 di larghezza, velocità 32 nodi impressa da 4 tqsdl'altro, sino a quello che essa fraincreduto uno spiraglio di salvezza,'ned era invece il corridoio verso il ccolpo «tòrtole. 1 p" *>*>./«?'» «I*Veliche mosse da impianli motori\forti di 75 M1„ avalli. Ma a'pie t')2 in torri, s cannoni da 10.! scudati. 20 mitragliere antiaeree. Il tubi lanciasiluri da ~i,l.ì binati. 1S mitragliatrici da sbarco, 3 aeroplani da ricognizione con la loro catapulta. 00 ufficiali di macchina e di vascello. Jnoo marinai. 10 aviatori. Si aggiunga che ognuno di questi modernissimi incrociatori costa- circa mezzo miliardo fi costi navali Inglesi sono — per molte rat/ioni non ultima quella delle alte percentuali di guadagno dei capitalisti dei cantieri — quasi doppio dei nostri). ( fj rff(f; lccnirj „„WJM„„efr che]nt ,.ol uel (.ri)ìl(:nriantc Rnm„ , ];, (:llnnt)ni lì(,da tradursi in dollari,'poi')' \,ua\iulorragia- pari a mezzo miliardo 1 Semplificando: chiamereste enì-\ sodio un successo terrestre clit\mettesse fuori combattimento al\nemico una dozzina e mezza di\grossi calibri, alto medi calibri Iqnuttro decine di miivaliaMoi'.\ ~. »., 1 \Ecco le cifre ma squadriglia di apparecchi. c un reggimento di soldati, olireiche a. procurargli in sterline (e I di lire Bel colpo, non c'è che dire. I Tanto più che pare quasi certò\che con la sua azione vittoriosa il comandante Romano ha dato il colpo di grazia ad una delle più belle divisioni di incrociatoli britannici. Ecco. I .-: tipo Liverpool .-> erano tre in tutto. Inconfodibili. pache hanno un fumaiolo addirittura incastralo nella sagoma della piaticia e questa ha un aspetto cnranterislicnmente rettangolare, la. forma di un mattone: il co man-, dante Romano quando ha visto' nella portata del suo periscopio] -la grande nave non ha avuto hi \passibuitù di dubbio, efcM»e di incrociatori wltoto era particolarmente fiero Aerto» in tutto e per lutto dei die-] c:inila. con in più una migliore] ]manovrabilità, ed una velocità] \»>uttfftore di quasi tutti gli altri] nr „"."«_i" I mS^la grande nave non ha avuto bi-'-«0//110 di ricorrere all'Almanacco .-['','", J:'!,.f."P?. FSfi*0»»». senza [ *eefwHn. Ora, di questa classe, il]V^iy/pool,- c siato colpito a;| Liverpool \"t°rte da attacchi sincronizzati U'l aerosiluranti italiani, come il nostro bollettino ha pubblicato e 1'tSìl0 inglese ha ammesso. Il « Gtoucester» e queir incrociatore il nostro bollettino ha détto] l'_tr affondato e la Reuter nomi-1 ................c ,.c le.!»!», «m iwsoiaella «dura» battaglia del 39\nativamente per colpito, nel corso; •»a>-.o in Mediterraneo. Questo, «.noi dato dal conuindunle Romu- nò, dovrebbe quindi essere il tei -0:,'•''"? «" « Manchester ». \ Voglio concludere con questa] importantissima :\ '' s'U'ior Churchill che atinienciò l'affondamento dei nostri tre in-\ c''»''''0'.' nella veemente batta-, di fine marzo, carne mia no- : ';«''« ,T'".'"'."«/' (fi/erto «Hq flotA\la. italiana, nel aira di pochi gioì- «j '"' ««•«'» »' «w .conto pareg- .!/."11!'- Poi con landare di aprtle]\'1"~'.0A"e martellante degli aerci]dell'Asse. concomitanza aliai , «. . - - ... ]'",,""'' mf'Jfae '" munta di \'."'rf' ?"''"'' Pf''We co» un altro]\incrociatore e cinque cacciatorpe- I , / . : J I . il I, Il , t ri III 1 ! I £f1 II lill II,, .. ih""'!!lli'!.l">>ll>." balcanica, Ila da |efemere affondati, ed almeno al- trelluntì danneggiati, come risiti ** to»e«i,H ]'"'"'"" dl 'Jncna] Ilna nìntro-ia rli Lmli» ] Una Poggia Ql OOlTIDe Sfa ecco il racconto di questa i gesta del comandante Romano, l Dunque, il sommergibile D. do\po X giorni dalla sua partenza, i era in zona a fare l'agguato. Il ]primo sentore del nemico l'ebbe *l'idrofonista alla sua cuffia. Una turbina., due turbine... ] Estratto dal Brogliaccio id,o- 'foni',: ..Tipo di sorgente, turbi-l P^re, si accosta, si accosta, è vi Cma, è vicina.. A quésto punto, piovvero le bombe. Uno. semina a grappoli, tonfi sordi, taluni più ovattati, qualche scoppio acuto, accidenti sono vicine. Ventisette... Ventotto... E basta. Il brogliaccio riprende: « ... la sorgente si allontana, si allontana... più nulla in zona... ». Più nulla, vuol dire che i cacciatorpediniere pcr ora se ne erano andati. Più tardi, alle IX,3~>, l'idrofono rivelò un'altra sorgente di rumore nel mare, che copriva una vasta zona — Andiamo a vedere che cos na, Ore y k. Annotazioni: lonta-na, scompare, si accosta, si ac-costa, si accosta, è quasi sopra, perpendicolare... perpendicolare. * a»~ '.TO™<— dissi semplicemente il coniati\$'f-nte' e ,c''e mlire '' sommerai '1 bile a quota periscopica. Nel chla]™, giorno, sui mare Incido, eglIsolo vide. ,1 comandante, egli sol\vide una grande nave da guerraimpossibile. Si allontanava, più, di più, spariva.. novra. E così essi seppero che aBaoni, lo dicono agli nomini ~ •F"/"'i c'è il sole! Il mare èmimetizuila a strisele vertical'Vi.'.".' fon'io ff'ì?{? seuro, che dirjgeva la prua dalla parte oppostal sole. Calcolo rapidamente: o 1''„.!:!L'' £?r^£j*"Ll?nC%Peccuto, sarebbe stalo nnbel colpo! — disse il comandanteagli nomini della camera di ma™^J2$SffiS!!S2Z """ ""Ve -r"'<;s-sa, probabilmente una corazzatac sperarono che per una qualcheragione invertisse la rotta, rftri-gesse la prua verso il bastone rf«/-la testa lenticolarc clic la spiava,c che era l'occhio dell'insidia mor-tale... Motte bianca, su. « Giù .> all'ai-b"; giornata bianca. Niente. E>l'e"tc tutt'un'allra notte. E «Zen-,e tutta un'altra giornata. Spltn-rfido ^mpo, notti cariche di ste/-^e' Stornate Sfavillanti di sole, mua anttn . il tnlt Ir. ,-^^„ ,..„,. «■«atto» 1 sole lo vede ogni tanto11 comandante al periscopio, 0 i/ « tenente », o l'ufficiale di rotta,tranquillo. E allora dalla camera di ma nnrr,.t hi voce passa a prua, in pioggia bugna, rumore non sentono '• '••>'•••'•'— «»■ quadrato ufficiali, nella sala motori, a poppa: — Ouni c'è il sole un mare diporudiso un cielo splendente Tutli 'se ne rallegrano perchèvera questa cosa a'ra'ulissi-allearono ner'chc>,< cosa r/ó'mim7-ma: che «sotto», quel sole chenon sì vede, di cui non si mtwri«tT%£f<£% r^^' ceende aair--?, ed L-err ùir, _ lil ìióóò'ia che non iV1, che essi non vcdoilo il cuire hoh aeiiionn — la kìnnr.instra casalimia. \ siluri in marcia »«•«« maina Ma una notte, finalmente, ci in1.. r.i^.....:«. fJi al ;T""" ae(l"rixnfin fi! ,„«.._ t „." '.'."iti ' socio tuZ'iiS T'ieUid'iZ f'me\li aduggia, oh cari nomini dcolabissi, li immalinconisce, quasiche invece di cento metri sotto alqualcosa di nuovo. Esattamente «Kb Mjt7. Prua stilla luna, il aoiM-me.rgibilc navigava emerso. Calma piatta (vuol dire un mare fermo e liscio come lastra di vetraiorizzonte chiarissimo, acqua limpida bìancazzitrra. Chi <vidc» per primo, fu il sottotenente rfi vascello M., un genovese delle ;r-ra rinolalie; — qualcosa a stili stra della luna! — disse, e il co ve anziane': — 'Qualcosa a siili-mandante guardò, e confermò: — Qualcosa che viene verso dnoi. — Poi al portavoce: — In grana elettrici. Allaga doppinfondo I. Camera lancio avanti at-tenzione! Oi mai l'incrociatore si vedevain tutta la sua imponenza. Eni n rotta va verpool. camanda ci minuti con per peri, milu metri, ordinò: — Fuori ' fuori ',! iwcf iimiiVj 11 1 u/y«/ aiin/Kiru ripeto, per assicurare che. l'ordinieru .s,„,0 estoltilo: — Fuori 3 1 /,„„•; / ■ _ * . _ AU'inlerfonico, il capo silitristaelinei ri a salvare l'incrociatore ne La coppiola di siluri navigavalasciando una bava lievissimaverso il fianco della nave nemicain poche diecine di secondi il som-mc-gibile si immerse. Passò umieternità. Una eternità. Tutti cocuore in gola. Gli occhi sbarratiUn ufficiale muoveva le mani saattendeva; bastava lo spostamentorti mezzo metro, di meno aurorab-tstnitiun poche decine di centi- miro. r. con Ini quelle mille vite di nemici, quei venti ciihno.ii, fra- slava... 1. 1 % r H U C0,P° 6 tatl° Dopo due minuti e r,o secondi.;due esplosioni, immani. Poi il 111- more di due colonne, d'acqua P'< un'altra cupa esplosione, certo joiscoppio delle caldaie, e poi un rU- more caratteristico, sinistro, che, mette gelo: lo sfogo duna, un si-'bilo orrendo, lo sfogo d'aria dai ponti sommersi. fMHrwnort sof- {Ttaraente fn ?à>u Un 3te«-E na sorgente tn zona. Un silen-.io ;&;£fr^^ finito. In fondo il brivido di qual- che rottame, forse il palpito dispe- iato di qualche creatura clic a-\^'"ZJn n^n^nl, S« ffltn Un rumore ìifiin sona acini taro/o* ni. colera dire che ho- c'eraitb pili eliclir che battevano il mare. ■ noti- c'era più nave. Voleva iliic \c1le crmw andati a fondo, con j0|.0 ceW)lc ,.„, 1tll0 „, ],■„ e mc,li 1'/; U(HiiiOMi, con la loro baiirfiej:ajIO m unii h>. cai Inm m in iln-orgoglio, col loro odio rfn-meditalo.. ] "quattro minuti prima, nari ria-\vn sni(0 /f. s/P//r ,Sfìtt„ /«' lunai su uhi ]un mare da canzone d'amore, limi \citt/i d'acciaio imbottita da mille\™h¥- N°". e'eia più nulla. Ore'nÌiieH2oJ~:'il Zrtiìtsilurista \Malicciò Salvatore, aveva appenaIscritto queste prime parole d'una ìlettera alla fidanzata: Mia cara Bianca, vengo per ffarti saDerf che è una notte quie-ta, con la luna e con le stelle, ed' io sono di guardia dispari, mon-,terò solo fra tre ore. cesi intanto ;ti scrivo per ringraziarti delle fo- glie di rosa che mi... Alle zo,S3. ripiesc: ...hai mandato. In questo mo- mento, sono stato interrotto per- chè il nostro sommeraibile ha si- turato un fortissimo incrociatore del nemico, e il comandante si è fatto sotto sapendo di poter con- tare su questo sommergibile di ferro niello Hi fV>r+ir.nra oa\r, n .,o_ ferro pieno di forticoraggio e va- lorosi. Il comandante dice eoe si tratta di una nave molto impor- tante, ed è andata siù in tre nuti pareva un sasso buttato nel macero. Sempre avanti noi del '■''• basta, sentirai parlare il no lettino, forse prima che riceve- rai Questa lettera. FI noi wnm »rai questa lettera. E poi vengo u di'ti che grazie sempre delle fo- Rlie di rosa granata, ma che i cai- zini non 11 ho ricevuti, il nacco ca- 2? I1lai fa"° sPet1ire daI Fascio PmìPl]c- e dirai cne va indiriz- 80 "lai fall° sPetiire dal Fascio Femminile' e dirai cne va indiriz- ™°I* li" TZ^^nn,^^" KShi. 11 hSiSlw ?2menico- P& còsi 'e' cW^o'b^nrco: sì sPem di te e di t,Jtti- scrivimi comi vengono su il grano e le ma-' raSC „ * Paepc- e u stringo col' 5_?_?A' .d.?voto che t'ama fi- *' "-"^ «sfww tiiir 1 cinici 11- (lanznt0 Salvatore Malicciò som mergibilista sempre coraggio, ar r,vederci addio addio, a noi la vit toria. poa»LraMM V"*m 1,1 ''~"^Ui^ h-cc^ federe! addio addio, a noi ia vit-Attilio Crepas

Persone citate: Churchill, Crepas, Domenico Romano, Motte, Ouni, Romu, Salvatore Malicciò

Luoghi citati: Alessandria, Etiopia, Liverpool