La sosta a Durazzo

La sosta a Durazzo Durazzo, 12 maggio. Durazzo, la romana Dyrracchium che Cicerone chiamava IV ad mirabilia urbs», è stata ieri visitata, dal Re e Imperatore par tito nel pomeriggio da Tirana. i La città, che per il suo ampio e sicuro porto, ha vissuto più di "Rni altra le vicende di quella guerra contro la Grecia dalla qua- j e anche il popolo albanese aspet- tava la sua parte di giustizia, ha espresso all'augusto Visitatore la sua fedeltà e la sua riconoscenza nel modo più ardente. Lungo la baia, per il corso Vittorio Emanuele, nella piazza del Municipio, dovunque il Sovrano è transitato, è prorotto dal popolo lo stesso entusiasmo con cui la cittadinanza di Tirana ha testimoniato il suo amore a Casa Savoia. Queste manifestazioni, che la gente skipetara eleva al Re e Impera- l?K1Petara eleva ai Ke e t(?re' son° la ?anz"™e popolare più viva & ntii ainporn a 1 l'off n r.Ua I-i viva e piU sincera all'atto che la Assemblea costituente due anni or sono compì, conscia che nell'offerta della corona di Scanderbeg al Re d'Italia stava il sonsolidamento dell'avvenire della Nazione albanese. Come sabato Tirana ha ricor- Hato'"con"iT'suo' primo" arriente"^ C"" U 'Si. nri co » della sua storia, aveva chiesto la -""vranltà di un Savoia e vedeva fi nalmente coronato il suo antico sogn0| coai ieri Dl)razzo. con i suoi entusiastici evviva al Sovrano, ha ricordato la sua alleanza e la sua sottomissione all'antica. Roma e la protezione più volte conferitale da Venezia allorché era minacciata dal nemico. In queste manifesta zioni di popolo è la riprova che l'unione sancita due anni or sono fu un fatto politico contin- S^il^^i2^55?^55S2S?m-™1 ,™*" ron,J /nwJto™, °U n.., vivCa°m n^'dei nuovoYervo" rè di attività e di fniSi"ative che i privati prima e■ 1 Sverno ora sotto l'egida di Roma hanno sanulo intra prendere "anno sa Il Sovrano con li seguito è en irato in Durazzo dalla via Vittorio Emanuele ondeggiante di bandie- rp- Giunto nella piazza del Municioio dove la folla disposta in Ve Mcerchlo le* ha saluSto^turiàl ■Uouffi' sostato-Erano a riceverlo U s II Pc "n indi lingua presidente del consiglio albanese Vertaci, il ministro Vrioni, il prefetto e il podestà, il capo dell'ufficio provinciale della Luogotenenza e l'ispettore generale del Partito. Podestà ha rivolto al Sovrano "rizzo di omaggio in perfetta italiana. L'augusto Visitatore é poi salito alIa~Baschia, ove ha ricevuto l'omaggio di tutte le autorità cittadine e dei capi reli- giosi La folla che ha salutato il Soprano all'ingresso della città, si congiungeva nel frattempo, a quel la contenuta nella, piazza, e il grido di Viva il Re saliva sino al salone dove il Sovrano s'intratteneva con le autorità. Il Re Imperatore si affacciava allora al balcone per rispondere'con il saluto al l'unanime grido. Poco dopo il Sovrano lasciava la Baschia per visitare la villa reale, dove é stato ricevuto dall'ammiraglio Sportiello. Il corteo reale si ricomponeva e di qui partiva per raggiungere la zona delle operazioni riove ancora vivi sono i segni riella lotta cruenta e delle vittorie rielle armi italiane. Lungo tutto il percorso le popolazioni dei centri hanno gridato al loro Re il più entusiastico saluto. La sosta a Durazzo La sosta a Durazzo Durazzo, 12 maggio. Durazzo, la romana Dyrracchium che Cicerone chiamava IV ad mirabilia urbs», è stata ieri visitata, dal Re e Imperatore par tito nel pomeriggio da Tirana. i La città, che per il suo ampio e sicuro porto, ha vissuto più di "Rni altra le vicende di quella guerra contro la Grecia dalla qua- j e anche il popolo albanese aspet- tava la sua parte di giustizia, ha espresso all'augusto Visitatore la sua fedeltà e la sua riconoscenza nel modo più ardente. Lungo la baia, per il corso Vittorio Emanuele, nella piazza del Municipio, dovunque il Sovrano è transitato, è prorotto dal popolo lo stesso entusiasmo con cui la cittadinanza di Tirana ha testimoniato il suo amore a Casa Savoia. Queste manifestazioni, che la gente skipetara eleva al Re e Impera- l?K1Petara eleva ai Ke e t(?re' son° la ?anz"™e popolare più viva & ntii ainporn a 1 l'off n r.Ua I-i viva e piU sincera all'atto che la Assemblea costituente due anni or sono compì, conscia che nell'offerta della corona di Scanderbeg al Re d'Italia stava il sonsolidamento dell'avvenire della Nazione albanese. Come sabato Tirana ha ricor- Hato'"con"iT'suo' primo" arriente"^ C"" U 'Si. nri co » della sua storia, aveva chiesto la -""vranltà di un Savoia e vedeva fi nalmente coronato il suo antico sogn0| coai ieri Dl)razzo. con i suoi entusiastici evviva al Sovrano, ha ricordato la sua alleanza e la sua sottomissione all'antica. Roma e la protezione più volte conferitale da Venezia allorché era minacciata dal nemico. In queste manifesta zioni di popolo è la riprova che l'unione sancita due anni or sono fu un fatto politico contin- S^il^^i2^55?^55S2S?m-™1 ,™*" ron,J /nwJto™, °U n.., vivCa°m n^'dei nuovoYervo" rè di attività e di fniSi"ative che i privati prima e■ 1 Sverno ora sotto l'egida di Roma hanno sanulo intra prendere "anno sa Il Sovrano con li seguito è en irato in Durazzo dalla via Vittorio Emanuele ondeggiante di bandie- rp- Giunto nella piazza del Municioio dove la folla disposta in Ve Mcerchlo le* ha saluSto^turiàl ■Uouffi' sostato-Erano a riceverlo U s II Pc "n indi lingua presidente del consiglio albanese Vertaci, il ministro Vrioni, il prefetto e il podestà, il capo dell'ufficio provinciale della Luogotenenza e l'ispettore generale del Partito. Podestà ha rivolto al Sovrano "rizzo di omaggio in perfetta italiana. L'augusto Visitatore é poi salito alIa~Baschia, ove ha ricevuto l'omaggio di tutte le autorità cittadine e dei capi reli- giosi La folla che ha salutato il Soprano all'ingresso della città, si congiungeva nel frattempo, a quel la contenuta nella, piazza, e il grido di Viva il Re saliva sino al salone dove il Sovrano s'intratteneva con le autorità. Il Re Imperatore si affacciava allora al balcone per rispondere'con il saluto al l'unanime grido. Poco dopo il Sovrano lasciava la Baschia per visitare la villa reale, dove é stato ricevuto dall'ammiraglio Sportiello. Il corteo reale si ricomponeva e di qui partiva per raggiungere la zona delle operazioni riove ancora vivi sono i segni riella lotta cruenta e delle vittorie rielle armi italiane. Lungo tutto il percorso le popolazioni dei centri hanno gridato al loro Re il più entusiastico saluto. La sosta a Durazzo

Persone citate: Cicerone, Savoia, Sportiello