Londra pensa a bombardare i campi petroliferi dell'Iraq
Londra pensa a bombardare i campi petroliferi dell'Iraq Londra pensa a bombardare i campi petroliferi dell'Iraq Gli inglesi raccolgono i frutti di decenni di sopraffazioni e di tradimenti Berlino, 6 maggio. Il continuo crescendo delle ope-jrazioni militari nell'Iraq, i notevo- li vantaggi strategici conseguiti J dalle truppe arabe e il notiziario . sulle simp'atie di tutto il mondo musulmano per il governo di Bagdad e i suoi soldati, monopolizzano —■ all'infuori dei bollettini di guerra —- tutta l'attenzione germanica. Londra si sta preoccupando di quel che accade: e veramente la situazione non deve essere considerata buona per gli inglesi se Radio Londra stamane ha prospettato l'ipotesi che l'aviazione britannica possa ritenere utile bombardare i campi petroliferi. l'pozzi di petrolio dell'Iraq sono stati causa di innumerevoli tradì- menti, di sanguinosi assassini!, dilcorruzioni ignobili, il tutto con-'elusosi a vantaggio della City. l'traditi sono stati gli arabi prima|c i francesi poi; gli arabi ai quali:era stata promessa l'indipcnden-'za, i francesi ai quali il famoso > tt^^ Mossul; tra gli assassinati si tro-iva re Feisal, avvelenato in un al- bergo della Svizzera, nonno del- (e re dell'Iraq e fratello del itra 11 corruttori hanno fama mondiale! Deterding e Zaharoff. ormai pas-; l'attuale re dell'Iraq traditore Emiro Abdul Ilah ueteraing e ^anarori, ormai pas- sati a miglior vita. Ora. dopotut- te queste vicende, non sembra che l gli inglesi si debbano decidere a i rovinare i pozzi di petrolio se prò- iprio non vedono la partita perdu-j ta. Questa interpretazione germa-,nica sulla minaccia inglese e lo-. gica e. interessante. ' Londra non dice troppe cose su fquanto riguarda l'Iraq e Bagdad j è anch'essa molto riservata. Chi! invece chiacchiera senza posa è la' stampa americana. Ma quanto i c'è di vero in tutto quel che sij dice? In Germania la situazione ■■ dell'Iraq è osservata con molta at-ì tenzione e con esatto senso di mi- sura. La D.A.Z. pubblica una lun-jga corrispondenza da Ankara nel-! la quale viene messa in rilievo la ; straordinaria importanza strale-! gica che il dominio dell'Iraq ha j per l'Inghilterra. | n deserto attraversato dal Tigri i e dall'Eufrate costituisce l'unico ;- terrestre fra l'Egitto e il ■ponte G°lfo Persico. Negli scorsi anni sii è parlato moltissimo della Pale-1stina quale testa di ponte britan-inica nel prossimo Oriente ed è no-'to come gli inglesi abbiano attrez-1zata la base navale di Caifa. ab-ibiano creato tutto un sistema di bo di deserto dove affiora il pe- trolio. Si può dire che senza l'Iraq la Palestina viene a perdere ogni importanza strategica perchè la campi di aviazione e di strade pre vedendo che un giorno o l'altro da quella parte avrebbe fatto caldo per l'Inghilterra. Si è invece parlato pochissimo dell'Iraq. Ora invece ci si accorge della enorme importanza strategica di questo lem- Terrasanta viene ad essere una semplice provincia orientale del sistema militare egiziano. Gli ae-roporti dell'India sono collegati con quelli della Palestina da una serie di basi aeree che il trattato di alleanza (obbligatoria) steso nel 1930 fra Bagdad e Londra garantiva alla Gran Bretagna Lydda (a 50 chilometri circa da Ge- rusalemme). Rutha (a un'ora e mezza di volo da Lydda e già in territorio iracheno). Habbaniyah ( sull'Eufrate l. Bassora e Carachi (in India): ecco la via aerea che l'Inghilterra si era voluta assicurare. Ora, secondo le notizie diramate da varie fon'ii, tre di queste basi e precisamente quella situate in-' territorio iracheno non sono più sotto il controllo britannico. Quan- to alle strade ce n'è una ottima asfaltata ciie conduce dal Medi terraneo al Amman in Transgiordania e c'è anche una ferrovia che si arrampica sulle colline palestinesi in direzione deH'oriente, ma che muore in Palestina. Ma la grande arteria stradale est-ovest è la cc lebre estrada del deserto» che sa sotto il controllo delle autorità francesi. Impro fisamente poche settimane or sono gli inglesi han- no sbarcato delle forze indiane a Bassora. Ciò è accaduto quando ormai Londra sapeva che la partita nei Balcani era perduta e bi- tita nei Balcani era. nerrlnt-. "ornava tentate rie? nuovo Le ra¬ ^Snì delladerisione britanna so no principalmente due la prima di carattere politico-diplomatico' è quella di far pressioni sulla Turchia che ha assistito sbalordita ana fuga in Egitto del C01.p0 [U spedizione britannico in Grecia; la feconda, di carattere mi.itarè. è quella di far arrivare al più presto possibile in Egitto rinforzi mili- tari sufficienti per raddrizzar» la pericolosissima situazione. Tutti questi lodevoli progetti vendono ora guastati dall'energico atteggiamento dell'Iraq che finalmente ha l'occasione di sfogare il suo odio anti-britannico. Ta„,i„t„ ,„ „„„,, „ „,,„,,„ t„rp?ifp ii'ait™*ì™tn Tìfll m.ntp anti hX^i™ Li nerxa: k talmente braveria imnedirl nn ^'"iéìu f^òSggiamenU francesi), gli inglesi vedono peg giorare la loro posizione in tutto il medio Oriente. Le forze dell'Às se premono alle frontiere "egteia ne e spadroneggiano ormai nei cieli dell'Egeo, la Turchia legata all'Iraq da un un Patto di alleanza si trova come l'asino di Buridano, ma con l'aggravante di constatare nella propria popò.azione un crescente sentimento anti-bri tannico. La questione sollevata con le armi dall'Iraq è inoltre una questione molto più grande dello stesso Iraq: gli arabi sono costretti oggi in differenti frontiere sempre per le stesse corbcl- lerie di Versaglia. Ma è storia vecchia che esiste un movimento panarabo. è storia vecchia enfi tutti gli arabi sono vittime di un feroce sfruttamento britannico, é storia vecchia che tutti gli arabi sognano il giorno nel quale non vedranno più sulle sabbie del loro deserto i biondi e spelacchiati tommies. L' ambasceria speciale spedita dall'Iraq a re Tbn Saud ha inoltre un significato la cui importanza non deve sfuggire. Per ragioni di politica interna araba, tra l'Arabia saudita e l'Iraq per qualche anno non è corso buon sangue. Ibn Saud aveva vittoriosamente cacciato re Hussein dell'Heggiaz e re Hussein ora padre del primo re dell'Iraq li quale quindi ne rivendicava la successione. Ma da allora molto tempo è passato e gli arabi hanno capito che i fatti propri bisogna sbrigarli in famiglia e che per prima cosa è necessario unirsi per mettere alla porta gli ingle si. Questo è il punto politico della situazione irachena come lo si vede da Berlino. Ora si sta ad attendere per vedere come giuo citeranno le alleanze politiche di Bagdad e come si comporterà strategicamente l'Inghilterra che. al solito, ha cominciato col tentare di terrorizzare le popolazioni civili bombardando ospedali e obbiettivi del genere. Tra qualche giorno si potrà vedere un pochino più chiaro nella situazione. Ma è fin da ora certo che la guerra con l'Iraq ha enormemente peggiorato la posizione dell'Inghilterra nel Mediterraneo orientale, posizione che già da tempo scricchiola sotto i colpi dell'Asse. Vice
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