Le linee della politica nipponica segnate con precisa fermezza di Leo Rea

Le linee della politica nipponica segnate con precisa fermezza La situazione nel Pacifico Le linee della politica nipponica segnate con precisa fermezza La soluzione in un futuro molto prossimo di tutti i problemi con la Russia - I rapporti con l'America (Dal nostro inviato) Zona del Pacifico, 5 maggio. Per quanto la stampa nip2>onira eviti d'abitudine di pubblicare ■eminenti nelle edizioni domenicali, tuttavia la presentazione al 'Imperatore del nuovo piano plomatico preparato dal governo per fronteggiare la nuova, situaione internazionale, l'apprbva.zione data dal Sovrano, la iiumediat»»e»te successiva seduta del Cn»l>i."li° di collaborazione, sono '10*! Considerati come fatti di ini, m d rompere, in par- ^a'^fttff l'L^fe?^' "? «8 «5 fe£e della Semata politica di Lll iostanza deVe Joro interpre- azioni coincide con quelle da noi d\.\naia cui abbiamo testé ricorso è utile per rilevare elegrafate sabato sera: cioè che 'aver segnato una rotta — anzi a rotta — dopo il viaggio di Matsuoku a, Roma e Berlino, dimostra come il Giappone abbia propositi comuni ed intese ben definife con le due Potenze alleate e c/ie la sanzione data dall'Imperaote è una garanzia di stabilità e di continuità. L'immagine mari „ che quando si parla di rotta si intende dire cam- mino tracciato attraverso le dif ficoltà conosciute previste ed anche prevedibili. Ciò non esclude d'altra parte che possano sorgere difflcoltà impreviste ed imprex>edilrili. Il navigante ha due nemici principali, gl'i scogli e le tempeste: i primi sono noti, cartografati, e di essi quindi si tiene conto nello stabilire la rotta; restano le tempeste e le imprevedibilità, le quali impongono che sia lasciata al timoniere una certa libertà dì giudizio e di manovra per meglio superarle: qualche volta è conce¬niente girare la zona di burrascaqualche altra volta basta ridurreto vefocità della nave. Si tratta dimanovre perfettamente lecite ecome in marineria nessun arma-tare potrebbe rimproverare il ca-pitano per essere arrivato due giorni più tardi ma senza avarìe a destinazione, cosi /'opinionepubblica nipponica non riv'iprove aerebbe il governo per aver devia to o rallentato temporaneamente dalla rotta, o lungo la-rotta, segnata ed approvata. Queste, inriassunto, le prime vedute espres-,e dai commentatori politici de giornali nipponici, giornali che»er l'abitudine domenicale di cuè detto }lanno appena cominsi è detto, hanno appena corniti ciato ad esaminare ed illustrare,//j eventi di sabato. Da notare che frattanto la radio nipponica lla supplito come ha potuto con la parola radiodiffusa a quella stam pota. La Radio Domei ha contiimamente parlato durante la giornata di ieri della importanza della decisione del governo, e dell'approvazione imperiale al nuovprogramma diplomatico nipponicaggiungendo che i circoli politicd'i Tokio dedicano « la massimattenzione » a tali eventi A questa massima attenzionnipponica fa contrasto — contra sto tutt'altro che inatteso e facilmente spiegabile — iZ siiensio della stampa e delle radio avverse lquali lasciano che i loro lettori ascoltatori continuino bellamentad ignorare i fatti di sabato e intanto continuano a rimpinzarcon discorsi tendenti a dimostrarperchè il Giappone desidera che suo Ministro degli Esteri facciun viaggio a Washington: a prònosito del quale è interessante raccogliere quello che sì dice al(//«n'onda orientale del Pacifico, sannuncia infatti che gli ambienimericani si sono pronunciati sulle seguenti linee: «Per quello c/,si mb sapere a Washington, aoverno non ha mai preso in considerazione ufficiale la questiondi un invito formale al Afinistrdegli Esteri nipponico perchè eadegh _ faccia una visita agli Stati UnitSe tuttavia Matsuoka pensassche tale visita potesse migliorarle relazioni ed esprimesse il desderio di visitare gli Stati UnitlTa'sZa"venuia~sarebbe accolta "copiù cordiale dei benvenuti». z>ache appare chiaro che gli sta: Uni ti non fanno l'invito soltant[perchè non sanno come «arebb* accolto e, nel dubbio, ricorrono ala invero piuttosto strana formdi chiedere all'invitando di fariiiritare. Sul resto dell'orizzonte del Pa cìfico nulla di notevole se si fa eccezione per una notìzia da Ciung King nella quale si dice che il capitano James Roosevelt è partito dalla capitale ciankaiscecchiana alla volta di Rangoon (Bìrmania), da dove proseguirà per il Cairo, deve dovrebbe arrivare, salvo tempo od ordini in contrario, mercoledì o giovedì. Leo Rea Le linee della politica nipponica segnate con precisa fermezza La situazione nel Pacifico Le linee della politica nipponica segnate con precisa fermezza La soluzione in un futuro molto prossimo di tutti i problemi con la Russia - I rapporti con l'America (Dal nostro inviato) Zona del Pacifico, 5 maggio. Per quanto la stampa nip2>onira eviti d'abitudine di pubblicare ■eminenti nelle edizioni domenicali, tuttavia la presentazione al 'Imperatore del nuovo piano plomatico preparato dal governo per fronteggiare la nuova, situaione internazionale, l'apprbva.zione data dal Sovrano, la iiumediat»»e»te successiva seduta del Cn»l>i."li° di collaborazione, sono '10*! Considerati come fatti di ini, m d rompere, in par- ^a'^fttff l'L^fe?^' "? «8 «5 fe£e della Semata politica di Lll iostanza deVe Joro interpre- azioni coincide con quelle da noi d\.\naia cui abbiamo testé ricorso è utile per rilevare elegrafate sabato sera: cioè che 'aver segnato una rotta — anzi a rotta — dopo il viaggio di Matsuoku a, Roma e Berlino, dimostra come il Giappone abbia propositi comuni ed intese ben definife con le due Potenze alleate e c/ie la sanzione data dall'Imperaote è una garanzia di stabilità e di continuità. L'immagine mari „ che quando si parla di rotta si intende dire cam- mino tracciato attraverso le dif ficoltà conosciute previste ed anche prevedibili. Ciò non esclude d'altra parte che possano sorgere difflcoltà impreviste ed imprex>edilrili. Il navigante ha due nemici principali, gl'i scogli e le tempeste: i primi sono noti, cartografati, e di essi quindi si tiene conto nello stabilire la rotta; restano le tempeste e le imprevedibilità, le quali impongono che sia lasciata al timoniere una certa libertà dì giudizio e di manovra per meglio superarle: qualche volta è conce¬niente girare la zona di burrascaqualche altra volta basta ridurreto vefocità della nave. Si tratta dimanovre perfettamente lecite ecome in marineria nessun arma-tare potrebbe rimproverare il ca-pitano per essere arrivato due giorni più tardi ma senza avarìe a destinazione, cosi /'opinionepubblica nipponica non riv'iprove aerebbe il governo per aver devia to o rallentato temporaneamente dalla rotta, o lungo la-rotta, segnata ed approvata. Queste, inriassunto, le prime vedute espres-,e dai commentatori politici de giornali nipponici, giornali che»er l'abitudine domenicale di cuè detto }lanno appena cominsi è detto, hanno appena corniti ciato ad esaminare ed illustrare,//j eventi di sabato. Da notare che frattanto la radio nipponica lla supplito come ha potuto con la parola radiodiffusa a quella stam pota. La Radio Domei ha contiimamente parlato durante la giornata di ieri della importanza della decisione del governo, e dell'approvazione imperiale al nuovprogramma diplomatico nipponicaggiungendo che i circoli politicd'i Tokio dedicano « la massimattenzione » a tali eventi A questa massima attenzionnipponica fa contrasto — contra sto tutt'altro che inatteso e facilmente spiegabile — iZ siiensio della stampa e delle radio avverse lquali lasciano che i loro lettori ascoltatori continuino bellamentad ignorare i fatti di sabato e intanto continuano a rimpinzarcon discorsi tendenti a dimostrarperchè il Giappone desidera che suo Ministro degli Esteri facciun viaggio a Washington: a prònosito del quale è interessante raccogliere quello che sì dice al(//«n'onda orientale del Pacifico, sannuncia infatti che gli ambienimericani si sono pronunciati sulle seguenti linee: «Per quello c/,si mb sapere a Washington, aoverno non ha mai preso in considerazione ufficiale la questiondi un invito formale al Afinistrdegli Esteri nipponico perchè eadegh _ faccia una visita agli Stati UnitSe tuttavia Matsuoka pensassche tale visita potesse migliorarle relazioni ed esprimesse il desderio di visitare gli Stati UnitlTa'sZa"venuia~sarebbe accolta "copiù cordiale dei benvenuti». z>ache appare chiaro che gli sta: Uni ti non fanno l'invito soltant[perchè non sanno come «arebb* accolto e, nel dubbio, ricorrono ala invero piuttosto strana formdi chiedere all'invitando di fariiiritare. Sul resto dell'orizzonte del Pa cìfico nulla di notevole se si fa eccezione per una notìzia da Ciung King nella quale si dice che il capitano James Roosevelt è partito dalla capitale ciankaiscecchiana alla volta di Rangoon (Bìrmania), da dove proseguirà per il Cairo, deve dovrebbe arrivare, salvo tempo od ordini in contrario, mercoledì o giovedì. Leo Rea

Persone citate: James Roosevelt, Matsuoka

Luoghi citati: Berlino, Cairo, Giappone, Rangoon, Roma, Russia, Tokio, Washington