Gli Sloveni al Duce

Gli Sloveni al Duce Gli Sloveni al Duce Un messaggio dei notabili della pròe uno del Vescovo di Lubiana vincia Roma, 5 maggio. Ecco il testo del messaggio per il Duce che i notabili della provincia di Lubiana Gli hanno trasmesso a mezzo del Commissario italiano Grazioli: « Nel momento in cui il territorio sloveno occupato dalle Forze Armate italiane entra a far parte del grande Regno d'Italia, a nome di tutta la popolazione slovena noi eleviamo le espressioni della più rispettosa devozione alla Maestà del Re e Imperatore, ed esprimiamo a Voi, Duce, tutta la nostra riconoscenza per i generosi e particolari provvedimenti adottati nei nostri confronti che ci saranno sicura garanzia di vita e certezza per l'avvenire della nostra popolazione. « Il rispetto alla nostra lingua ed alla nostra cultura ci dice con quale senso di alta romana giustizia l'Italia Fascista sa governare i popoli posti sotto la sua protezione. « Duce, la popolazione slovena dimostrerà ancor più con i fatti la sua riconoscenza e la sua assoluta lealtà. « Dottor Natalcen Marco, exBano; Pucelj Giovanni, ex-ministro rappresentante del Partito Nazionale jugoslavo; dottor Francesco Novak, ex-ministro; Moso ric Giovanni, ex-ministro; dottor Gustavo Gregonn, ex-senatore; dottor Gosarg, ex-ministro; dottor Slavic, rettore magnifico dell'Università di Lubiana; dottoriCamera a^li ^oetói- dott Gto- camera, degli avvocali, clou. vanni Kuhar, Presidente della Camera dei notai; ingegner Pirkmajer, presidente della Camera degli ingegneri; Cec Carlo, presidente della Camera del commercio e dell'industria; Smcrkolj Albino, presidente dell' Unione commercianti; Majtzen Cirillo, presidente dell'Unione albergatori; Kavka Carlo, presidente dell'Unione artigiani; dottor Laurih Giuseppe, presidente della Camera degli agricoltori; Jonke Gi, presidente della Camera del lavoro; dottor Ravnihar Vladimiro, presidente delle associazioni culturali; dottor Slokar Giovanni, presidente dell'Unione degli istituti bancari e delle assicurazioni; Prapotnik Augusto, presidente dell'Unione degli ingegneri; dott. Golia Adolfo, ex-deputato per la città di Lubiana; Rigler A., exdeputato del circondario di Kocevic; Smersu Rodolfo, ex-deputati del circondario di Lubiana: Stare Milos, ex-deputato del circondario di Lubiana; dottor Koce Jure, ex-deputato del circondario di Crenomelj; Virant Stanko, presidente dell' Unione giornalisti ». Ecco il testo del messaggio che il Vescovo di Lubiana, Gregorio Rozman, ha inviato al Duce a mezzo del Commissario italiano Grazioli: « Duce, nell'apprendere con vivo giubilo l'incorporazione • dei territori sloveni occupati dall'esercito italiano nel Regno d'Italia, anche a nome del clero e della diocesi del territori stessi, Vi prego accogliere l'espressione della più viva riconoscenza per iIIIIIIIIIIIIIIIIUI generosi provvedimenti adottati per la popolazione slovena. Accogliete ancora, Duce, i sensi della nostra sicura lealtà e collaborazione, mentre invoco la benedizione di Dio sull'opera Vostra, su tutta la grande Nazione Italiana, e sulla popolazione slovena, che nell'ambito dell'Impero di Roma potrà vivere e prosperare ». Gli Sloveni al Duce Gli Sloveni al Duce Un messaggio dei notabili della pròe uno del Vescovo di Lubiana vincia Roma, 5 maggio. Ecco il testo del messaggio per il Duce che i notabili della provincia di Lubiana Gli hanno trasmesso a mezzo del Commissario italiano Grazioli: « Nel momento in cui il territorio sloveno occupato dalle Forze Armate italiane entra a far parte del grande Regno d'Italia, a nome di tutta la popolazione slovena noi eleviamo le espressioni della più rispettosa devozione alla Maestà del Re e Imperatore, ed esprimiamo a Voi, Duce, tutta la nostra riconoscenza per i generosi e particolari provvedimenti adottati nei nostri confronti che ci saranno sicura garanzia di vita e certezza per l'avvenire della nostra popolazione. « Il rispetto alla nostra lingua ed alla nostra cultura ci dice con quale senso di alta romana giustizia l'Italia Fascista sa governare i popoli posti sotto la sua protezione. « Duce, la popolazione slovena dimostrerà ancor più con i fatti la sua riconoscenza e la sua assoluta lealtà. « Dottor Natalcen Marco, exBano; Pucelj Giovanni, ex-ministro rappresentante del Partito Nazionale jugoslavo; dottor Francesco Novak, ex-ministro; Moso ric Giovanni, ex-ministro; dottor Gustavo Gregonn, ex-senatore; dottor Gosarg, ex-ministro; dottor Slavic, rettore magnifico dell'Università di Lubiana; dottoriCamera a^li ^oetói- dott Gto- camera, degli avvocali, clou. vanni Kuhar, Presidente della Camera dei notai; ingegner Pirkmajer, presidente della Camera degli ingegneri; Cec Carlo, presidente della Camera del commercio e dell'industria; Smcrkolj Albino, presidente dell' Unione commercianti; Majtzen Cirillo, presidente dell'Unione albergatori; Kavka Carlo, presidente dell'Unione artigiani; dottor Laurih Giuseppe, presidente della Camera degli agricoltori; Jonke Gi, presidente della Camera del lavoro; dottor Ravnihar Vladimiro, presidente delle associazioni culturali; dottor Slokar Giovanni, presidente dell'Unione degli istituti bancari e delle assicurazioni; Prapotnik Augusto, presidente dell'Unione degli ingegneri; dott. Golia Adolfo, ex-deputato per la città di Lubiana; Rigler A., exdeputato del circondario di Kocevic; Smersu Rodolfo, ex-deputati del circondario di Lubiana: Stare Milos, ex-deputato del circondario di Lubiana; dottor Koce Jure, ex-deputato del circondario di Crenomelj; Virant Stanko, presidente dell' Unione giornalisti ». Ecco il testo del messaggio che il Vescovo di Lubiana, Gregorio Rozman, ha inviato al Duce a mezzo del Commissario italiano Grazioli: « Duce, nell'apprendere con vivo giubilo l'incorporazione • dei territori sloveni occupati dall'esercito italiano nel Regno d'Italia, anche a nome del clero e della diocesi del territori stessi, Vi prego accogliere l'espressione della più viva riconoscenza per iIIIIIIIIIIIIIIIIUI generosi provvedimenti adottati per la popolazione slovena. Accogliete ancora, Duce, i sensi della nostra sicura lealtà e collaborazione, mentre invoco la benedizione di Dio sull'opera Vostra, su tutta la grande Nazione Italiana, e sulla popolazione slovena, che nell'ambito dell'Impero di Roma potrà vivere e prosperare ».