Penuria di metalli e di seta negli S. U.

Penuria di metalli e di seta negli S. U. Penuria di metalli e di seta negli S. U. )a richiesta. Di prodotti agri „,.„_„ -, ...m. ,~; A I ?oli> dal glano al C<?1 \ i invoco uno trrpnrln anrinnnan,7i> Dall'inizio del 1941 i prezzi delle materie prime industriali ed anche il costo della vita sono in aumento negli S. U. : in media il 12,5<"-f. Una fonte di preoccupazione per il Governo che teme di non potere arrestare un movimento di cui si notano, con gli scioperi, le conseguenze so- ciali. La situazione dei mercati è contraddittoria: la ricerca di materie prime industriali è attivissima, l'offerta è inferiore al¬ invece una grande abbondanza, ma il Presidente è costretto a mantenere e ad ampliare il sistema dei sussidi agli agricoltori, anche per difendere la sua popolarità. Il problema delle materie prime industriali, date le necessità belliche, sta diventando difficile. Per evitare un eccessivo rialzo si fa ogni sforzo per aumentarne la produzione e l'importazione. In febbraio sono state importate 45.000 tonn. di rame, 17.000 di zinco ed 11.000 di piombo. Alla fine di marzo le ordinazioni delle industrie trasformatrici ammontavano a 512.000 tonn. di rame ma soltanto la consegna di 270.000 tonn. era prevista. Il Governo di Washington ha deciso di accordare importanti sovvenzioni alle miniere nazionali che lavorano in condizioni anti-economiche dato che il prezzo del ra- 1 j ' a 12 me è stato stabilizzato cents. per libra. Le importazioni di materie prime sono rese difficili dalla insufficiente disponibilità di naviglio. Gli S. U. sono stati co| stretti a ridurre gli acquisti di stagno: nel primo bimestre"del 1941 sono scesi a 14.940 tonn. rispetto a 16.380 nello stesso periodo dello scorso anno. Dalle Indie, dalla penisola malacca e da Ceylon sono state importate in febbraio 95.000 tonnellate di caucciù rispetto a i 132.000 in gennaio e 109.000 in i febbraio del 1940. Eppure si tratta di rifornimenti bellici che sarebbero minacciati in caso di complicazioni nell'Estremo Oriente. Negli S. U. si incomincia a sentire la mancanza della seta sinora importata dal Giappone e dall'Italia. Le riserve sono ridotte a 40.000 balle, appena diecimila in più del consumo mensile. Gli S. U. sperano di poter organizzare l'allevamento dei bachi nell'America del Sud e particolarmente in Argentina, nel Brasile, nel Messico, a Cuba ed a Portorico. A tale scopo saranno accordati, a titolo di esperimento, anticipi per dieci milioni di dollari. In compenso il Paese affoga nel cotone perchè ha perduto i mercati europei ed asiatici ed anche quello inglese per mancanza di mezzi di trasporto. Cosi l'Argentina non sa come liberarsi della sua eccedenza di mais (il vecchio raccolto non è ancora interamente bruciato e già se ne preannuncia uno nuovo di 106 milioni di quintali) ed il Brasile di quella del caffè. Problemi di equa distribuzione dei beni dei quali il sistema capitalista non trova la soluzione. |!s!ig'|I])iI-