L'incrollabile posizione dell'Asse di fronte all'isterismo americano di Giuseppe Piazza

L'incrollabile posizione dell'Asse di fronte all'isterismo americano L'incrollabile posizione dell'Asse di fronte all'isterismo americano Berlino, 1 maggio. |La festa del lavoro e della re-Idenzione sociale, nella data del primo maggio, che il nazionalso-icialismo ha riscattato dal suo pre- cedente significato di afferma-)zione dell'odio tra le classi tramutandola nel simbolo della conciliazione di esse, è a doppio diritto diventata la fondamentale festa nazionale della nuova Germania: e cioè per il doppio principio del lavoro e della comunità del popolo che la rivoluzione na- zionalsocialista ha posto a base | del suo nuovo Stato. ,, , , , |Il lavoratore e il soldato iChi non intenda il valore di questi due principi, o ne faccia astrazione, o non realizzi fino a che punto di concretezza l'etica hitleriana sia riuscita a farne1 Crea-' di spirito di sacrificio, di organizzazione, precisione, e di tota¬ pam» Hotto ™r-r,a riatto .„„ .»„ I carne della carne della sua crea- zione statale, costui manca dei due occhi necessari per seguire .e comprendere l'ascesa della < grande Germania e misurarne 1. progressi Tutto il miracolo di fusione di spirito e materia, ditfini e di mezzi, di volontà e di. strumenti, e infine di ardimento, | le adeguazione dell'azione col suo!successo che noi vediamo oggi in ; azione nella guerra e che sbalordisce il mondo, non è se non il risultato della concentrazione assoluta di quei due principi che stanno a base dello Stato nazionalsocialista. La celebrazione si fa quest'anno con stile di guerra; il che vuol dire, sì, senza cerimonie o discorsi (nulla, all'infuori di celebrazioni diremmo quasi intime in quel nucleo rappresentativo in piccolo dello Stato nazionalsocialista che è l'unità dell'azienda, e all'infuori di un manifesto del dott. Ley il quale rileva la portata delle conquiste sociali del nazionalsocialismo) ma in definitiva con una sottolineatura ancora più intensa efficace e profonda che soltanto il fatto della guerra appunto potrebbe offrire. La guerra infatti, identificando IIIIIIIIItlllllMIIIIIIIIIItlllllItlllItllllllllllItlllllllllllllll |lavoratore e soldato — cosi rileIvano i giornali nella folla di ar ticoli che dedicano alla festa naiZionale — costituisce la vera prova e fucina sociale dei popoli: )ed è per questo che essa segnerà domani immancabilmente là" vit toria delle nazioni della rivoluzione sociale, costituendo la condanna e il tramonto di quelle della reazione. Sul piano politico del conflitto, è ancora oggi la grande discussione divampante in America sul- | la questione del tonnellaggio ne cessarlo per le forniture all'In- |ghilterra e della sua protezione i^rav,ers° '? zo"e di ^erra Proclamate dalla Germania, in una parola la questione dei convogli americani, che tiene il centro del-'S1 attenzione pubblica tedesca. gC . 1 AttGggl 3 ITI eli IO antiPrOVOCatONO m' 00 r Oe I ■■'•"bb'uiiiuiiiu Mimuiufuuuiuitu " 00 r S Ma non bisogna credere che la d .opinione tedesca abbia dimesso o b < dimetta minimamente per questo g. qualche cosa del suo atteggia- s mento di tranquillità e di aslolu- itto signoreggiamento dei nervi, o . della sua decisione di non lasciar- d | si m alcun modo trarre sul ter- greno delle provocazioni, che ha ' sempre costituito la sua forza mo- !rale di fronte alla morale debo- ; lezza di tante sussultanti agita-; zioni avversarie: questo tranquil- lo e responsabile atteggiamento antiprovocatorio tedesco, figlio della coscienza della propria for- za e della consapevolezza del prò- prio diritto, si può dire anzi che non è stato se non accresciuto e|rinforzato dalla formulazione hitleriana, ed è quello che costituisce indubbiamente l'unico elemento di stabilità di una situazio- e e l n e l l a . o i ne resa ogni giorno più labile dallo sfrenamento crescente dell'irresponsabilità americana. Prove invece dell'inquietudine, figlia della cattiva coscienza e l a e dèlia confusa intuizione di non ben calcolati rischi a cui si va. incontro che possiede i circoli americani, ve ne sono a iosa; e una, sommamente rivelatrice è stata or ora l'immenso panico su d ù i a el o i a a r e o n 0 », o è i di d le ro, ce e in opoe o . aciato al Senato dalla comuni- cazione di fonte privata del sena- tore repubblicano Toby, che già ta d'ora le navi americane scor- tino segretamente convogli ingle- si in navigazione attraverso l'A- tlantico. Questa comunicazione per poco non ha fatto crollare le colonne dell'edificio, se il senatore Barklev non fosse accorso a so- stenerle, disperdendola sull'auto- rità di smentite fatte risalire al Ministro stesso della Marina Knox e all'ammiraglio in capo Stark. li fatto stesso che di queste smentite ci sia bisogno — si os- serva a Berlino — è più signi- ficante e importante della dubbia veridicità dei loro asserti. Il fat- to che al Senato americano si di- la se la flot- scuta nientemeno ta di guerra americana sia entra- ta in atto al servizio del nemico della Germania è di per sè stesso estremamente eloquente e dice tutto. Da settimane e settimane ormai si discute negli ambienti dirigenti d'America non già se si debba o non si debba adoperare la flotta a difesa dei convogli, ma unicamente sui particolari di ese- cuzione di questo piano, se cioè i convogli protetti debbano percor- rere la via più breve e diritta, ov- vero costeggiare quella del Labra- dor e della Groenlandia, oppure il quesito se le navi scorta deb- bano a metà Atlantico farsi dare il cambio da quelle britanniche, o infine addirittura se debbano con esse costituire un doppio cordone di protezione ininterrotto lungo tutto il percorso. E queste discus- sioni vengono psicologicamente inquadrate da informazioni di per- sonaggi dirigenti come quella ad esempio del sen. Glass alla stani- pa che ha raggiunto un culmine di classicità formulatona della questione quando ha detto: « se 1 nazi vogliono attaccare davvero briga con noi affondando le no- stre merci, allora noi dovremo sparare su loro per mandarli al- l'inferno; nella quale perspicua dichiarazione della capacita mo- rale e politica yankee si racco- manda la gemma di quelle no- stre merci , applicata menteme- no che agli.armamenti destinati a colpire le forze armate del grande Reich tedesco. Monito rinnovalo Risalendo questi aspetti e que- ste significative manifestazioni della discussione americana, il Voelkìscher Beobachter rinnova anche oggi con reiterata inequivo- cabilità e chiarezza il mònito fon- damentale in cui si riassume or- mai il tenore di tutte le trattazio- ni di stampa tedesca sulla questio- ne. L'autorevole organo nazional- socialista si domanda se i condot- tieri di una tale politica siano ve- ramente tanto stupidi da credere che la Germania si lasci intimldi- re dalle loro minacce, oppure se per caso siano soltanto abbastanza privi di coscienza per esporre il loro pcpolo ai rischi della loro spregiudicata condotta. Questo secondo piano sarebbe affar loro; nel primo caso però — cosi si esprime il giornale — gli americani sappiano bene che « dalla di- chiarazione di zona d'operazione a suo tempo rivolta dalla Germania alla navigazione internazionale, le navi americane non erano affatto escluse. Quella dichiarazione vale anche per esse; ed essa è stata poi rafforzata dalla diffida precisa del Fuhrer nel gennaio. suo discorso del 30 Giuseppe Piazza

Persone citate: Glass, Knox, Stark