Il Torino si mette al sicuro battendo facilmente l'Ambrosiana: 2-0

Il Torino si mette al sicuro battendo facilmente l'Ambrosiana: 2-0 Il Torino si mette al sicuro battendo facilmente l'Ambrosiana: 2-0 RETI: Piacentini (T.) su «rigore» al 30' del 1.0 I.; Mascheroni (T.) al 13' del 2.0 tempo, TORINO: Olivieri; Piacentini e BusFi ; Cadano. Salirà. Baldi; Maccheroni. Cannelli, Nichelini, l'etrnn. Capri. AMBROSIANA : Calmo; Girotti, Spiti; Lociitelli. Olmi, CampateKi; Coccia, Urinaria, cuaniicri, Zoppcllari,, Ferraris, AllBITKO: Zelooclll di Modena. Milano, 2S aprile. Per sfuggire alla minaccia di quella retrocessione che non si merita — la mela delle squadre che si trovano in pericolo meriterebbero aorte migliate — il Torino aveva necessità di portar via un punto dal campo dell'Ambrosiana, a denti stretti, a qualunque costo. Ne ha portati via due, invece, coni una facilità estrema, trovando perfin modo di perdonare all'avversario un paio di reti r/ià belle fatte. E' stata una vittoria piana, linda, in lutto normale, quella dei pianala, anche se la prima pietra d'Ila costruzione porta il nome di un t rigore ». L'Ambrosiana si è battuta da sé. I nei oazzurri si sono creata una specie di tradizione in fatto di partite insipide ed inconcludenti in casa propria. Ma la diiavvcntura di ieri, a così chiamarla, le supera latte. Crediamo che una prova cosi negativa, l'Ambrosiana non l'abbia mai fatta. Dieci nomini in condizioni di forvia pietose, ed uno. Caimo, che in una serie di parate di gran classe, trovava modo di inserire qualche more. E' stata così scadetite ìah prova d"~i neroazzurri. che il pubblico, non numeroso, presente, ad un dato punto si è ribellato ed ha preso ad infierire rabbiosamente contro la propiia squadra. Una fischiata lunga, sonora, plebiscitaria è stato il saluto degli spettatori milanesi alla squadra del proprio cuore, a gara finita. In questo ambiente, il Torino, che era partito con un programma limitato e con atteggiamento tattico piuttosto riservato, ha finito per fare quello che ha voluto. Non ha mai dato l'impressione dì poter perdere. Avrebbe potuto fincere per un maggior scarto di punti invece. La sua porta è stata in ]icricolo una volta sola, verso la fine del secondo tempo, quando già la vittoria era posta al sicuro, rd in quella occasione, detto per inciso, si è salvata per vero miracolo. Molto lavoro per Caimo, invece. La prima rete è venuta dopo che Caimo già aveva risposto con due ■magnifiche parate a due splendidi tiri di Petron e che Ganelli aveva mancato da pochi passi una bella occasione. Al 39» minuto, Capri, penetrando in area colpiva in pieno con una pallonata Locatela. Malgrado le proteste dell'interessato, l'arbitro concedeva il « rigore >. Sul medesimo, Piacentini segnava irresistibilmente. Al 13" minuto, delta ripresa^ Mieli eli''i allungava a Mascheroni che si era portato al centro in cerca di lavoro. La palla sfuggiva a Caimo in un urto col granata e con un difensore ambrosianista, di modo che Mascheroni poteva riprendere e sospingere da due passi nella rete sguarnita. Sul due a zero, il Torino prendeva a giuocare con franchezza e ditinvoltura: combinai'a, penetrava, dominava e riusciva spesso ad essere pericoloso, mentre l'avversario non ne azzeccava più una. Su un altro pallone sfuggito alla presa di Caimo. a seguito di tiro di Capri. Ganelli mancava un altro punto che pareva già tutto fatto. In qualche spunto di questo incontro, ì grattata hanno dato l'impressione di avere ritrovato il tono di metà stagione, quando tutto riusciva loro bene. Coinè erano meritati i successi di allora, cosi lo è stato l'attuale. L'int-era squadra era in vena, ma una menzione speciale meritano Galìea, calino, mobile e preciso, ed i due terzini. Piacentini e Bussi, franchi e sicuri che era un piacere a vederli. Giornata coperta, terreno in buone condizioni, pubblico non troppo numeroso, e pattila, in complesso, corretta. Vittorio Pozzo uev.emvdpmavSitmNPdnLrzPLtcdtt«ltlcpmlsetgaaSturmccdcbtdsipelnvnd Il Torino si mette al sicuro battendo facilmente l'Ambrosiana: 2-0 Il Torino si mette al sicuro battendo facilmente l'Ambrosiana: 2-0 RETI: Piacentini (T.) su «rigore» al 30' del 1.0 I.; Mascheroni (T.) al 13' del 2.0 tempo, TORINO: Olivieri; Piacentini e BusFi ; Cadano. Salirà. Baldi; Maccheroni. Cannelli, Nichelini, l'etrnn. Capri. AMBROSIANA : Calmo; Girotti, Spiti; Lociitelli. Olmi, CampateKi; Coccia, Urinaria, cuaniicri, Zoppcllari,, Ferraris, AllBITKO: Zelooclll di Modena. Milano, 2S aprile. Per sfuggire alla minaccia di quella retrocessione che non si merita — la mela delle squadre che si trovano in pericolo meriterebbero aorte migliate — il Torino aveva necessità di portar via un punto dal campo dell'Ambrosiana, a denti stretti, a qualunque costo. Ne ha portati via due, invece, coni una facilità estrema, trovando perfin modo di perdonare all'avversario un paio di reti r/ià belle fatte. E' stata una vittoria piana, linda, in lutto normale, quella dei pianala, anche se la prima pietra d'Ila costruzione porta il nome di un t rigore ». L'Ambrosiana si è battuta da sé. I nei oazzurri si sono creata una specie di tradizione in fatto di partite insipide ed inconcludenti in casa propria. Ma la diiavvcntura di ieri, a così chiamarla, le supera latte. Crediamo che una prova cosi negativa, l'Ambrosiana non l'abbia mai fatta. Dieci nomini in condizioni di forvia pietose, ed uno. Caimo, che in una serie di parate di gran classe, trovava modo di inserire qualche more. E' stata così scadetite ìah prova d"~i neroazzurri. che il pubblico, non numeroso, presente, ad un dato punto si è ribellato ed ha preso ad infierire rabbiosamente contro la propiia squadra. Una fischiata lunga, sonora, plebiscitaria è stato il saluto degli spettatori milanesi alla squadra del proprio cuore, a gara finita. In questo ambiente, il Torino, che era partito con un programma limitato e con atteggiamento tattico piuttosto riservato, ha finito per fare quello che ha voluto. Non ha mai dato l'impressione dì poter perdere. Avrebbe potuto fincere per un maggior scarto di punti invece. La sua porta è stata in ]icricolo una volta sola, verso la fine del secondo tempo, quando già la vittoria era posta al sicuro, rd in quella occasione, detto per inciso, si è salvata per vero miracolo. Molto lavoro per Caimo, invece. La prima rete è venuta dopo che Caimo già aveva risposto con due ■magnifiche parate a due splendidi tiri di Petron e che Ganelli aveva mancato da pochi passi una bella occasione. Al 39» minuto, Capri, penetrando in area colpiva in pieno con una pallonata Locatela. Malgrado le proteste dell'interessato, l'arbitro concedeva il « rigore >. Sul medesimo, Piacentini segnava irresistibilmente. Al 13" minuto, delta ripresa^ Mieli eli''i allungava a Mascheroni che si era portato al centro in cerca di lavoro. La palla sfuggiva a Caimo in un urto col granata e con un difensore ambrosianista, di modo che Mascheroni poteva riprendere e sospingere da due passi nella rete sguarnita. Sul due a zero, il Torino prendeva a giuocare con franchezza e ditinvoltura: combinai'a, penetrava, dominava e riusciva spesso ad essere pericoloso, mentre l'avversario non ne azzeccava più una. Su un altro pallone sfuggito alla presa di Caimo. a seguito di tiro di Capri. Ganelli mancava un altro punto che pareva già tutto fatto. In qualche spunto di questo incontro, ì grattata hanno dato l'impressione di avere ritrovato il tono di metà stagione, quando tutto riusciva loro bene. Coinè erano meritati i successi di allora, cosi lo è stato l'attuale. L'int-era squadra era in vena, ma una menzione speciale meritano Galìea, calino, mobile e preciso, ed i due terzini. Piacentini e Bussi, franchi e sicuri che era un piacere a vederli. Giornata coperta, terreno in buone condizioni, pubblico non troppo numeroso, e pattila, in complesso, corretta. Vittorio Pozzo uev.emvdpmavSitmNPdnLrzPLtcdtt«ltlcpmlsetgaaSturmccdcbtdsipelnvnd

Luoghi citati: Capri, Milano, Modena, Torino