La fulminea azione delle colonne italiane

La fulminea azione delle colonne italiane Le operazlonljn Jugoslazla La fulminea azione delle colonne italiane Spalato, 24 aprila. Dalle ultime notizie che si apprendono attraverso le relazioni dei Comandi circa le operazioni militari in Jugoslavia, risulta sempre più evidente la perfetta concezione, e la mirabile esecuzione del plano militare. Il Corpo d'Armata autotrasportablle che, partito dalle sue ultime basi il giorno 13, percorrendo 850 chilometri in poco più di quattro giorni raggiunse Mostar e Trebino con la colonna est, e Ragusa con la colonna ovest, ha notevolmente facilitato sia la manovra delle truppe tedesche operanti su Serajevo, sia la marcia del corpo corazzato proveniente dall'Albania. La fulminea avanzata ha impedito la formazione di un fronte nella Bosnia Erzegovina, proteggente alle spalle le unità combattenfi contro i tedeschi e contro la truppe di Albania. La celerità di movimento delle nostre truppe ha superato ogni limite previsto. Il giorno 13, superato il confine, Il Corpo d'Armata autotrasportabile lanciava una colonna ad ovest, lungo il litorale ed una colonna ad est lungo la strada Ludovica, che, per Dernice, arriva a Vubosco. La colonna è arrivata alla sera del 13 oltre Segna, superando le resistenze serbe e il pericoloso campo minato di Passo Segna affrontando, tra l'altro, un dislivello di mille metri. All'indomani la marcia continuava, incontrando, però a Gracac, una forte resistenza che veniva aggirata e definitivamente superata con l'investimento di Knln, che era nel contempo attaccata da sud anche dalle truppe di Zara.' A Knin i ponti erano interrotti e quindi la strada per Spalato era inutilizzata, per cui le unità autotrasportate si trovavano costrette a compiere una diversione. Il giorno 14, alle ore 18, Knln alzava bandiera bianca. La colonna Ovest, vinta la resistenza nemica al mattino del giorno 17, procedeva per Ragusa, dove si incontrava con i mezzi corazzati italiani provenienti dall'Albania. La fulminea avanzata italiana aveva creato una situazione difficile alle forze serbe opponentisi all'azione dei tedeschi provenienti da Seraievo verso il sud, compromettendo poi in modo Irreparabile l'offensiva nemica contro Scutari e facilitando nello stesso tempo la controffensiva delle Forze italiane d'Albania, marcianti verso Cettigne e Ragusa. ' Alle ore 24 dello stesso giorno, anche Sebenico era conquistata. Al mattino del 15 le nostre truppe entravano in Spalato. Nella zona di Metkovic, e precisamente a Lybuski e a Caplina, il nemico aveva organizzato una accanita resistenza e si batteva tenacemente. Ma nulla poteva fermare l'avanzata irresistibile delle truppe italiane. Mostar cadeva: alle oro 20,30 le truppe italiane vi entravano.

Persone citate: Trebino