MATSUOKA GIUNTO A TOKIO riafferma l'unità d'intenti del Tripartito di Leo Rea
MATSUOKA GIUNTO A TOKIO riafferma l'unità d'intenti del Tripartito MATSUOKA GIUNTO A TOKIO riafferma l'unità d'intenti del Tripartito Il patto nippo-sovietico non è per nulla in contrasto con quello tra il Giappone e l'Asse (Dal nostro inviato) Zona del Pacifico, 22 aprile. L'aeroplano col quale l'Eccellenza Mtttsuoka ha compiuto l'ultimo tratto — da Dairon alla capitale nipi>onira — del suo viaggio è arrivati) regolarmente all'aerodromo di Tachikawa, nei sobborghi di Tokyo. Ad attendere il Ministro degli Esteri di ritorno da un viaggio, che la stampa tokien.ie di stamane dice potersi veramente definire ■■■ costruttore di storia », si trovavano le maggiori personalità della capitale: il Primo Ministro Principe Konoe circondato da lutti i membri del Governo, i più alti gradi dell'Esercito e della Marina imperiali, l'Ambasciatore d'Italia barone Indolii, accompagnato oltreché dai funzionari della rappresentanza diplomatica dagli addetti militare navale ed aeronautico, erano tra le autorità raccol- CecuSfzcsppdfssstesi all'aerodromo per por nere '1 per porgere a istillati chetsintetizzano\nel più stretto collegamento fra'la azione nipponica e quella delle\alleate Italia e Germania, ottenu-\lo attraverso le conversazioni di\Berlino e di Roma e nel Patto dii[neutralità firmato nove atomi ad- 1 dietro a Mosca. Anche òggi, come [aveva fatto ne, messaggio prò-\nunciato a Mandali e radiotra-smesso da Usimi King, Matsuoka ha toccato la corda polemica di- [cendo che nessuno poteva parlare. benvenuto al ministro Matsuoka Le prime dichiarazioni fatte dal Ministro degli Esteri ai rappresànluntì della stampa sono state brevi: evidentemente egli, desiderava, prima di tutto, esaminare i più recenti appunti raccolti dal suo dicastero sulle reazioni prodotte dal suo viaggio. Comunque egli ha subito dichiarato ai giornalisti la propria soddisfazione per i risultati del viaggio i colleghi giapponesi di preoccupazioni italiane o tede- n sche per la conciusoine del Fattoinivvo-sovietico e che la falsità di mppo solletico e e.ne tu jaisua ai msinuazioni del genere non può iessere provata in modo migliore\che dalle sincere, dimostrazioni dì compiacimento date da Roma e dal sertino. |MatsuÒka Ha parlato molto bre-veniente, in tutto circa cinque minuti: egli ha affermato che i tre eventi diplomatiti degli ultimi sei mesi (il ministro si riferiva al Patto tripartito, al riconoscimento del regime di Nanchino, e al Patto di neutralità con la Russia) dovrebbero convincere gli Stati Uniti che l'attività e la espansione nipponiche sono pacifiche. A questo punto un giornalista gli ha chiesto se ritenesse possibile un patto di non aggressione con gli Stati Uniti, al che MatsuoI ka ha risposto con una negativa: .< Questo non lo so », ed ha subito continuato: «Ho avuto una serie di conversazioni estremamente utili coi ""<"' "Il IIIIIIMMIIIIIIIIIII1II Illl | Capi dell'Italia e della Germania ed ho avuto occasione inoltre di conoscere personalmente eminenti uomini politici sovietici, compreso Stalin col quale ho avuta ducfranche ed amichevoli conversa zioni ». Riferendosi alla rapidità- di decisione dimostrata da Stalin, Mutsuoka ha aggiunto: '« Anche noi dobbiamo essere rapidi nelle decisioni da prendere per far fronte agli storici eventi di questi giorni: non dobbiamo confondere ponderazione con procrastinazione ». Detto questo, Mutsuoka ha lasciato i giornalisti e l'aerodromo per recarsi subito al Papalazzo imperiale onde riferire al Sovrano sulla sua missione. Intanto si assiste ad una abbastanza interessante fase di fittivi tà americana sviluppatasi in se- ^ rf. Matstwklu sitrutta di questo: gli Stati Uniti de-xidererebbero che Matsuoka facesse un viaggetto a Washington da utilizzare come controaltare al viaggio testé concluso. Voci del genere, messe in giro ad arte, circolavano da qualche giorno in tutti i centri del Pacifico: finora erano state voci e anonime, oggi hanno però una consistenza tale che è, tpossibile indicarne la fonte: alcuni \!li°rnatisti americani non si sono 'accontentati più di parlare di tale \" possibilità " nelle salette dello \Hotel Imperiai a Tokyo o del Cu\thay a Sciangai, ma ne hanno teilsarafato ai loro giornali o agen- per coprire il desiderio omeri- cane essi dicono che il viaggio del\Ministro degli esteri a Washing-"ton e desiderato... dai giapponesi, da alcuni gruppi giapponesi che i [aiornàltstt citati non identificano e. la semplice ragione „ ., f',e '"" esistono o che, se esistono, sonoispanUi in numero e ««"to '»"'"' Per influenza che una preci- / farebbe sorridere chi roJ inazione jareooe somaeie cui co \npsce • orientamento e le forze po- Jitic/ie di Tokyo. l Abbiamo detto che la cosa è |" abbastanza" interessante: con-tale limitazione intendevamo direche essa interessa soltanto inquanto essa dà, da fonte cosi wi-ria, una dimostrazione del peso chel l e e : o i il viaggio di Matsuoka ha avuto, ha ed avrà nell'andamento delle cose del Pacifico. Quanto alla consistenza delle voci abbiamo voluto, per puro scrupolo di coscienza, sentire l'opinione dei giapponesi circa la predetta " possibilità ": ambienti nipponici informatissimi anche se non ufficiali, ci hanno detto che " tale possibilità è certamente impossibile: a parte altre considerazioni, è da escludere per il momento che Matsuoka possa trovare tempo per un viaggio così lungo: basta pensare a tutti i problemi, a tutto il lavoro ordinario e straordinario che egli ha di fronte a sè ". Da segnalare che un giornale di Sciangai, il Sin Shun Pao, or- \gano che rappresenta le vedute nipponiche, polemizza con un al tro quotidiano il quale aveva scritto che la guerra fra Giappone e Stati Uniti appare inevitabile: il giornale citato dice che previsioni di questo genere vanno considerate come espressioni propagandistiche inglesi: infatti il Giappone ha più volte detto chiaro che la guerra con gli Stati Uniti è perfettamente evitabile a condizione <meiquest'ultimi non si oppongano alla pacificca espansione nipponica e non intervengano nel conflitto europeo. Da riferire inoltre che il comando delle forze nipponiche nella Cina meridionale annuncia che le truppe dell'Imperatore hanno occu- Vorto diFoochow nellapro. \vindadel Fi.fc.en: formazioni ae- -1ronautiche nipponiche hanno mola l l tre colpito il ponte di Kungkuo, uno dei più importanti gangli della strada di Birmania: la operazione è stata compiuta in sei successive ondate ed il bombardamento iva prodotto danni notevolissimi. Leo Rea
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