Lustri di angherie serbe contro i sudditi albanesi di Italo Zingarelli

Lustri di angherie serbe contro i sudditi albanesi Lustri di angherie serbe contro i sudditi albanesi l (dal nostro inviato) Sofia, 22 aprile. Mentre si decidono le sorti delle nazionalità che già furono soggette al regime di Belgrado, non vogliamo pèrdere d'occhio gli albanesi, i cui fratelli si sono battuti contro i greci a fianco delle nostre truppe così acquistandosi i privilegi che nell'avviata riorganizzazione europea spettano a quanti hanno saputo rischiare e pagare col sangue. I serbi perseguitarono gli albanesi inclusi nei confini della Jugoslavia, tantoché sopra una massa di oltre un milione, più di 100 mila si videro costretti ad emigrare e recarsi in Albania, o partirsene per la Turchia od altri paesi confinanti. Quelli rimasti sul territorio jugoslavo — la maggior parte di religione mussulmana — vivevano proprio nelle regioni delle frontiere albanesi toccando a nord Potgoritza, Berana e Novibazar, a nord-ovest gli affluenti della Morava e ad ovest il corso del Vardar. Messo nell'impossibilità di reagire, questo popolo ha dovuto subire le violenze impiegate per snazionalizzarlo e chi vi si oppose e chi si rifiutò di lasciare il paese fu o bandito o internato. Siccome certuni misero piede nella terra albanese in qualità di « liberatori * dal 1912 si immagini ognuno gli aspetti di tale opera. Le cronache sono ricche di massacri e di assassinii, di reati e di condanne pronunciate con giudizi sommari nonché di angherie, quale ad esempio il divieto per la popolazione albanese di coprirsi col berretto nazionale anziché col serbo. Una delle più dure forme di snazionalizzazione è stata l'espropriazione delle terre appartenenti sia a privati che a collettività albanesi, espropriazioni eseguite o mediante confisca in base a imputazioni politiche oppure « legalmente * mediante la riforma agrafia. Manco a dirlo, in Jugoslavia gli albanesi non hanno mai potuto coprire cariche pubbliche e sono stati esclusi dalle funzioni municipali nelle stesse località nelle quali costituivano una maggioranza. Riassumendo, si può affermare che nel campo della giustizia come in quello fiscale e culturale i serbi hanno perpetrato nei confronti degli albanesi soprusi che inchieste internazionali e proteste di ogni genere non ebbero mai la forza di eliminare; soltanto nella regione di Kòssovo (gli oriundi di questa regione residenti in Bulgaria ieri hanno voluto intervenire alla festa per il Natale di Roma celebrata alla Legazione d'Italia) dopo non più di nove anni di regime serbo si registravano 12 mila e 371 esecuzioni capitali, 22 mila e 110 arresti, 6050 case distrutte, 10 mila e 525 famiglie spogliate di ogni loro avere. Italo Zingarelli

Luoghi citati: Albania, Belgrado, Bulgaria, Italia, Jugoslavia, Roma, Sofia, Turchia