La festa del Lavoro nella luminosa primavera di Vittoria Il vice Segretario del Partito ai riti celebrativi

La festa del Lavoro nella luminosa primavera di Vittoria Il vice Segretario del Partito ai riti celebrativi La festa del Lavoro nella luminosa primavera di Vittoria Il vice Segretario del Partito ai riti celebrativi 70 mila lavoratori della Fiat in undici grandiose adunate - Le cerimonie a Casa Littoria e nei Gruppi rionali - Alla "3 Gennaio,, - Trai feriti di guerra - Al "Maramotti,, e al Dopolavoro "Lancia,, - Le conversazioni degli incaricati del Partito Imponenti lolle operaie acclamano fervidamente al Duce 77 21 Aprile è stato celebrato ieri nella nostra città con riti austeri intesi ad onorare il lavoro. Quest'anno la festa e stata dichiarata giorno lavorativo; così, in questo tempo di guerra, la gran massa del popolo delle officine e dei campi ha esaltato la storica data della fondazione di Roma compiendo sui luoghi della quotidiana fatica il migliore, più degno e più significativo atto testimoniante la ferma- volontà di tutti gli Italiani di raggiungere la vittoria a cui il Duce ci guida. Con la più viva gioia le Camicie Nere torinesi hanno salutato il vice Segretario del Partito cons. naz. Alfonso Gaetanì, che è giunto nella nostra città per partecipare alle manifestaizioni. Giunto alle ore 7,50 da Roma, il Gerarca, col quale era anche il vice-Comandante generale della GIL Sandro Bonamici, è stato ricevuto alla stazione dal Prefetto, dal Federale, dal Podestà, dal Questore e da altre personalità. A Casa Littoria Alle ore 10 a Casa Littoria, nello stesso momento in cui simile cerimonia si svolgeva in tutti i Gruppi Rionali della città, ha avuto luogo la consegna dei libretti di Pensione, invalidità e vecchiaia a recento rappresentanti dei tremila beneficati della- provincia di Torino, dei diplomi ai grandi invalidi del lavoro, delle stelle al merito del lavoro ed al merito rurale e dei premi demografici istituiti daj Popolo delle Alpi per le famiglie numerose. La cerimonia, che ha avuto luogo nella palestra di Casa Littoria, ha richiamato tutti i premiati del Gruppo Mario Gioda, Nella vasta sala tutta decorata di bandiere ed ornata su una parete da due grandi tricolori armoniosamente disposti che formavano corona ad un ritratto del Duce, sono convenuti il Prefetto, il Federale, il Podestà, gli alti Comandanti militari, il Questore, il rappresentante del Preside della Provincia, il Rettore Magnifico, i dirigenti dei datori di lavoro e dei lavoratori di tutte le categorie e molte altre personalità. Con la Fiduciaria provinciale erano presenti le dirigenti fasciste dei Fasci Femminili; attorno ai vice-Federali erano i componenti i due Direttori della Federazione e molti altri gerarchi. Erano pure presenti il console generale di Germania dottor von Langen ed il capo del Partito nazionalsocialista in Piemonte Otto Piatte. Ordinato il saluto al Duce a cui ha risposto l'alto grido della- folla adunata nella palestra Littoria, subito ha parlato il vicesegretario del Partito, Alfonso Gaetani, che ha voluto esprimere la suo gioia di essere stato designato dall'Ecc. Serena a rappresentarlo nella nostra città che ha cosi nobili tradizioni di patriottismo e di lavoro. Mai come in questo momento il lavoro è all'ordine del giorno della Nazione e Torino è fiera di essere di esempio per tenacia e buona volontà delle masse operaie e per il fulgido eroismo di cui ha dato e dà piova. Il cons. naz. Gaetani ha esaltato le tradizioni di fede ardente ed operosa della gente piemontese ed ha concluso riaffermando la sicurezza nella vittoria che coronerà le nostre armi gloriose e premierà ì sacrifici di tutto il popolo lavoratore. Un'alta ovazione al Duce si è levata dal la folla al termine delle parole del vice-Segretario del Partito. Quindi l'Ecc. Maso Bisi ha illu strato, prima della consegna dei vari premi, l'alto significato della manifestazione ed il valore etico della volontà del Duce di procedere sempre più. sulla via della giustizia sociale messa in atto con il raccorciamento delle distanze. I premi sono quindi slati consegnati dal vice-Segrctario del Partito ai beneficati che li hanno ricevuti con vive espressioni di gratitudine per il Duce. Negli Stabilimenti Fiat La Festa del lavoro è stata fervidamente celebrata da tutti i lavoratori torinesi ed è assurta al suo più alto significato negli stabilimenti Fiat, sia per la presenza del vicc-Segretario del Partito cons. naz. Alfonso Gaetani, che ha parlato a Mirafiori, sia per la massa colossale dei dipendenti della grande Azienda. Quando la Fiat concentra in una sola adunata i suoi lavoratori, è una moltitudine compatta di quasi 70 mila uomini; oggi le necessità del lavoro — alle quali la celebrazione del Natale di Roma è stata subordinata — non hanno consentito l'immenso raduno unico, ma in ben undici stabilimenti Fiat si sono svolte altrettante manifestazicmi, imponenti per le migliaia e migliaia dei presenti e per l'ardore dell'entusiasmo. In alcuni stabilimenti l'adunala è stata fatta all'aperto, in altri nel cuore dell'una o dell'altra officina; ma dappertutto caratteristica della celebrazione è stata l'aderenza immediata al lavoro, tra gli strumenti del lavoro, tra i lavoratori in tuta. Ogni ambiente di adunata era- stato sobriamente addobbato col tricolore, con la fiamma fascista, con i gagliardetti Fiat, e grandi scritte che ripetevano il comandamento dell'ora: «Parola d'ordine: Lavoro e Armi'», « Vincere] ». In grossi caratteri era stato riprodotto il telegramma del Duce per l'onomastico di Hitler, il telegramma « del clima c della certezza della vittoria ». A Mirafiori la manifestazione, che ha idealmente riassunto tutte le altre, si è svolta nel salone del refettorio che, attrezzato con sistema moderno e razionale, ha una- larghezza di 750 metri per una- larghezza di 20, vale a dire che la sua capienza di 10 mila posti a sedere, poggia su un'area di l'i mila metri quadrati: ciò che può servire a dare un'idea delle realizzazioni effettuate nel vastissimo recinto. Alle 11.1)5 da tutti i reparti di lavorazione sono affluiti verso la sterminala sala operai e impiegati, ai quali si sono unite le formazioni giovanili dei dipendenti, e per quanto la Fiat. Mirafiori sia tuttora in allestimento, la massa affollatasi al centro attorno alla tribuna è apparsa in tutta la sua imponenza. Frattanto giungeva il cons. naz. Gaetani, che era accompagnato (lall'Ecc. il Prefetto De Suni, dal Federale Ferretti, dai vice-Federali Canonica e Maroni e dal segretario reggente del Guf ing. Caria. A ricevere il vice-Sepretario del Partito sì trovava il sen. ing. Giovanni Agnelli, presidente della Fiat, col prof. Vittorio Val letta, amministratore delegato e direttore generale, l'ìng. Bruschi, direttore centrale, il cómm. Genero, direttore degli stabilimenti di Mirafiori e del Lingotto ed altri dirigenti. Parla il Gerarca Al suo apparire nel salone, il Gerarca e stato uccolto da una impetuosa dimostrazione al Duce, che si è ripetuta quando il Federale ha lanciato per Lui l'« Eia » augurale e Alfoìiso Gaetani ha ordinato il saluto rituale. Subito dopo il Gerarca, imprendendo a parlare, si è ' detto lieto di vivere un'ora così fiera di significato storico tra i lavoratori dell'Azienda che per la sua grandiosità e la sua caratteristica è vanto d'Italia e di viverla nella terra piemontese cara sempre, a tutti gli italiani, ma in particolar mòdo oggi perchè di qui sono partiti gli alpini che si smio coperti di gloria sul fronte greco, e qui sì forgiano le armi per la- nostra sempre più sicura e immancabile vittoria. Salutato nel sen. Agnelli il pioniere che ha creato uno strumento industriale così potente e così utile alla Patria in armi, l'otarore ha soggiunto che col lavoro compiuto nella gioì nata che ne e la celebrazione, le maestranze si sollevano sullo stesso piano morale dei combattenti. Egli ha quindi detto degli scopi della guerra, che è proletaria in quanto tende alla liberazione del popolo che lavora dalla soggezione economica straniera ed lìa concluso affermando che contro il nemico odiato perchè ci contende il diritto alla vita, bisogna stringersi tutti attorno al Duce che personifica l'indomita volontà di vincere e nel cui nome sappiamo che vinceremo. Una nuova altissima acclamazione.ha coronato il forte ed eloquente discorso, che era stato interrotto da scroscianti applausi nei punti di maggior rilievo. La manifestazione si è chiusa al canto di «Giovinezza», intonato in formidabile coro da tutta la massa All'Aeronautica d'Italia la manifestazione si è svolta all'aperto. Ha parlato il cons. naz. Sandro Bonamici, vice comandante generale della Gii, che è stato ricevuto dal direttore generale ing. Nardi. Alla Grandi Motori e al Lingotto le maestranze hanno ascoltato l'infiammata parola di Andrea Gastaldi. Il sen. Agnelli, che era presente, ha dato il saluto al Duce, tra le altissime acclamazioni dell'imponente adunata. Alle Acciaierie e alla Spa, ricevuto rispettivamente dall'ing. Reyncri e dall'ing. Bono, ha pronunciato un eloquente e appassionato discorso l'avv. Giorgio Bardanzellu. Hanno poi parlato: alla Sezione Materiale Ferroviario il prof. Gribaudi, ricevuto dal direttore ing. Rubic; alle Ferriere e alla Sezione Ricambi l'avv. Motta presente nelle prime l'ìng. Carnuti, Direttore centrale delia Fiat, e nella seconda il direttore rag. Sambuelli; alla Metalli, il camerata Mocchegiani, fiduciario dello « Scaraglìo », che con parola ardente di fede ha compendiato ed esaltato il sentimento di tutti, ricevuto dal direttore comm. Rey; alla « Villar Perosa », in Torino c a Villar, l'avv. Orazio Quaglia, che ha trascinato la massa con la JConsuelo, eloquenza, presente il direttore centrale della R.I.V. ing. Bertolone. In tutte queste adunate, gii oratori hanno trovato l'immediata ardeyite adesione dell'animo dei lavoratori nella esaltazione del valore dei Combattenti,.nella rialformazione dell'incrollabile fede nel Duce e della certezza nella vittoria. Con eguale ardore ha parlato ai dipendenti della Cassa di Risparmio, presente il presidente sen. Tournon e tutti i dirigenti col direttore generale gr. uff. Portigliatti Barbos, il cons. naz. Aldo Lusignoli; e alla massa imponendella Vcnchi-Unica il comm. Alberto Ghislanzoni, che al pari ìdei camerati Lusignoli e Sonami-\ci A venuto da Roma \ Precedentcmente il Prefetto ediil Federale, pure nella mattinata,\■u 11 iiiiiiiim 11 mi imi tini il i il i iiiiiim 11111 imi un si sono recati, alla sede della Cinzano ove il cons. naz. Gervasio ha celebrato la storica data. Nell'oc- !e orme paterne con indefessa at casione il Prefetto con elevate pa-jrole ha consognato al camerata Marone le insegne di Cavaliere del Lavoro che gli sono state offerte dall'affezionata maestranza affermando che egli continua così sul- tività. Anche il Federale ha parlato all'adunata esaltando il significato della gloriosa ricorrenza. In tutti i Gruppi Rionali e nelle più- grandi industrie della città e della provincoiu il 21 optile è stato celebralo con imponenti adunate a cui hanno partecipato i lavoratori esaltanti il Duce. La città, come ogni centro della provincia, 6 stata imbandierata per tutta, la giornata. Vaccaneo. La bella grande colonia è stata minutamente visitata dagli alti gerarchi che hanno intine assistito all'ammaina bandiera. e ad esercizi ginnico-militari. i 11 il 11 unii mi it min 111111 iiniiiui rt 1111 miiimiiiii Nel pomerìggio il vice-Segreta- rio Gaetani, accompagnato dai vice-Comandante della G.I.L. Bo-\ namici, ha visitato la colonia S| Gennaio, ove con i dirigenti si trovava ad attenderlo il Provveditore agli Studi ed il colonnello