Coppi vince per distacco nel finale

Coppi vince per distacco nel finale Il Giro ciclistico del Veneto Coppi vince per distacco nel finale (Dal nostro inviato) Padova, 21 aprile. La prima considerazione, che uesta corsa suggerisce, potrebbe ssere: «Niente da fare con la quadra rosso-verde! r>. Questo si può dire per lo meno n rapporto ai percorsi rielle gare inora disputate e specialmente elle due ultime che. contraria- mente alle direttive federali, ral-iano il vecchio stampo. Anche] infatti, le difficoltà, altimetri-] eri, infatti, le ritfUcaltà, altimetri-1 he erano a tutto favore, della', quadra che ha gli arrampicatori i maggior rango e anche se il rollo delVultimo superstite velare avvenuto sulla rampa di un sorapassaggio — rlie di salita non meriterebbe nemmeno il nome — sso è stato preparato dall'attacco fondo di Coppi sulla durissima, er pendenza e fondo stradale, sa- tn * Casteln,Wfo, a 35 chìlome-,ri dati arrivo. Il • j. | 1 II tentatlVO Ul Valetti sCome nò sia avvenuto ve lo dirò soi: prima vi racconterà quello he preredette l'affannoso e rfeci-l ivo finale. Me In sbrigherò pre-\ to per quanto riguarda i cento e quarantacinque chilometri di]iano inframmezzati ai tratti montagnosi. Niente, proprio nien-\e ria dire sui primi, all'infnori cheissi furono compiuti, nella matti- ata fresca e senza vento e sulle trade ottime, rial gruppo quasi empre compatto, alla, rispettabile,', ma non impressionante, media di ,5 e mezzo. A Yptesta zona griguile successe di colpo una movi- mentatissima all'inizio dell'ascesal[ell'altipiano di Asiago, dopo Bos ano. Questo improvviso mutamento fu dovuto a Destefanis: uesta... mosca della montanna rese il volo quasi subito sulla trada ripida e sassosa: Volpi si ettò nella sua scia, si portò quasi contatto, poi mollò. Allora balò fuori Valetti. portandosi dietro1, Mollo e Perievilla e raccoglierlo nfine Volpi. Nel frattempo Desteanis si era preso i suoi trecento metri buoni di vantaggio he si ccìnse a difendere ad ogni costo. l terzo anello della caténa, costiuita ria Coppi. Ballali, Ciucili. Connvesi, Tnridei, Ricci e Cottur. imaneva a l.W metri dal secondo .9« altri erano sparsi e già... arugginiti. Di questi nuclei il più impetuoso ra quello capeggiato da Valetti, eciso e prodigo'all'estremo, che,1 |(). n,.rnijn perduto Pedevilla per;oie rii cnmhin, andava progressi- - - r — - - ' "J! omente avvicinandosi a Deste/a-, isi per raggiungerlo infine riapo'i falso piano rii Fontanelle; men-\re quello romandato dalla ma-\f^m^Jé&iS^m in un entativo che data la scarsa colaborazione. datagli dagli altri due ìia rosa e dalla tricolore, privatoIi Canavesi e di Taddei, perdeva] erreno rd era integrato ria Leoni.I Milani Fiorenza. Corrieri, Iniroz-' i. Magni Secondo < Ciippa. Era. unque, in atto un poderoso attacAO dei bianco-neri che prnmcttcva\li eccellente sviluppo, data l'ini- rerà ben poche probabilità di pressione di potenza e di decisione' fferta dalla instancabile azione] di Valetti. volenterasamente coadiuvato rie Mollo. Ma la sfortuna] troncò l'audace gesto dei due. np-i piedando Mollo e lasciando cos)\ on abbassò bandiera: scattò, ti- , h,..«.«»i. per, fu insc/fa sin IJfò chilometri che an- ara rimanevano. Eppure Valetti lera: scatti o, st dibatte furiosamente fuggire all'incalzare degli altri. La maggior quata (1095} e e a o e e - gni II e Grippa: a 2'r,n" Vicini. Bevilacqua. Favnlli e Dehcnedetti Siili altipiano forò prima Pedevilla. poi Volpi, e rosi la pattuglia -irii testa si ridusse a. Valetti e Dee] stefanis. -] toccata n Turcio ria Vatetti. Vnlpiine Destefa.nis, t'SO" prima che dai cBattali,. Coppi, Leoni. Mollo. Fieri.I fCotlur. Canavesi — rhe si era ri-iropreso —. Cinelli e Magni Fioren-iDso: seguivano n t'SO" Corrieri ellaPedonino; a t'Iiti" Introzzi. Ma-'po-1 llina', Il rjrniioiiineirripntn 0 i 11 " "'-uiigiuiigiuiciiiu , „l Sj scese ad Asiago e poi si ri- pee xn]; „' Covra ri; e ni questo tratto] Destefanis cadde, ma potè ripor erCsiluriran — o , vesoC-,Pyn rimasto Mollo, e senza' 'pompa fl pirrl Frn slatp „tf„rlìntn rin ìlf. 1 ce avaria a una ruoto. Poi in rii- scesa le gomme tradirono Cottiti e Corrieri e ni termine, a Thiene. ò si constatò rhe. il vantaggio di Vao letti-Destefanis si era ridotto a -l l'W sul gruppo Bartnli-Coppt -\ L'inevitabile, cioè il soffocamene e lo del tentativo di Valetti e Dei]stefanis avvenne a otto chilometri tarsi su Valetti e i due iniziarono In lunga discesa con t'SO" su Boriali. Coppi, Leoni. Cinelli, Cattar, Canavesi. Corrieri. Crippa e Ma- nani Fiorenzo. Di nuovo appiedato ascainl' lostpupoi! tri da Vicenza; poi. dato il subitaneal rn-\rotare di andatura, sopraggiunse aeianche il gruppo rii Mollo'. 'Erano-C- cosi Iti nomini in testa (ririotti1 spe poi a 7s per l'nppierinmenta di\afi Chiappinil e la corsa, si poteva di,', re, ricominciava da capo. Ricontitii ciò infatti ai pte.H della salita di ilCasteltntovo, dove Boriali era in - lieve ritardo per colpa del cambia, ale dove Volpi parti subito a fondo ■ldtrovando in Coppi e Cinelli la più pronta reazione. Coppi .anzi. SI sostituì al componilo nell'attacco, ma Cinelli si. legò alla sua ruoto. Il momento poteva essere riecisi- l'azione era violenta, convulsa,\teDietro a. riue. che rg<7 disgregatrice, [tenevano il romando premeva Voldopo essere stntn raggiun-\ : a a i i o1, pi che o o i . . . o o riprendere , intanto cercavano di resistere Ru,1 ci, Valetti, Crippn. Debenedetti, r;Faralli e Leoni e- più indietro an-, - rarn. veniva su lori'' Bartah. che W' i rLnmnnan Magni F. e poi averlo di nuovo perduto, riuscì n riportarsi in testa, mentre a Magni si rinvaa noia va no Mollo ? Destefanis e tutti P tre. poro alla rotta, risalirono anrh'essi all'avanguardia. La strada era orribile, la salita in airum tratti ripidissima. rrrfrf. aerrapnrgA un duro colpo di Voliti . . fero Mollo. Destefanis e Mnoni.'nMa i primi due poterono ri, nuovo rbattistrada. Dietro -, aveva lasciato Ticini o'iNan ostante tutte le i -\rate. Coppi non riuscì -\dal pericoloso Cinelli e Corrieri, olente ti' liberarsi dagli altri cè an e s.itooItre. 'Sono eerto che i, questo nitnfol*a] Ciucili tirò un respiro di sollievo el'".I cominciò a vertere più chiara la -' prnhuhihtn di una vittoria 111 vo. lata. E rosi, vi confesso, pensai' aAanch'io, che se il bianco-celeste''a\avrvu tenuto testa al temuto or- rampicatore m salita, aveva maggior ragione di non temerlo più né in discesa, né in piano, né in velocità. Invece non fu cosi. Nella discesa, che in eerti punti sembrava un letto di torrente, forarono Magni F. e Vicini, cadde Corrieri e Bartah fu arrestato nella sua ripresa da un altro incidente di cambio In testa la malasorte coli pi Mollo, mandandolo a gambe le- e' e] a] -i )\ Vsinsm1 vkpS- tini è furono Volpi e Destefanis. vr, cosicele egli rimase solo alle pre- 1.se con Cinelli. Cercò di liberai sene u con altri attacchi in pianura, ma - tate: sulla breve, rampa di Teolo i Coppi scattò di nuovo e le. sue vit- . 'a p1 innn ci riuscì. Allora avrei giurato i che la. partita si sarebbe' decisa I fra i due in votata. Invece essi fuirono di nuovo raggiunti da Mollo, DestefanlS e Volpi. Mn miche rosi, la, littorio di Cinelli sembrava, non potesse essere minacciata. Altro lini^o >io» nii'/ di trecento metri 0 r"'rn tre chilometri rin Padova: „n ristacela a cui nessuno aveva pensntn e, comunque, non avrebbe ""portanza alcuna. E qui, in errore.' La formazione del r/»oiCoppi-Cinelli doveva essere deci-'siva: e mentre non. lo era stntn /oilunga salita rii Asiago e quella dv-irissima rii Castellinolo, lo fu. la [rampett.a di un saprapassar/r/jobveee. si dense fa eorsa Coppi e Volpi non volevano assolutamente rassegnarsi a portare Cinelli alla vittoria; volevano ad nnì" costo disfarsene Quando f»| all'inizio del soprapassaggio, Volpi;scattò furiosamente; Coppi, che aveva alla ruota l'ombra di Cinelli, inorino e. allora si lanciarono all' inseguimento Destefanis e Mollo, rhe raggiunsero Volpi: in questo momento Coppi, valendosi del punto di nppogmo, parti come unn freccio: vinelli rispose n tempo e tutti e due pnssnrono ovanti igli altri e già erano a meno di trenta metri rial termine della rn>"Pa e. si stava per dire fallita anche questo estremo tentativo di Coppi, quando si vide anelli rhe. spremuta l'ultima goccia di enerafa< s' rialzò sul manubrio boc- ■lieqaionte d'acqua. come un pesce fuor Elogio del vincitore ter*° 9™Ppa- fece la volata un 0'- rn lìr'm" " Pn< /'"•■ rnda al'gruppo stesso, Finale ed epiìnrtn, mw» ypflet* <7 sorpreso, mn regolo rissimi W",,er' ritorto e sien Cosi fu derisa questa corsa L'ordine d< arrivo vi. dirà il terreno che Coppi guadagnò in pochi minuti, lo volata rhe valse, a Cinelli il secondo posto, mentre io naoinnnerò che Sortali amnto col appiglio del terreno rhe forse a^|" e de- emozionanti: a tarare nell'atleta rhe aveva saputo, con, la rollahn-razione del rompaann. mettere riprofitto l'attarro sfianratore $e non risolutivo su Castelnunro e If riserve gra urie permessegli dalla Si/olclasse nello sfruttare t/>t:n"r' """'"di [ni perspicace r"ìn crebbe sfugoita Su Bartali non si può esprimere]chetino impressione, ria to che egli è stato tolto rii mezzo ria incidenti al momento cruciale: rhe eoli nep. mi è parso l'uomo nutofretro e potente In conclusione, anche se la cor- sa non t> stata, conte si preved-evoA.iella primavera scorsa. Di Valetti ho in gran parte detto: egli fS iti netta continua ripre- *"'" '' Ciro d'Italia lo avrebbe vil'"0- completamente n posto avvincente , ne nelle lasi prava'"'e dalle salite e nn ancora una Volta dimostrata che quando qne- sic metlono paura la lotta manca in piano, si può a (formare che rpic- slo Giro rirl Veneto non ci ha da/omeno rii quanto da lui ci attende-1 vaino: anzi. Giuseppe Ambrosini 7.34'. media ORDINE D'ARRIVO: 1 COPPI, km. 335. km 33 170. 2 Cinelli, a 11*. 3 Mollo. 1 voi. pi; 5. Des'etanis. 6 Ricci; 7 Leoni S. Dehenedetti. 9. Cnppj. io l'ica- vf?l,J 1 25_ 11 Introzzi 12 T*d1«t 13-Ma« 'a 6'" pini. 1 ini. 19. Lindi Zìi li COI 1 Ivi 1, !" Bailo. 1? Chiap21. Vt- Coppi vince per distacco nel finale Il Giro ciclistico del Veneto Coppi vince per distacco nel finale (Dal nostro inviato) Padova, 21 aprile. La prima considerazione, che uesta corsa suggerisce, potrebbe ssere: «Niente da fare con la quadra rosso-verde! r>. Questo si può dire per lo meno n rapporto ai percorsi rielle gare inora disputate e specialmente elle due ultime che. contraria- mente alle direttive federali, ral-iano il vecchio stampo. Anche] infatti, le difficoltà, altimetri-] eri, infatti, le ritfUcaltà, altimetri-1 he erano a tutto favore, della', quadra che ha gli arrampicatori i maggior rango e anche se il rollo delVultimo superstite velare avvenuto sulla rampa di un sorapassaggio — rlie di salita non meriterebbe nemmeno il nome — sso è stato preparato dall'attacco fondo di Coppi sulla durissima, er pendenza e fondo stradale, sa- tn * Casteln,Wfo, a 35 chìlome-,ri dati arrivo. Il • j. | 1 II tentatlVO Ul Valetti sCome nò sia avvenuto ve lo dirò soi: prima vi racconterà quello he preredette l'affannoso e rfeci-l ivo finale. Me In sbrigherò pre-\ to per quanto riguarda i cento e quarantacinque chilometri di]iano inframmezzati ai tratti montagnosi. Niente, proprio nien-\e ria dire sui primi, all'infnori cheissi furono compiuti, nella matti- ata fresca e senza vento e sulle trade ottime, rial gruppo quasi empre compatto, alla, rispettabile,', ma non impressionante, media di ,5 e mezzo. A Yptesta zona griguile successe di colpo una movi- mentatissima all'inizio dell'ascesal[ell'altipiano di Asiago, dopo Bos ano. Questo improvviso mutamento fu dovuto a Destefanis: uesta... mosca della montanna rese il volo quasi subito sulla trada ripida e sassosa: Volpi si ettò nella sua scia, si portò quasi contatto, poi mollò. Allora balò fuori Valetti. portandosi dietro1, Mollo e Perievilla e raccoglierlo nfine Volpi. Nel frattempo Desteanis si era preso i suoi trecento metri buoni di vantaggio he si ccìnse a difendere ad ogni costo. l terzo anello della caténa, costiuita ria Coppi. Ballali, Ciucili. Connvesi, Tnridei, Ricci e Cottur. imaneva a l.W metri dal secondo .9« altri erano sparsi e già... arugginiti. Di questi nuclei il più impetuoso ra quello capeggiato da Valetti, eciso e prodigo'all'estremo, che,1 |(). n,.rnijn perduto Pedevilla per;oie rii cnmhin, andava progressi- - - r — - - ' "J! omente avvicinandosi a Deste/a-, isi per raggiungerlo infine riapo'i falso piano rii Fontanelle; men-\re quello romandato dalla ma-\f^m^Jé&iS^m in un entativo che data la scarsa colaborazione. datagli dagli altri due ìia rosa e dalla tricolore, privatoIi Canavesi e di Taddei, perdeva] erreno rd era integrato ria Leoni.I Milani Fiorenza. Corrieri, Iniroz-' i. Magni Secondo < Ciippa. Era. unque, in atto un poderoso attacAO dei bianco-neri che prnmcttcva\li eccellente sviluppo, data l'ini- rerà ben poche probabilità di pressione di potenza e di decisione' fferta dalla instancabile azione] di Valetti. volenterasamente coadiuvato rie Mollo. Ma la sfortuna] troncò l'audace gesto dei due. np-i piedando Mollo e lasciando cos)\ on abbassò bandiera: scattò, ti- , h,..«.«»i. per, fu insc/fa sin IJfò chilometri che an- ara rimanevano. Eppure Valetti lera: scatti o, st dibatte furiosamente fuggire all'incalzare degli altri. La maggior quata (1095} e e a o e e - gni II e Grippa: a 2'r,n" Vicini. Bevilacqua. Favnlli e Dehcnedetti Siili altipiano forò prima Pedevilla. poi Volpi, e rosi la pattuglia -irii testa si ridusse a. Valetti e Dee] stefanis. -] toccata n Turcio ria Vatetti. Vnlpiine Destefa.nis, t'SO" prima che dai cBattali,. Coppi, Leoni. Mollo. Fieri.I fCotlur. Canavesi — rhe si era ri-iropreso —. Cinelli e Magni Fioren-iDso: seguivano n t'SO" Corrieri ellaPedonino; a t'Iiti" Introzzi. Ma-'po-1 llina', Il rjrniioiiineirripntn 0 i 11 " "'-uiigiuiigiuiciiiu , „l Sj scese ad Asiago e poi si ri- pee xn]; „' Covra ri; e ni questo tratto] Destefanis cadde, ma potè ripor erCsiluriran — o , vesoC-,Pyn rimasto Mollo, e senza' 'pompa fl pirrl Frn slatp „tf„rlìntn rin ìlf. 1 ce avaria a una ruoto. Poi in rii- scesa le gomme tradirono Cottiti e Corrieri e ni termine, a Thiene. ò si constatò rhe. il vantaggio di Vao letti-Destefanis si era ridotto a -l l'W sul gruppo Bartnli-Coppt -\ L'inevitabile, cioè il soffocamene e lo del tentativo di Valetti e Dei]stefanis avvenne a otto chilometri tarsi su Valetti e i due iniziarono In lunga discesa con t'SO" su Boriali. Coppi, Leoni. Cinelli, Cattar, Canavesi. Corrieri. Crippa e Ma- nani Fiorenzo. Di nuovo appiedato ascainl' lostpupoi! tri da Vicenza; poi. dato il subitaneal rn-\rotare di andatura, sopraggiunse aeianche il gruppo rii Mollo'. 'Erano-C- cosi Iti nomini in testa (ririotti1 spe poi a 7s per l'nppierinmenta di\afi Chiappinil e la corsa, si poteva di,', re, ricominciava da capo. Ricontitii ciò infatti ai pte.H della salita di ilCasteltntovo, dove Boriali era in - lieve ritardo per colpa del cambia, ale dove Volpi parti subito a fondo ■ldtrovando in Coppi e Cinelli la più pronta reazione. Coppi .anzi. SI sostituì al componilo nell'attacco, ma Cinelli si. legò alla sua ruoto. Il momento poteva essere riecisi- l'azione era violenta, convulsa,\teDietro a. riue. che rg<7 disgregatrice, [tenevano il romando premeva Voldopo essere stntn raggiun-\ : a a i i o1, pi che o o i . . . o o riprendere , intanto cercavano di resistere Ru,1 ci, Valetti, Crippn. Debenedetti, r;Faralli e Leoni e- più indietro an-, - rarn. veniva su lori'' Bartah. che W' i rLnmnnan Magni F. e poi averlo di nuovo perduto, riuscì n riportarsi in testa, mentre a Magni si rinvaa noia va no Mollo ? Destefanis e tutti P tre. poro alla rotta, risalirono anrh'essi all'avanguardia. La strada era orribile, la salita in airum tratti ripidissima. rrrfrf. aerrapnrgA un duro colpo di Voliti . . fero Mollo. Destefanis e Mnoni.'nMa i primi due poterono ri, nuovo rbattistrada. Dietro -, aveva lasciato Ticini o'iNan ostante tutte le i -\rate. Coppi non riuscì -\dal pericoloso Cinelli e Corrieri, olente ti' liberarsi dagli altri cè an e s.itooItre. 'Sono eerto che i, questo nitnfol*a] Ciucili tirò un respiro di sollievo el'".I cominciò a vertere più chiara la -' prnhuhihtn di una vittoria 111 vo. lata. E rosi, vi confesso, pensai' aAanch'io, che se il bianco-celeste''a\avrvu tenuto testa al temuto or- rampicatore m salita, aveva maggior ragione di non temerlo più né in discesa, né in piano, né in velocità. Invece non fu cosi. Nella discesa, che in eerti punti sembrava un letto di torrente, forarono Magni F. e Vicini, cadde Corrieri e Bartah fu arrestato nella sua ripresa da un altro incidente di cambio In testa la malasorte coli pi Mollo, mandandolo a gambe le- e' e] a] -i )\ Vsinsm1 vkpS- tini è furono Volpi e Destefanis. vr, cosicele egli rimase solo alle pre- 1.se con Cinelli. Cercò di liberai sene u con altri attacchi in pianura, ma - tate: sulla breve, rampa di Teolo i Coppi scattò di nuovo e le. sue vit- . 'a p1 innn ci riuscì. Allora avrei giurato i che la. partita si sarebbe' decisa I fra i due in votata. Invece essi fuirono di nuovo raggiunti da Mollo, DestefanlS e Volpi. Mn miche rosi, la, littorio di Cinelli sembrava, non potesse essere minacciata. Altro lini^o >io» nii'/ di trecento metri 0 r"'rn tre chilometri rin Padova: „n ristacela a cui nessuno aveva pensntn e, comunque, non avrebbe ""portanza alcuna. E qui, in errore.' La formazione del r/»oiCoppi-Cinelli doveva essere deci-'siva: e mentre non. lo era stntn /oilunga salita rii Asiago e quella dv-irissima rii Castellinolo, lo fu. la [rampett.a di un saprapassar/r/jobveee. si dense fa eorsa Coppi e Volpi non volevano assolutamente rassegnarsi a portare Cinelli alla vittoria; volevano ad nnì" costo disfarsene Quando f»| all'inizio del soprapassaggio, Volpi;scattò furiosamente; Coppi, che aveva alla ruota l'ombra di Cinelli, inorino e. allora si lanciarono all' inseguimento Destefanis e Mollo, rhe raggiunsero Volpi: in questo momento Coppi, valendosi del punto di nppogmo, parti come unn freccio: vinelli rispose n tempo e tutti e due pnssnrono ovanti igli altri e già erano a meno di trenta metri rial termine della rn>"Pa e. si stava per dire fallita anche questo estremo tentativo di Coppi, quando si vide anelli rhe. spremuta l'ultima goccia di enerafa< s' rialzò sul manubrio boc- ■lieqaionte d'acqua. come un pesce fuor Elogio del vincitore ter*° 9™Ppa- fece la volata un 0'- rn lìr'm" " Pn< /'"•■ rnda al'gruppo stesso, Finale ed epiìnrtn, mw» ypflet* <7 sorpreso, mn regolo rissimi W",,er' ritorto e sien Cosi fu derisa questa corsa L'ordine d< arrivo vi. dirà il terreno che Coppi guadagnò in pochi minuti, lo volata rhe valse, a Cinelli il secondo posto, mentre io naoinnnerò che Sortali amnto col appiglio del terreno rhe forse a^|" e de- emozionanti: a tarare nell'atleta rhe aveva saputo, con, la rollahn-razione del rompaann. mettere riprofitto l'attarro sfianratore $e non risolutivo su Castelnunro e If riserve gra urie permessegli dalla Si/olclasse nello sfruttare t/>t:n"r' """'"di [ni perspicace r"ìn crebbe sfugoita Su Bartali non si può esprimere]chetino impressione, ria to che egli è stato tolto rii mezzo ria incidenti al momento cruciale: rhe eoli nep. mi è parso l'uomo nutofretro e potente In conclusione, anche se la cor- sa non t> stata, conte si preved-evoA.iella primavera scorsa. Di Valetti ho in gran parte detto: egli fS iti netta continua ripre- *"'" '' Ciro d'Italia lo avrebbe vil'"0- completamente n posto avvincente , ne nelle lasi prava'"'e dalle salite e nn ancora una Volta dimostrata che quando qne- sic metlono paura la lotta manca in piano, si può a (formare che rpic- slo Giro rirl Veneto non ci ha da/omeno rii quanto da lui ci attende-1 vaino: anzi. Giuseppe Ambrosini 7.34'. media ORDINE D'ARRIVO: 1 COPPI, km. 335. km 33 170. 2 Cinelli, a 11*. 3 Mollo. 1 voi. pi; 5. Des'etanis. 6 Ricci; 7 Leoni S. Dehenedetti. 9. Cnppj. io l'ica- vf?l,J 1 25_ 11 Introzzi 12 T*d1«t 13-Ma« 'a 6'" pini. 1 ini. 19. Lindi Zìi li COI 1 Ivi 1, !" Bailo. 1? Chiap21. Vt-

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