Diario magnifico della 2* Armata

Diario magnifico della 2* Armata Diario magnifico della 2* Armata Una strategia avvincente - Come le nostre colonne hanno invaso la striscia costiera e il suo retroterra. Zona di operazioni, 18 aprile. Ora che le operazioni sul fronte :>iulio volgono verso la fase conclusiva, si può dare una. breve sintesi delle brill»nli azioni che, in una sola settimana, dopo aver portato le valorose ed infaticabili truppe della Seconda Armata nel cuore d"lla Slovenia, raggiungendo obiettivi essenziali, con geniale conversione venivano riversale lungo il litorale dalmatico per cercare di congiungersi, a varie centinaia ili chilometri di distanza, all.- truppe dell'Albania in marcia verso il nord. Il pregio dell'azione Condiste nell'aver tolto il tempo al nemico, il quale disponeva di un sistema formidabile di fortificazioni. La scintilla Un'azione preliminare era tentata il giorno 10 aprii» all'estrema sinistra' dello seti lenimento nel centro e anche sul resto del fronte, allo scopo rii tenere agganciato il nemico e di sentirne la reattività. Pervenivano così alla, conquista di Moistrana, in vai Sava, e più a sud di Longatico. Trovato 11 punto debole sulla direttrice Longatico.V'erconico, il Comando dell'Armata, mentre sferrava un altro violento attacco sostenuto dall'artiglieria nel saliente Castunno. non perdeva un attimo di tempo e scagliava le sue colonne celeri motorizzate in direzione di Lubiana e di Carlovaz. Fu questo il momento psicologico supremo, quando cioè le nostre truppe, superato l'opposto sistema difensivo, si erano venute a trovare alle spalle del suo schieramento: si trattava, quindi, di sfruttale al massimo la situazione tanto delicata per l'avversario. La nostra iniziativa, pronta, disorientatrice, coglieva repentinamente il nemico, il quale non si attendeva, allo stato dei nostri preparativi, un'azione tanto improvvisa ed efficace, che prendeva senz'altro il sopravvento superando la ben munita organizzazione avversaria, depo averne infranto la resistenza nei ounti nevralgici. La sera dell'll una nostra colonna celere marciava dunque su Lubiana e nella notte fra l'il e il 12 una colonna autocorazzata preceduta dai bersaglieri si portava su Carlovaz. E' stato a questo punto che alla Seconda Armata veniva segnata come nuovo obiettivo la direttrice di Spalato. Si presentò allora al Comando dell'Armata il problema, di non facile soluzione, di cambiare la fronte del suo schieramento che. partito dal confine giulio per Monte Forno e Fiume in direzione est. doveva conveigere verso il sudest. La manovra, data la sua arditezza, non solo si è svolta in maniera esemplare, ma si è pure risolta in modo rapido da frustrare ogni velleità delle armate serbe, in rotta verso l'occidente, di trovare in Dalmazia una via rii scampo. Per tagliare la ritirata al nemico L'obiettivo di tagliare la ritirata al nemico è pa il ito dalla necessità di imprimere alle nostre colonnp un'andatura celerissima. Se si tiene conto della distanza dell'unica e malagevole strada, su cui la marcia si è effettuata e delle ostruzioni incontrate, questa marcia della Seconda Armata in Dalmazia può essere definita prodigiosa rivolgendo questo aggettivo specialmente ai magnifici soldati che l'hanno compiuta, i quali hanno, ancora una volta, rilevata la loro inesauribile tempra fisica e le ancor più inesauribili risolse di ogni genere con le quali hanno superato le più impensabili, e talora le più insormontabili, difficoltà. Ma l'azione non si è limitata alla costa verso il sud, ma ha esercitato altresì una inflessibilp pressione verso il monte della Bosnia nell'intento di contenere e affrontare tutte le possibili iniziative dell'esercito serbo in ritirata. Questo ponderato ardimento ha condotto a. risultati straordinariamente proficui. Difatti le truppe motorizzate dell' Armata giungevano davanti all'importante r.cdn stradale di Knin. ad oriente rii Zara, quando il presidio della capitale della Dalmazia, occupato Bencovazzo, si era in quella località scontrato con forti nuclei decisi alla resistenza. Anche questi tentativi venivano però rapidamente infranti; la colonna puntava su Sebenico. da dove si volgeva poi alla conquista di Spalato. Xella corsa meravigliosa a cavallo delle alture e delle insenature della frastagliata costiera due nuove mète venivano indi assegnate ade nostre colonne: una si dirigeva verso Mostar e un'altra procedeva lungo il mare pervenendo al fiume Xarenta. trovandovi una pronunciata resistenza. Mentre le operazioni in corso continuano con esito felice, l'ammirazione rii tutti gli italiani deve essere rivolta a questi fiei i soldati, i quali, con il loro scatto deciso e il loro impeto veloce ed irresistibile, hanno ritemprato in lutti i cuori la fede nella Vittoria ed hanno sciolto per sempre nodi secolari del confine orientale e del problema adriatico. t Stefani)

Persone citate: Trovato