IL CAROSELLO DELLA MORTE di Guido Tonella

IL CAROSELLO DELLA MORTE IL CAROSELLO DELLA MORTE Berlino, 17 aprile. maII formidabile attacco svolto fordall'aviazione tedesca contro Lon- vadia fa passare oggi in ' secondo le piamo, per gli ambienti militari dell ncReich come per tutta l'opinione] copubblica tedesca, gli avvenimenti i bellici del fronte balcanico, ben-ì foche questi, per l'appunto, entrino j ora in una nuova, interessantissima fase col fatto che il grosso delle truppe inglesi ha dovuto ac-, cettare battaglia. anli bombardamento di cui è statai ree oggetto la notte scorsa la capitale britannica costituisce però qualcosa di talmente nuovo per la potenza dei mezzi impiegati e per l'estensione dei danni a cui esso ha dato luogo, da imporsi senz'altro all'attenzione come il più importante avvenimento militare delle ultime ventiquattro ore. Fino dalle prime notizie diffuse da Londra dagli osservatori neutrali, risulta confermato che si tratta evidentemente del più terribile attacco che mai abbia sofferto finora la metropoli britannica: un vero superattacco come già. lo definiscono i giornali americani. Dieci ore di terrore Da parte germanica competente ci si testifica che sia per il ninnerò degli aitparccchi impegnati nell'azione (senza che ci sia consentito di dare una cifra precisa, possiamo dire che ad ogni ondata hanno partecipato alcune centinaia di apparecchi e che di tali ondate ve ne sono state parecchie), sia per la quantità del materiale esplosivo e incendiario lanciato su Londra (si parla di centinaio e centinaia di migliaia di chilogrammi di bombe), ogni altra precedente azione aerea fin qui svolta nel settore di Londra o in altri settori dell'isola è di gran lunga \superata. La durata stessa dcll'ati tacco — dieci ore di bombardamento a catena — non trova alcun precedente nell'offensiva aerea iniziata contro l'Inghilterra dal settembre scorso. Circa l'efficacia di questa poderosa azione dell'aviazione tedesca, il bollettino dell'Alto Comando contiene già molte impressionanti precisazioni: il divampare del fuoco è stato visibile fino dalla costa | belga, cioè da quasi ZOO chilometri d'i distanza. Tutti gli incendi [accesi dalle bombe tedesche hanI no divampato con rapidità terri| bi/e diffondendosi tra di loro e venendo così a costituire nell'interno dell'oceanico agglomerato londinese delle eno? ?>it isole di fuoco. Di queste isole fiammeggianti gli aviatori tedeschi ne hanno contato nientemeno che ottanta e questo, pur tenendo conto dell'estensione territoriale della metropoli londinese, basta ad illustrare nel più | convincente dei modi la straordinaria potenza incendiaria del materiale usato in questo attacco. La tesi britannica di un indebolimento della forza combattiva della Germania e soprattutto della sua aviazione in conseguenza della guerra sui due fronti, ha dunque ricevuto la più clamorosa delle smentite: gli stormi dei bombardieri tedeschi che si sono andati succedendo nell'attacco nel cielo di Londra con un'intensità ed una violenza mai raggiunta finora, cosi come la fiera e terribile minaccia contenuta nell'odierno bollettino di altri bombardamenti di queste stesse spaventose proporzioni, valgono a dimostrare, come sottolinea stasera un autorevole commentatore berlinese, che « sul teatro principale della guerra antibritannica la forza offensiva tedesca non è per nulla diminuita, ma si mantiene anzi in condizioni di procedere ad ulteriori incrementi ». La battaglia dell'Olimpo E' appunto questo suo prodigioso rivelarsi nel corso della lotta sempre più forte, enormemente più forte di quanto l'avversario avesse potuto immaginare, che già consente alla Germania di guardare con l'occhio tranquillo del sicuro vincitore, anche allo svolgimento dell'attacco in corso sul fronte dell'Olimpo. Il fatto che da parte tedesca si sia fatto esplicitamente accenno all'aumentata resistenza a cui ci si è andati scontrando in questi due u!ti?ni .giorni a sud di Kozani, così come alla presa di contatto con forti contingenti di truppe britanniche, ha provocato una delle solite improvvise fiammate dì ottimismo nelle congestionate meningi londinesi: in questi ritorni di fiamma la propaganda illusionista britannica supera se stessa e arriva a parlare di truppe fresche che sarebbero sbarcate nei porti greci e di nuovi contingenti che starebbero marciando verso nord per rinforzare la linea di difesa predisposta alle porte della Tessaglia... Senza che sia naturalmente ne- pozareforomnemecoimè schcolengligosesodesulernaso sunociamratateral'openostseteintundisifrasvstbFdgSaScrtapuEtesvgcotagfariblodteimlatinsimcopatrtrormmvaumfelatete1*laaLocphal'vdcdzdidtodaaea e rn a. r e-.. . , o.'.pe>eorrendo nei corso aena sua ro\rittrat» il concentramento bntane- i nico, da obbligare il grosso di e l queste truppe ad intervenire di mctPmmfff(erbario dare il -»iini»,o credito a cessano dai e il mimmo credito a pqueste sparate propagandistiche,: sta di fatto che il nemico è an-\ dato impegnando da ieri forze\ sempre più considerevoli sul fron-] te greco. Evidentemente l'avanzata tedesca interessa ormai dei settori così vicini alle strade che. sta ltndruntie on e ul o rettamente nella battaqlia. «««He «che erano fino a pochi giorni /al?ìle piccole formazioni d'assalto pro¬ tese dai tedeschi a punzecchiare cle reni dell'avversario, ad impe-ì gnarne e a logorarne le retro rei guardie, sono però andate tra sformandosi in colonne sempre a- pjù potenti e sempre più fitte. di nuove zi ha per¬ he L'afflusso costante a f g- ri/ ppe e di nuovi me. messo ai tedeschi di vibrare altre ec-[terribili mazzate ali avversaria n.i dopo quelle affibbiategli a Tolc- dsgnsQt maide e a Kozani e più a sud nei forzamento dei passaggio oltre la valle dell'Alyakmon. Annientate le retroguardie avversarie e pe nctrati. come rotavamo ieri, net corpo del dispositivo avversario, i tedeschi hanno attaccato ;n forze, I grossi alle prese // nemico che probabilmente ancora una volta si doveva esse re fatto qualche illusione sulla i i o i - sbk„„ropossibilità di diminuire l'efficien za di attacco dei tedeschi, esaurendo lo slancio combattivo delle formazioni di punta, in questo loro fantastico inseguimento per monti e valli della Macedonia, il nemico si e trovato improvvisamente addosso una massa d'attacco quale mai si sarebbe potuto immaginare. La lotta, in questa nuova fase è senta dubbio dura per i tedeschi che devono attaccare in salita dei concentramenti stabiliti su eccellenti posizioni naturali; ma pei gli inglesi e per i greci che li tengono all'ala sinistra, devono essere tutt' altro che rose; non sono più soltanto le sventagliate delle armi automatiche montate sui carri armati delle colonne celeri; è un vero e proprio grandinare di proiettili di medio e grosso calibro che sta riversandosi sulle posizioni britanniche. Cannoni, mortai, lanciagranate, lanciafiamme, tutti i più moderni mezzi d'attacco sono in opera. La pressione tedesca è già duramente sentita dal nemico; tuttavia, stando a quello che si sente dire al Gran Quartiere Generale, tutto ciò e appena un inizio; l'ora di un intervento in massa per un'offensiva- in grande stile non è ancora suonata. Così, questa è piuttosto da considerarsi — secondo l'opinione di un competente ufficioso — co?»e «no fase intermedia, paragonabile alla situazione che si era determinata nel corso della grande offensiva di Occidente quando, dopo la sciS' sione realizzata tra le armate francesi del Nord e del Sud, si è assistito sul fronte sud, da Àbbeville alla Lorena, nel momento stesso in cui infieriva a Nord la battaglia di annientamento delle Fiandre, a una specie di guerra di posizione preparatoria della grande ripresa offensiva della Somme. L'importanza di Servia Mveil cosaVdicomli cugztemdvggdgcoaesto{£SpligacdtovvtrmngtaiIp7/ Imllettino odierno accennili ano, conquista della cittadina dì ■ Servio, di cui si era parlato a più fcerna, a» cui si era pai /aro a più iijriprese nei giorni scorsi. Si tratta di un piccolo centro di poco più di .1 mila abitanti, distante una cinquantina di chilometri da Elassona in Tessaglia, importante perchè domina per la sua posizione la via che sale dal fondo valle dell'Alyakmon; come tale, già in tempi ionrani Servio ha costituito una piazzaforte importante disputata tra btaantini, bulgari e serbi (il suo nome, che si fa- risalire all'imperatore Eraclio, ricorda le tribù originarie dei serbi che furono qui poste come coloni). Per la conquista di Servia si deve aver combattuto aspramente anche stavolta. I contingenti impegnati dagli inglesi vi hanno lasciato in ogni caso le penne; morti feriti e buon numero di prigionieri. Probabilmente è qui che va | situata la descrizione che troviamo in una corrispondenza di un collega della « Propaganda Compagnie » : « Penetro in uno dei nidi di mitragliatrice situati sul pendio dietro il centro di X che abbiamo o? ora occupato dopo un combattimento di diverse ore. L'appostamento consiste in una buca scavata nel terreno, profonda come un uomo e larga da tre a quattro metri. Davanti ha un muretto con feritoie che permette di dominare la regione per un vastissimo fron gccvptvgdtdirclste nietm m h„ca nrotetta da. Unalte. Dietro la buca, proletta da una 1*mi»rn *ir,mtn ,-he si nmmaaiaì lamiera zincata che si appoggia alla roccia, è un piccolo ridotto. L'appostamento e il ridotto erano occupati fino a poche ora fa. Dopo lo scoppio della granata che ha battuto proprio sul bordo del-hl'appostamento tutto è stato scon-\La mitragliatrice è stata ■ volto divelta dal suo basamento. « Nel ridotto c'è ancora una cucina da campo, alcune scatole di conserva, una cassa di munizioni aperta, un mazzo di carte, di, ninna oiornali inalesi il soli-\da., gioco, giornali tngiesi, ti aoii to Magazine con la solita storto d'amore; in fondo alcune coperte;| appesi alle rocce i soliti imper- di seta gommata gialla : « t , - a i meabili _ che già abbiamo trovato in qnan-!tità- in Norvegia e nelle fiandre, Pane in scatola e altri riforni- menti e biancheria coirta da let- menti, e uiancneua, cana aa tei fere giacciono alla rinfusa sul fondo del ridotto. Trovo una let- fera scrìtta da uno degli occi/pan- (i dell'appostamento ma non spc- a evidentemente perchè la no- a sorprese gli inglesi prima di quanto credessero. Vi sfe,: -\ e\ -] a legge tutta una sequela di lumentele pel fatto che allo scrivente non è stato possibile approfittare del permesso di soggiorno al Cairo per i <.on/i»ii(i spostamenti da un punto all'altro del Mediterraneo orientale. Dice «Mai avrei tuttavia immaginato di arrivare in un angolo cosi sperduto e ino- e «!»"«/• *■ Lu . 'e.'u c''i,,df ™," al?,,e"« .lignificatile parole: It, ìs a hell of a mesa — « E una ¬ e confusione d'inferno >. -ì L& fo^ j durissima La lotta e e ¬ e a - altuale che appare dunque soprattutto localizzata sulle montagne a sud di Servia, giusti fica .tempro più la definizione di battaglia delle porte di Tessaglia che abbiamo usata ieri. Questa regione si troia inln< ti a cavaliere del contrai forte cùe j oi sbarra le due xmllate dell'Alga kmon e del Sarandaporon —-ohe\ „„,...„.... on.e\xnronono, il primo a nord, verso la smMacedonia, e il secondo a sud verso In Tessaglia ■— ove si trova il cosiddetto Demir Kapn (da non confondersi con l'omonimo saggio situato nella valle dei Vardar) ossia la * Porta di ferro di Tessaglia t. caratteristico valico incassato tra le rocce a 950 metri di altitudine. Appoggiata a posizioni naturali fortissime, la linea di difesa su cui si è disposto alln battaglia il vTvsPas- Qclidrgpgrecn dell'Epiro zioni buona: la tedeschi sottolineano espressamente, non ha in ogni caso nulla di paragonabile con quella relativamente debole opposta dai ju-goslavi; malgrado il nuovo impegno con cui lotta il nemico i te-! deschi però continuano a guadagnare terreno. concentrame.nlo britannico che f-i ,aggancia sulla sinistra al fronteL- senza contesta- ,rcsistenza, che i tm7ccdr« Abbiamo tutte le ragioni di cessere soddisfatti dello svolgimen-,to delle operazioni anche in questa {£& *J££& °f.?,?n SStS? pendentemente dai progressi rea- lizzato, si vuole evidentemente si- gnificare il soddisfacimento per avere obbligato il nemico ad ac- cettare battaglia). L'aviazione, oltreché attaccarci direttamente con azioni in picchia- to le più importanti postazioni avversarie e con mitragliamento a volo radente gli ammassamenti di truppa, sta prendendo specificatamente di mira i campi di aviazio- ne della Tessaglia acni si appog-\gia l'arma aerea avversaria cfcetòtenta a sua volta di ostacolare la azione delle colonne tedesche; ol¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e venti apparecchi britannici so- tati cani distrutti sui campi di \ "'ZI'SLa j-' ~ ,"~ "". \xnmento di fuga verso le coste più - rikalla e di Larissa L'acuirsi della pressione tedesca alle porte della Tessaglia si manifesta indirettamente nel mo- 0 l vicine. Chi si sente minacciato in Tessaglia non scappa più a sud verso i porti del Pireo e di Atene; sono troppo lontani i Qrccia meridionale, e gli inglesi nor/i driin'chc stanno concentrati attorno «IlAirissa temono di non avere pini il tempo di arrivare fin laggiù. INon senza motivo l'aviazione Idell'Asse ha incluso da ieri nel suo \raggio di azione anche la zona del golfo di Volo, sul quale sfocia la pianura tessala nonché tutti i set- a --! i ,nri marini sotto l'Eubea e partieLolarmente il porto di Calcidc. E - ,„ queste due rcqioni che sono sta-1i tr affondate nella giornata rfijmercoledì navi da trasporlo per 19 mila tonnellate e danneggiate per 70 mila tonnellate di stazza. L'accerchiamento dall'alto è dunque completo, cosicché ai contingenti inglesi, che la pressione esercitata dalle colonne tedesche fa schizzare sempre più numerose verso le i coste orientali e sud-orientali dei-,la Grecia, restano ben poche spea rame di salvarsi Guido Tonella

Persone citate: Cannoni, Della Morte, Demir, Larissa, Occidente, Volo