300 Km. di territorio nelle nostre mani
300 Km. di territorio nelle nostre mani 300 Km. di territorio nelle nostre mani Le colonne partite da Fiume si sono collegate con quelle di Zara - Sul fronte greco il nemico è in rotta verso il sud 11 comunicato n. 312 Il Quar'.ier Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente comunicato numero 312: In Jugoslavia colonne della Seconda Armala, preso contatto con le truppe di Zara, hanno occupato il centro di Knin costringendo alla resa il presidio. Una colonna autocarrata ha raggiunto Sebenico. Forze da sbarco della Marina e reparti dell'Esercito hanno completato l'occupazione delle isole zaratine. In Albania, a nord di Scutari, azioni locali jugoslave sono state nettamente stroncate, infliggendo al nemico gravi perdite. Sul fronte greco le nostre truppe, travolte le resistenze avversarie, sono entrate in Corcia. L'avanzata prosegue sui fronti della Nona e della Undicesima Armata. La nostra Aeronautica ha compiuto azioni di bombardamento contro centri logistici, opere militari e autocolonne nemiche nel settore greco e jugoslavo. Reparti da bombardamento in picchiata hanno colpito nodi e opere stradali. Il ponte di Dogliana (ovest Kalibakl) è stato interrotto e nuovamente colpito quello di Perati sulla Vojussa. che il nemico aveva riattivato. Sono stati mitragliati trinceramenti, automezzi e truppe nemiche. Nel porto di Antivari sono stati spezzonatl velieri alla fonda. In combattimenti aerei tre velivoli nemici sono stati abbattuti. Un nostro velivolo non ha fatto ritorno alla base. In Egeo nostri aerei hanno bombardato ripetutamente il porto del Pireo. Alcuni piroscafi sono stati danneggiati e uno è affondato. Vasti incendi sono stati provooati sugli impianti portuali. Nella notte sul 15, aerei britannici hanno compiuto incursioni su Brindisi e Valona arrecando danni a due piroscafi. A Valona un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa. Nell'Africa Settentrionale è stata occupata Sollum. Il nemico nella notte sul 15 ha compiuto un nuovo attacco aereo su Tripoli. Qualche vittima e alcuni danni. Nell'Africa Orientale Italiana nulla di notevole da segnalare. Come risulta dai comunicati, prosegue rapida l'occupazione della Dalmazia da parte delle truppe italiane. L'occupazione di Kitìn (Tenin) già annunciata ieri, significa il controllo di una buona metà del Litorale. Le truppe partite da Fiume si sono collcgate con quelle di Za¬ ra. Knìn è sulla linea ferroviaria che scende da Sussak verso Sebenico e Spalato. Sono duecento chilometri in linea d'aria a sud est di Fiume, quasi trecento per ferrovia; per intendersi meglio, pressapoco la distanza fra Torino e Viareggio. Questo dà una idea della profondità dell'avanzata e della rapidità delle nostre colonne. Mentre prosegue l'occupazione delle isole zaratine (Ugliano, Isola Lunga, Incoronata) una nostra colonna autocarrata ha raggiunto Sebenico, a una sessantina dì chilometri in linea d'aria a sud est di Zara. Sebenico ha circa ventimila abitanti e conserva ancora — nono- ffante la forte Immigrazione slava — un aspetto italiano caratteristico e bellissimi monumenti di arte veneta a del Rinascimento. A una cinquantina di chilometri da Sebenico è Spalato, collegata per ferrovia, e a ì metà strada circa è Traù. L'oc| cupazlone di questi centri, dato ! l'andamento delle operazioni, è ' da considerarsi imminente. Spalato ha circa 40 mila abitanti ed 1 è cosi ricca di monumenti roraaI ni e veneti che difficile sarebbe 1 anche adesso, contestarne l'itaI lianità. Più importante ancora è I'aI vanzata sul fronte greco-albanese, li nemico si ritira su tutta la linea, oltre Corcia, fiaccato da lunghi mesi di durissima lotta e dall'impeto della nostra offensiva mentre i tedeschi, sul loro fronte, hanno, già superato, più ad est, Rosane e scendono verso la Tessaglia vincendo la resistenza delle truppe elleniche che coprono la fuga degli inglesi. In Africa, le colonne dell'Asse hanno superato in 19 giorni, lungo la strada litoranea, da El Agheila a Sollum, oltre novecento chilometri, distanza sensibilmente maggiore di quella che separa Sollum da Alessandria d'Egitto. E' una velocità senza precedenti. Reparti britannici in fuga, a corto di benzina, sono stati raggiunti e catturati. 7 INCORONATitW^ zunrT MARE pomo * S.ANDRfA* , Saraievo /OVINA ADRIATICO CAZZA*, „ LAGOSTA I MONTENEGRO Che l'Italia fascista abbia osato misurarsi con la Gran Bretagna è un titolo di orgoglio che varrà nei secoli. E' stato un atto di consapevole audacia. I popoli diventano grandi osando, rischiando, soffrendo, non mettendosi ai margini della strada in un'attesa parassitaria e vile. MUSSOLINI
Persone citate: Isola Lunga, Perati, Ugliano
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