Uno dei 200

Uno dei 200 Uno dei 200 Walter Rathenau - - che di qneste cose se ne intendeva --ha scritto in un suo libro che due miliardi di uomini ignorano che, in regime democratico, soltanto duecento personaggi decidono, anche in tempo di pace, i destini della terra. Questi duecento non sono nè sovrani né dittatori, nè generali, nè politici. Anzi dei più furbi e dei più energici la maggioranza ignora perfino il nome. Questi duecento sono coloro che sino a pochi anni or sono attraverso la dittatura finanziaria comandavano nel mondo. Da loro, a mezzo dei grandi consorzi delle materie prime, dipendeva l'abbondanza o la carestia dei prodotti; la misura dei prezzi e degli scambi; le vicende delle monete e del credito. J. P. Morgan junior è uno dei duecento. Non è certo un mio- Vo ricco. La base della sua fer tuna l'ha fatta suo padre, il grande Morgan come si dice tra gli iniziati. Ma il figlio ha. durante la guerra mondiale, raddoppiato la colossale fortuna. La banca Morgan, nel 1915, evenne la banca ufficiale della Tesoreria inglese a New York. incominciò coll'ottenere da Wilson, allora neutralista, il permesso di accordare dei prestiti alla Gran Bretagna, creò un consorzio di banche americane ed apri al Governo britannico un primo credito di mezzo miliardo di dollari. Poi la banca Morgan lanciò tutti i prestiti degli alleati negli S. U.. come pagava tutti i loro debiti sui mercati americani. Morgan il giovane incassava una percentuale per ogni prestito concluso, come per il pagamento di ogni debito. Appena l'uno per cento, ma si trattava di transazioni di miliardi di dollari. Qualche cifra: attraverso la sua banca tra il 1915 ed il 1919. Londra ha contratto prestiti negli S. U. per circa cinque miliardi di dollari e gli alleati altri cinque miliardi. Nell'acquisto di munizioni all'Intesa, il reddito è stato soltanto di trenta milioni di dollari, ma il trust dell'acciaio, controllato dalla Morgan, nel 1914 ha guadagnato 71 milioni e nel 1916 circa 350 milioni di dollari. Il denaro di questa banca ha finanziato sino all'aprile del 1917 la propaganda bellicista, negli S. U. La parola d'ordine diceva:. i soldati americani devono essere inviati in Europa a difendere i dollari americani ». Infatti andarono e 126.000 morirono e 23-1.000 rimasero feriti. Gli americani perdettero i .soldati ed anche i dollari, rimasero le commissioni alle banche. L'ascesa di Morgan il giovane • (un giovane ormai al tramonto della vitai continuò anche nel dopoguerra, attraverso quella ridda dei prestiti agli europei, dei quali i due più caratteristici furono il Joung . ed il Dawes >; nomi di due marionette nelle mani della plutocrazia americana. Poi con il crack del 1929 incominciò una lenta decadenza. Nel 1932 — nel momento più acuto della crisi — dovette comparire innanzi alla Commissione del Senato. Risultò che da tre anni non pagava la tassa sui reddiziaria t|ella banca Q , . vi. Questo privilegio non gli era stato concesso gratuitamente, aveva ceduto al Presidente Coolidge un bel pacco di azioni a basso prezzo. Cosi ogni cosa fu messa a tacere, ma diminuì lo splendore esterno e la potenza finan- me durante l'altra guerra —■ Morgan il giovane è l'agente ufficiale della Tesoreria inglese. Compra, vende e paga per conto di Londra e tenta di rifarsi. Anima ancne la propaganda bellicista scatenata in tutto il Paese. La parola d'ordine oggi è un altra: il soldato americano deve proteggere sino a destinazione la merce ch« l'operaio americano produce per gli Inglesi». I bellicisti sanno che questa protezione signirira partecipare alla « battaglia dell'Atlantico », cioè precipitare il Paese nella guerra.

Persone citate: Coolidge, Dawes, Walter Rathenau

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Londra, New York