UN PATTO DI NEUTRALITA' fra Giappone e Russia

UN PATTO DI NEUTRALITA' fra Giappone e Russia UN PATTO DI NEUTRALITA' fra Giappone e Russia Reciproco rispetto dell'integrità territoriale e reciproca neutralità nel caso di' intervento di una delle parti Mosca, 14 aprile. E' stato firmato sabato a Mosca un patto di neutralità tra il Giappone e l'Unione Sovietica. Hanno firmato per il Giappone il ministro degli esteri Yosuke Matsuoka e l'ambasciatore nipponico generale Tatekawa; per l'Unione Sovietica il Presidente del Consiglio dei commissari del Popolo e Commissario per gli. esteri Molotof. Il patto è del seguente tenore: «L'Impero Nipponco e l'Unione Sovietica ispirati dal desiderio di rafforzare i rapporti pacifici ed amichevoli esistenti tra i. due Paesi, hanno deciso di concludere un patto di neutralità e hanno reciprocamente convenuto quanto segugi .» «Art. 1. — Ve due alte parti contraenti sono d'accorda di mantenere fra. di loro rapporti pacifici ed amichevoli e di rispettare la reciproca integrità e inviolabilità territoriale. «Art. £.— Nel caso in cui una delle alte parti contraenti dovesse essere oggetto di una azione militare da parte di una o più terze potenze, l'altra parte osserverà, la neutralità per tutto il periodo del conflitto. ■ . \ « Art. S. — Il presente patto en tra in vigore il giorno dello scambio delle ratifiche da parte delle due alte parti contraenti e avrà la durata di cinque- anni. Nel caso in cui una delle due parti non desse preavviso di un anno per la sua abrogazione, prima della scadenza di detto periodo quinquennale, il patto si dovrà considerare automaticamente prorogato per altri cinque anni. «■Art. Jf. — Il presente patto verrà ratificato al più presto possibile. Lo scambio delle ratifiche avrà luogo a Tokio nel più breve periodo di tempo ». Contemporaneamente alla firma del patto, i due governi, nipponico e sovietico hanno pubblicato la seguente dichiarazione comune: « Il Governo dell'Impero nipponico e il Governo dell'Unione sovietica, allo scopo di assicurare le pacifiche ed amichevoli relazioni esistenti tra i due Paesi, sulla base dello spirito del patto di neu tralità da essi concluso, dichiara no di rispettare, da parte giapponese, l'integrità territoriale e l'in violabilità dei popoli della Repubblica della Mongolia, e, da parte sovietica, l'integrità territoriale e. l'inviolabilità dell'Impero del Man ciukuò». (Stefani). ton di tentare di aggiustare le co-, tase. Sono passati soltanto due mesi\dda quando, per far piacere a Lon-{sdra, Washington tolse il cosidetto \i Po embargo morale contro la Russia, son passati soltanto cinque o sei giorni da. quando il Segretario al Dipartiménto di Stato accarezzava la Russia con lodi e con blande parole... La parola di Konoe Tutta la stampa nipponica saluta il successo della, missione Matsuoka rilevando che esso si è concludo dopo la visita del ministro degli esteri alle capitali delle alleate Germania e Italia. I giornali nei'loro primi e brevi commenti rilevano come lo strumento firmato ieri a Mosca metta la parola fine ad un'epoca di malintesi, di attriti ed anche di ostilità che erano di nocumento ad entrambi e di giovamento soltanto a quelli che in epoca vicina e lontana avevano fatto del loro meglio per crearli, mantenerli, accrescerli. Nei circoli della capitale nipponica si è notato subito che questo patto è in diretta relazione con il Patto tripartito firmato nel settembre dello scorso 1940: infatti si rileva che l'alleanza italo-nippotedesca dichiarava che la sìia conclusione non interferiva con le relazioni esistenti fra i contraenti e la Russia, nè "coi possibili sviluppi " di tali relazioni: molti osservatori vedono anzi in tale dichia\razione il nucleo dal quale è nato il Patto nippo-sovietico. Questa osservazione ha avuto, a sera, autorevolissima conferma: il Primo Ministro principe Konoe ha dichiarato, a commento della notizia del giorno, che il Giappone ha firma to il patto di neutralità ed amici iia con la Russia allo scopo di im\pedirc che il conflitto si estenda e coinvolga il mondo intero e che il governo nipponico già da tempo, quando firmò il Patto tripartito, ha reso noto al mondo la sua ferma decisione di mantenere il conflitto negli attuali limiti e di assicurare la pace alla più grande Asia orientale e di informare la propria politica a tale patto. Koo,\noe htt aggiunto non essere necesa icario dire che per raggiungere tal -\f'ne- è essenziale che il Giappone -\e Soviet.! stringano ultertormen cntacsfcgcusfsggctdgfspfnsnda—KIPsi , e o o ", si n n o te le loro pacifiche ed amichevoli relazioni. l l - l i a l - è\una freddezza che non è da iden ehificare con la calma ma, a veder aYbene dentro essa, ci si accorge che o,'dalla sconfitta e nella sconfìtta din ' plomntica di ieri essi vedono la e'-possibilità che il conflitto si estcna Iciti nel Pacifico e che ad esso par Quel che pensano gli avversari iDetto così dei primi commenti I nipponici lagnerebbe ^^1reazione della stampa e degli ani-1 (Menti avversi, ma è cosa difficile >io?t perchè esse reazioni manchi- li o, ma perchè esse sono cosi con- fuse che è difficile raccappezzarcì-1 si. In linea generale le reazioni ! possono diridersi in tre gruppi:Ia .a ti „ »n- j„,.7; ;„,.j„„; ai Anzitutto quello degli inglesi <*' Sinoripore e Sidney e. degli a?n-lbienti britannici di Sciangai che si mantengono chiusi e freddi — e tio anole edi r si li nn le a g- tecino gli 3tati Uniti (chi sta disperatamente affondando è pronto a dare il benvenuto anche ad una tempesta con la speranza che il vento porti più lontano le invoca, zioni di aiuto o che la agitazione delle onde mandi vicino ti» rottame al quale aggrapparsi). Il secondo gruppo è formato dagli olandesi e qui è facile riassumere le loro reazioni: Batavia sente che l'ora dei tentennamenti sia per passare così come sta per passare il tempo in cui si poteva sperare che convenisse intavolare trattative economiche con il Giappone e allo stesso tempo trattative militari con l'Inghilterra. Qualcuno, orzi, pensa che tale epoca sia ormai passata. Il terzo gruppo è quello dei circoli americani. Gli elementi più freddi si chiedono come gli Stati Uniti potranno ani- iiiiiiiiiii:i><(ii-ilfiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiriiMi tare gli inglesi per la " battaglia de.ll'Atlantico " quando essi stessi siano impegnati in una guerra del Pacifico, ed. in quella parte dell'v- ccano più. lontana dalle loro basi Discordia In famiglia Si badi bene che questa divisione in tre gruppi non è nè completa nò strettamente esatta. Non è completa perchè bisognerebbe assegnare un posto a certi ambienti francesi della Indocina molto inclini a far causa comune con l'Inghilterra ed a. sperare che dalla confusione nasca qualche cosa di utile. Un altro posto andrebbe assegnato a Ciang Kai Scek ed ai fedeli che gli son rimasti e, questi, hanno una paura tale che è giusto metterli in compagnia degli olandesi. La divisione tion è completamente esatta perchè, trattandosi di gruppi numerosi ma dispersi e quindi con interessi largamente differenti, la definizione fra l'uno e l'altro non è netta: così per esempio, parlando del gruppo britannico, sarebbe necessario fare una sottodivisione; infatti non vi è dubbio che elementi australiani e neozelandesi la pensano in modo molto simile a quello degli olandesi, forse più simile che a quello di certi ambienti inglesi — diciamo inglesi, non britannici di Singapore Sciangai e Hong Kong. Leo Rea Dopo avere rivolto al mondo il messaggio di Pasqua, Pio XII, date le attuali circostanze, ha lanciato attraverso la radio, la benedizione Urbi et orbi. ■ Illl 11 111 I Iti! 11 IMI 111111 ■ MI Hill 11111111 II 11 ■ Il I I IMillMIIIIIIIIIIIIMMtMIIIMIIIMIII MIMMMMI1 IMMIIIIMMIIItlllll ■ ■IIIIMIIIIMIIIII UN PATTO DI NEUTRALITA' fra Giappone e Russia UN PATTO DI NEUTRALITA' fra Giappone e Russia Reciproco rispetto dell'integrità territoriale e reciproca neutralità nel caso di' intervento di una delle parti Mosca, 14 aprile. E' stato firmato sabato a Mosca un patto di neutralità tra il Giappone e l'Unione Sovietica. Hanno firmato per il Giappone il ministro degli esteri Yosuke Matsuoka e l'ambasciatore nipponico generale Tatekawa; per l'Unione Sovietica il Presidente del Consiglio dei commissari del Popolo e Commissario per gli. esteri Molotof. Il patto è del seguente tenore: «L'Impero Nipponco e l'Unione Sovietica ispirati dal desiderio di rafforzare i rapporti pacifici ed amichevoli esistenti tra i. due Paesi, hanno deciso di concludere un patto di neutralità e hanno reciprocamente convenuto quanto segugi .» «Art. 1. — Ve due alte parti contraenti sono d'accorda di mantenere fra. di loro rapporti pacifici ed amichevoli e di rispettare la reciproca integrità e inviolabilità territoriale. «Art. £.— Nel caso in cui una delle alte parti contraenti dovesse essere oggetto di una azione militare da parte di una o più terze potenze, l'altra parte osserverà, la neutralità per tutto il periodo del conflitto. ■ . \ « Art. S. — Il presente patto en tra in vigore il giorno dello scambio delle ratifiche da parte delle due alte parti contraenti e avrà la durata di cinque- anni. Nel caso in cui una delle due parti non desse preavviso di un anno per la sua abrogazione, prima della scadenza di detto periodo quinquennale, il patto si dovrà considerare automaticamente prorogato per altri cinque anni. «■Art. Jf. — Il presente patto verrà ratificato al più presto possibile. Lo scambio delle ratifiche avrà luogo a Tokio nel più breve periodo di tempo ». Contemporaneamente alla firma del patto, i due governi, nipponico e sovietico hanno pubblicato la seguente dichiarazione comune: « Il Governo dell'Impero nipponico e il Governo dell'Unione sovietica, allo scopo di assicurare le pacifiche ed amichevoli relazioni esistenti tra i due Paesi, sulla base dello spirito del patto di neu tralità da essi concluso, dichiara no di rispettare, da parte giapponese, l'integrità territoriale e l'in violabilità dei popoli della Repubblica della Mongolia, e, da parte sovietica, l'integrità territoriale e. l'inviolabilità dell'Impero del Man ciukuò». (Stefani). ton di tentare di aggiustare le co-, tase. Sono passati soltanto due mesi\dda quando, per far piacere a Lon-{sdra, Washington tolse il cosidetto \i Po embargo morale contro la Russia, son passati soltanto cinque o sei giorni da. quando il Segretario al Dipartiménto di Stato accarezzava la Russia con lodi e con blande parole... La parola di Konoe Tutta la stampa nipponica saluta il successo della, missione Matsuoka rilevando che esso si è concludo dopo la visita del ministro degli esteri alle capitali delle alleate Germania e Italia. I giornali nei'loro primi e brevi commenti rilevano come lo strumento firmato ieri a Mosca metta la parola fine ad un'epoca di malintesi, di attriti ed anche di ostilità che erano di nocumento ad entrambi e di giovamento soltanto a quelli che in epoca vicina e lontana avevano fatto del loro meglio per crearli, mantenerli, accrescerli. Nei circoli della capitale nipponica si è notato subito che questo patto è in diretta relazione con il Patto tripartito firmato nel settembre dello scorso 1940: infatti si rileva che l'alleanza italo-nippotedesca dichiarava che la sìia conclusione non interferiva con le relazioni esistenti fra i contraenti e la Russia, nè "coi possibili sviluppi " di tali relazioni: molti osservatori vedono anzi in tale dichia\razione il nucleo dal quale è nato il Patto nippo-sovietico. Questa osservazione ha avuto, a sera, autorevolissima conferma: il Primo Ministro principe Konoe ha dichiarato, a commento della notizia del giorno, che il Giappone ha firma to il patto di neutralità ed amici iia con la Russia allo scopo di im\pedirc che il conflitto si estenda e coinvolga il mondo intero e che il governo nipponico già da tempo, quando firmò il Patto tripartito, ha reso noto al mondo la sua ferma decisione di mantenere il conflitto negli attuali limiti e di assicurare la pace alla più grande Asia orientale e di informare la propria politica a tale patto. Koo,\noe htt aggiunto non essere necesa icario dire che per raggiungere tal -\f'ne- è essenziale che il Giappone -\e Soviet.! stringano ultertormen cntacsfcgcusfsggctdgfspfnsnda—KIPsi , e o o ", si n n o te le loro pacifiche ed amichevoli relazioni. l l - l i a l - è\una freddezza che non è da iden ehificare con la calma ma, a veder aYbene dentro essa, ci si accorge che o,'dalla sconfitta e nella sconfìtta din ' plomntica di ieri essi vedono la e'-possibilità che il conflitto si estcna Iciti nel Pacifico e che ad esso par Quel che pensano gli avversari iDetto così dei primi commenti I nipponici lagnerebbe ^^1reazione della stampa e degli ani-1 (Menti avversi, ma è cosa difficile >io?t perchè esse reazioni manchi- li o, ma perchè esse sono cosi con- fuse che è difficile raccappezzarcì-1 si. In linea generale le reazioni ! possono diridersi in tre gruppi:Ia .a ti „ »n- j„,.7; ;„,.j„„; ai Anzitutto quello degli inglesi <*' Sinoripore e Sidney e. degli a?n-lbienti britannici di Sciangai che si mantengono chiusi e freddi — e tio anole edi r si li nn le a g- tecino gli 3tati Uniti (chi sta disperatamente affondando è pronto a dare il benvenuto anche ad una tempesta con la speranza che il vento porti più lontano le invoca, zioni di aiuto o che la agitazione delle onde mandi vicino ti» rottame al quale aggrapparsi). Il secondo gruppo è formato dagli olandesi e qui è facile riassumere le loro reazioni: Batavia sente che l'ora dei tentennamenti sia per passare così come sta per passare il tempo in cui si poteva sperare che convenisse intavolare trattative economiche con il Giappone e allo stesso tempo trattative militari con l'Inghilterra. Qualcuno, orzi, pensa che tale epoca sia ormai passata. Il terzo gruppo è quello dei circoli americani. Gli elementi più freddi si chiedono come gli Stati Uniti potranno ani- iiiiiiiiiii:i><(ii-ilfiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiriiMi tare gli inglesi per la " battaglia de.ll'Atlantico " quando essi stessi siano impegnati in una guerra del Pacifico, ed. in quella parte dell'v- ccano più. lontana dalle loro basi Discordia In famiglia Si badi bene che questa divisione in tre gruppi non è nè completa nò strettamente esatta. Non è completa perchè bisognerebbe assegnare un posto a certi ambienti francesi della Indocina molto inclini a far causa comune con l'Inghilterra ed a. sperare che dalla confusione nasca qualche cosa di utile. Un altro posto andrebbe assegnato a Ciang Kai Scek ed ai fedeli che gli son rimasti e, questi, hanno una paura tale che è giusto metterli in compagnia degli olandesi. La divisione tion è completamente esatta perchè, trattandosi di gruppi numerosi ma dispersi e quindi con interessi largamente differenti, la definizione fra l'uno e l'altro non è netta: così per esempio, parlando del gruppo britannico, sarebbe necessario fare una sottodivisione; infatti non vi è dubbio che elementi australiani e neozelandesi la pensano in modo molto simile a quello degli olandesi, forse più simile che a quello di certi ambienti inglesi — diciamo inglesi, non britannici di Singapore Sciangai e Hong Kong. Leo Rea Dopo avere rivolto al mondo il messaggio di Pasqua, Pio XII, date le attuali circostanze, ha lanciato attraverso la radio, la benedizione Urbi et orbi. ■ Illl 11 111 I Iti! 11 IMI 111111 ■ MI Hill 11111111 II 11 ■ Il I I IMillMIIIIIIIIIIIIMMtMIIIMIIIMIII MIMMMMI1 IMMIIIIMMIIItlllll ■ ■IIIIMIIIIMIIIII

Persone citate: Batavia, Ciang Kai Scek, Leo Rea, Matsuoka, Pio Xii, Yosuke Matsuoka