LA MANOVRA DI LIST

LA MANOVRA DI LIST LA MANOVRA DI LIST Le fervide accoglienze dei macedoni alle truppe tedesche (Dai, ■■NOSTRO INYIAT0J Sofia, 10 aprileLa Jugoslavia è ir ri medi ■ mente perdute, Vlnghiltt rra iuta miche >ui Balcani; e, bilancio della situazione miìil « fzia penisola al quinto ■'''0jJdetta campagna fulmini unente S«ondor/o rf„//r ,nW. rfrì irr-| .vcioHo Li.s/ « ci capo di >,afo maggiore ha imposto « SatoHto»|nife forze greche deli-: s„, /,/ s■ corientale l'incondizionata lozione solo lasciando In sciabola a ali ufficiali. Per le vie della città conquistala le magnifiche truppe vittoriose hanno sfilato in parata ieri Otto generali prigionieri. Salonicco è nelle mani dei tedeschi grazie all'audacia dei paracadutisti che discesero alle spullc della linea Metaxas ed hanno 'accelerato il collasso della resistenza greca fatalmente compromessa dal momento della per Tracia\nrapito- s"sfccidgstesso mentre i primi prigionieri]tinglesi venivano rapidamente adi-jsbili alla costruzione e Hparazione\cdi .ytradc. cnoglinpeqnendit a del contatto con Veda destra* mjugoslava, fatto di una gravitata-, le che il comando ellenico tenne ga segnalare coti parole non atte, Cad esaltare la resistenza dell al- plcatc dell'ultima ora. \ cA Uscub ieri sono stati costret-dti alla resa 28 mila jugoslavi con; ssci .generali; stupiti, i più hanno bdetto che si aspettavano l'arrivo' rdei tedeschi al massimo se mai gbper la fine di maggio e non cosiLpresto. I calcoli si sono dimostra-'ati erronei, [rpcgli ufficiali superiori jugo-\ slavifatti prigionieri e trasporta-] ti nella capitale bulgara ti gene-' rali-sarebbero in complesso otto)' fFsi hanno finora i seguenti nomi: generale Markovic ex-addetto militare a Sofia, generale Dragutin Zivdriovic comandante della divistene Bregalniza, generale Alessandro Mihailovic comandante dcH'artiglierìa della stessa divisióne, colonnello Dragutin Grabrbgic ■ capo di stato maggiore delfìà divisione. Un sottotenente della riserva di nazionalità macedone narra che il giorno dell'avanzata tedesca stavo, atta frontiera con m liti bulgari e ungheresi; il comando jugoslavo aveva disposto davanti alle-opere difensive bulgari anziani dette . zone confinarie che, presi tra due fuochi, hanno enormemente sofferto.. Scoppiato poco dopa il panico;', bulgari e''ungheresi'passarono ai tedeschi che li trattarono non da avversari ma da amici. Scene di commozione e di gioia sono avvenute a Gorna Ziumaia all'arrivo dei primi prigionieri jugoslavi, quasi tutti macedoni, che comandati da un tenente croato avevano deposte le arìni all'avvicinarsi delle tnippe del Reich. Oltre ai croati, ai macedoni, agli ungheresi e ai greci fra i prigionieri — accentrati a Sofia ma subito rispediti per l'interno della Bulgaria.—s{ contano anche sloveni, montenegrini, romeni e turchi, cioè a dire i rappresentanti di tutte le popolazioni già soggette a Belgrado. -Éa formidabile violenza dell'attacco tedesco viene descritta dalla; gerite semplice con parole che ancora tradiscono la paura; colpito dalle bombe dell'aviazione e drtlle granate delle artiglierie, il suolo — dicono alcuni — tremava e ribolliva. Quanti sono gli inglesi? Sulla entità e sulle intenzioni delle forze britanniche in Grecia mancano notizie; alcuni peto affermano trattarsi di almeno 75 ?ni!a uomini esposti al rischiodi una nuova Dunkerque mentrealtri non esclude he, appuntoper evitare tale pericolo, gli inglesi abbiano fatto sbarcare interraferma solo dei modesti contingenti trattenendo il grosso nelle isole. Risorse e segreti della strategia britannica non preoccupano comunque nessuno e meno che mai il comando tedesco il qualesebbene impreparato per l'azione a'ovest, ha saputo, fra il 27 marzo' e la sera del 5 aprile, elaborare piani da cui è nata la storia. Se cerchiamo di renderci conto, anche con l'ausilio dei bollettini ufficiali, delle grandi lince di questi piani, vediamo come essi abbiano mirato a garantire un contemporaneo successo c contro la Grecia — unica avversaria tenuta d'occhio in un primo tempo — e contro la Jugoslavia. Contro la Grecia si mettevano in marcia a est una colonna che puntava su Comotina, al centro un'altra con obbiettivo Xanti, a ovest una terza che partendo da Petric si dirigeva su Salonicco decisa a raggiungere la mèta sfondando e aggirando la linea Metaxas. Di colonne mossesi all'attacco della Jugoslavia ne confiamo viceversa almeno otto, necalcoli comprendendo le truppe italiane anche esse sollecite nell'iniziare il movimento segnalato dai bollettini. Al confine meridionale bulgaro-jugoslavo agivano reparti che hanno forzato il passaggio per Strumitza, al centrola massa che rapidamente portundosi a Kumanovo, Uscub e aTctovo ha tagliato in due l'esercito e il paese nemici; più a nordla colonna che da Pirot ha difagoto verso Nisc a ovest e Kniazevac. Dalla Romania a?TÌuat)anquindi i contingenti che aueranvarcato il Danubio in varie Jocalità e si erano messi in marciverso Belgrado partendo da Teviesvar; né dimentichiamo ltruppe entrate in Croazia e nettaVoivodina dopo di avere attraversato l'Ungheria a marcie forzateLa più settentrionale delle colonne tedesche è quella mossasi dalla Stiria, destinata ad assolvercompiti sui quali vi sarà agio dritornare. In un commento, lo Zora scrivessere l'esercito tedesco rimastf dele alla sua tattica della guerra-lampo; malgrado le diffi Ita del terreno, esso ha potuto ■■inseguire con energia ed cntu fe *• '«««rato un ingiustiJ^P^«tto,oo'™« demolito do S"*^™"*"'""' ««W *» *<e, „Tf .J'T?^° S' te via dell'Egeo; la presa di] e di OfcrtaV»_«borrera «te/S-1 siasmo nella sua ■marcia vittoriosa /« soli quattro giorni è riuscito a sbaragliare l'esercito jugoslavo che -; rifepliptGtmtonitiva!>tente anche le strade della s"° ritirata. Oggi o domani sarà sfatata per sempre la leggenda che correva intorno ad un esercito composto di l'arie nazionalità e ideologie. Più omogeneo, l'esercito greco ha dato prova di maggior tenacia ? resistenza, ma anch'esso s' trova di fronte allo stesso pericol° di venir fatto prigioniero specialmente dopo la presa di Salonicco, giacchè le truppe tedesche ora sono alle spalle dell'armata greca che si batte contro gl'italiani in Albania. Le sorti della penisola balcanica sano decise: nulla potrà impeaire la sconfitta. Gli eserciti dell'Asse hanno ripulito quasi l'intero continente dai suoi Itanemici. Presto la guerra conti- annero a svolgersi unicamente sultó mare e su „»,.,- continenti. !sc npiagnucoloso discorso pronun-\ giafo ÌF:ri daì premier britannico\te CnurchiìL aice ìo Zora e una r,.\gprova flasco dell'Inghilterra an- « che nei Balcani. Il giornale si rcn-ispde jf|di interprete d, tlUta ìa\tu sconflnata ammirazione del popolo\n buxqaro per ja fulminea avanzata\te rlPr'mllnjrn su strade all'esercito dfiBrileavBctudmnnresoMlee germanica bulgaro ben note e la il riserbo j'"L0j quale il Comando supremo ha [aaafo „0fjj.ja dej gaudiosi successi\ìeriportati 'e " ' id PntllQÌa«mn 3 ^flfia . ElllUoleWNU A ouiid c' Quanto all'attitudine del popolo1 nbulgaro il Dnes, ri ferendosi alla. gfruse del presidente del consiglio ; cFilc.t.«per la Bulgaria si prepa- gvano avvenimenti d'importanza nenorme», afferma indicare queste sparoìe la strada per la quale ci si.bavvia; «Stretto attorno al trono udel suo amato Sottrano, il popolo sbulgaro si mostra più che mai una-{ 11111111111MM11111111M11MM111II111111<( 11■ 111( 11) 111111111111111 nime di fronte olle gravi questioni del giorno e accorderà a questa politica costruttiva il suo incondizionato appoggio ». Dei serbi e dei greci il Dnes nega che siano mai stati ornici ti prescindere dai casi nei quali si trattava di agire contro la Bulgaria \ o per garantirsi il possesso di territori rubati: la storia però non si ripete. Stavolta la parola è a una ferrea annata tedesca e non troppo tempo prima dell'odierna coalizione i serbi a Vienna — bella proi'n di fedeltà — hanno fatto di tutto per togliere Salonicco alla Grecia. Altri giornali commentano con titoli, e ne diamo dei saggi: « Seon- dmunicazioni jugoslave »; «Il terri-] torio dalla Maritza al Vardar nel-\ tati secóndo il rito bulgaro. «Più avanziamo verso il sud — ha dettóttn ufficiale tedesco — e p'iiv cresce la gioia», Il primo tedesco caduto sulla terra macedone è stato un fotografo della compagnia giornalisti « Quale ha trovato sepoltura sulla sponda di un fiumicello. Gli istituti scientifici macedoni di Sofia nanno indirizzato a Goering un teteoramma di saluto: il Maresciallo del Reich ha risposto esprimendo fitta dell'Inghilterra anche neijBalcani »; « Migliaia di bomburdic-1 ri tedeschi distruggono mezzi c ro-ìi le mani dei tedeschi »; « L'aiuto] ' americano per la Jugoslavia arriva troppo tardi »; « Gl'incendi di Belgrado risibili a più di settanta chilometri di distanza ». Da ieri per le vie di Sofia l'entusiasmo si manifesta con episodi di fratellanza bulgaro-tedesca e manifestazioni analoghe avvengono in provincia; dei comitati hanno aperto sottoscrizioni per offrire doni nel giorno di Pasqua ai soldati tedeschi rimasti feriti in Macedonia, dove la popolazione lega fiori alle armi dei liberatori e li saluta all'ingresso degli abi- '" /Muoia e, tutti i macedoni amanti della libertà appoggeranno ìe truppe tedesche nella loro lotta e SI è <te"0 ronrinfo clic la libertà deila Macedonia verrà proclamata, Dopo l'incursione di domenica, che ha fatto alcune vittime umo ne c danni materiali per nulla ìn- getiti data-la povertà dei quartieri colpiti, gli aeroplani inglesi e jn goslavi non sono più ricomparsi nel cielo della capitale bulgara: la smentita britannica di questi bombardamenti continua a rimanere un mistero per chiunque ne sia stato, come noi. testimone oculare, Italo Zingarelli c

Persone citate: Alessandro Mihailovic, Dragutin Grabrbgic, Dragutin Zivdriovic, Goering, Gorna, Italo Zingarelli, Markovic, Petric, Seon, Veda