Il filtro della giovinezza di Amerigo Ruggiero

Il filtro della giovinezza Il filtro della giovinezza F stata scoperta una nuoua intornino che forse ci conserua i capelli biondi, neri e castani : però finora si son fatti esperimenti solo sulle bestie e per noi uomini la cosa non è ancora sicura marzo, mspecia!-! NEW YORK Gli studi biochimici .. mente quelli riguardanti le vita- ; mine procedono con tale intensità■■e con passo tanto rapido che ne-Jgli ultimi tempi sono venute fuori dai laboratori due nuove vitamine I ogni anno, in media. L'ultima sco-|perta di cui si occupa diffusamen te l'organo ufficiale dell'Associazione americana per l'avanzamento delle scienze, nel numero del mese scorso è quella di una vitamina ch'è stata già popolarmente battezzata come <; vitamina contro l'imbianchimento dei capelli -.: Una serie di esperienze Come vedremo, tale definizione anticipa di molto col desiderio i risultati che potranno o non potranno ottenersi sugli esseri umani. Per ora gli esperimenti che sono stati eseguiti esclu sivamente sui ratti non hanno ol-jtrepassato le mura del laborato-1 rlo. Ciò significa che per lungo tempo ancora non sarà lecito òpc-! rare che le tinture spariscano di'botto e che in loro vece si potrà ] andare alla vicina farmacia a com-j prare una fialetta della nuova so-;stanza contro la canizie. Le ri-Icerche che hanno portato alla sco-Ìperta sono state condotte nell'Isti-jtuto di ricerche mediche dellajgrande Casa di prodotti chimici I Squibb a New Brunswick, nello stato del New Jersey, dal dottor Stefano Ansbacher, uno dei principali ricercatori nel campo delle vitamine, che ha dato notizia definitiva tanto del ritrovamento e della composizione della nuova so- stanza come dei procedimenti gra-jduali attraverso cui si riuscì ad [ottenerla e a studiarne le pro-jprietà fondamentali e la composi-j zione. I Chimicamente essa è stata'identificata con l'acido para-: amino-benzoico ed è una sostanza!semplice composta dei quattro eie- j menti fondamentali della vita: jcarbonio, idrogeno, ossigeno ediazoto. In altri termini questo aci-Ido compie una funzione vitami- nica ed ha una parentela assai stretta con l'anestetico chiamato « novocaina », la quale non sareb- be che una forma modificata del- l'acido para-amino-benzoico. i Da vario tempo gli scienziati,'dal comportamento degli animali lda esperimento in conseguenza dei i i-ari tipi di alimentazione a cui venivano assoggettati, avevano so-: spettata l'esistenza di una vita-:mina ignota che produceva effetti i inesplicabili. La certezza della sua 1 esistenza fu per prima affermata]in America in una riunione del-1l'Associazione chimica americanu !tenutasi in Boston nel settembre Sdel 1939 da due scienziati norvegesi, i dottori Guldbrand Lunde e Hans Kringstod. Questi ricercatori assieme ad altri in America e fuori avevano notato che quando i ratti neri e pezzati, come pure cani, cavie e volpi argentate venivano assoggettati ad una dieta deficiente di alcuni ingredienti appartenenti all'importante e numeroso gruppo delle vitamine B. ima di cui non si poteva determi¬ mare l'entità, si produceva la ca! mz'e precoce del loro pelo. Ma ; quando essi erano alimentati con ■■tutti S!i elementi appartenenti al J£ruPP° delle vitamine B il pelo riprendeva il colore naturale. La I natura della vitamina che causava |1uesti mutamenti restava un mi stero. Per risolverlo furono iniziate attivissime ricerche in molti laboratori nella speranza anche di ritrovare una vitamina ch'esercitasse l'identica azione nei riguardi del mantenimento del colore normale dei capelli umani e possibilmente della restituzione del pigmento originale a quelli già imbianchiti. Alcuni lavori avevano preparato il terreno per la scoperta finale. La dottoressa Agnese Morgan, dell'Università di California, aveva osservato nel corso dei suoi esperimenti che l'assenza di alcune sostanze dalla dieta dei ratti produceva Plncanutimento del jpelo, ma non aveva fatto alcun 1 cenno di una vitamina sconosciu ta. La traccia più importante ver! so l'identificazione della sostan'za ignota con l'acido para-amino ] benzoico quale appartenente al j gruppo delle vitamine B, fu aper;ta al principio dello scorso anno Ida due scienziati inglesi, i dottori ÌWoods e Fields, che riconobbero jcome essa fosse presente nel liejvito, dal quale fu isolata nel di I cembre scorso da due altri scien ziati inglesi, i dottori Rubbo e Gu¬ lespie. L'acido para-amino benzoico Ma si deve al metodo diretto e geniale di cui si servi il dottor Ansbacher se il problema jche aveva tormentato i biochimici [negli ultimi due anni è stato pojtuto risolvere. Quando fu scoperto j l'acido pantotenico, un altro ele I mento appartenente al gruppo del'le vitamine B, se ne diffuse larga: mente la conoscenza e si parlò !estesamente delle sue meraviglio j se proprietà che inducevano a clas jsifiearlo come un elemento esseniziale alla vita. Senza questa soIstanza nessun organismo poteva crescere e svilupparsi normalmen te, nè le funzioni vitali più essen ziali compiersi senza disturbi e perturbazioni gravi. Per queste sue stupefacenti qualità esso fu bat i tezzato popolarmente come « vita'mina della vitalità ». Sembrava lanche ch'esso fosse necessario al i la conservazione del colore natu rale de' capelli. Nel corso dei suoi : esperimenti, però, il dottor Ans:bacher ebbe a constatare che non i ostante la presenza dell'acido pan 1 totenico nella dieta dei ratti sui ]quali si conducevano le ricerche, 1 l'imbianchimento del loro pelo si ! verificava in tutti i modi. Allo Scienziato venne allora il sospetto che il fenomeno fosse dovuto all'assenza di una vitamina sconosciuta e si diede intensamente a ricercare un composto che fosse più facilmente solubile in alcole che in acqua. Egli trovò la sostanza che desiderava non tanto attraverso esperimenti, ma procedendo piuttosto per via di eliminazione. Dopo aver scartato una quantità di sostanze come incapaci di produrre gli effetti voluti, non gli rimase che sperimentare con l'acido para-amino-benzoico, ben noto ai chimici come la sostanza da cui si ricava la « novocaina » ed altri anestetici. Cosi una nuova vitamina è stata aggiunta al numero già rispettabile di queste sostanze ed una nuova irma fornita alla scienza medica per combattere le malattie. Intanto si commercializza Intanto una nuova malattia prodotta da deficienze vitaminich0 come pure la sua cura specifica sono state scoperte principalmenper metodo logico confermato da alcuni esperimenti. Ma come lo stesso dottor Ansbacher ha decisamente fatto notare la sostanza recentemente scoperta non è stata, per ora, sperimentata su esseri umani, nè altra n'è stata trovata che a questi possa applicarsi. Tutto quello che si può dire per ora è che l'acido para-amino-benzoico è un elemento necessario al mantenimento del colore naturale del pelo di alcuni animali. Lo si è anche riconosciuto necessario allo sviluppo normale dei pulcini. Gli esperimenti dimostrano che quando esso è assente dalla dieta di questi animali il loro pelo imbianca precocemente e che se viene rimesso nella dieta si verifica il ritorno del colore naturale. Non è detto, però, che procedendo per questa via non si possa trovare qualche cosa di simile anche per l'uomo. E' probabile che anche la canizie umana, almeno quella precoce, possa dipendere dall'assenza di alcune vitamine nell'alimentazione o dalla loro mancata assimilazione nel caso fossero presenti. Per ora si è pensato di applicare la nuova scoperta ad uno scopo pratico: quello di cambiare a volontà il colore del pelo di quegli animali le cui pellicce hanno valore commerciale. E' stato già suggerito agli allevatori di volpi bianche di sottomettere a dieta speciale volpi di altro colore in modo da produrre pellicce interamente bianche senza scapito della loro morbidezza e del loro lustro. Si attendono sperimentatori di b'uona volontà che s'inducano a condurre le ricerche su soggetti umani. Non si vede perchè tali ricerche non debbano condurre a risultati che siano, non fosse altro, d'incoraggiamento e di promessa. Amerigo Ruggiero

Persone citate: Agnese Morgan, Fields, Hans Kringstod

Luoghi citati: America, Boston, New Jersey, New York