Il ventennale del Fascio di Forno celebrato dal Federale

Il ventennale del Fascio di Forno celebrato dal Federale Il ventennale del Fascio di Forno celebrato dal Federale // rapporto alle gerarchie della 25a Zona Ricorrendo ieri il ventesimo annuale di fondazione del Fascio di Forno Canavese, il Federale si è recato in quel centro per presiedere il rapporto dei camerati del Fascio ed il rapporto delle gerarchie della 25.a zona. Il Fascio di Forno Canavese ha scritto nella sua storia nobili pagine all'epoca eroica dello Squadrismo ed il paese ha sempre costituito un centro di vita fascista particolarmente viva e pulsante. Perciò ieri il ventennale della fondazione è stato celebrato con particolare solennità ed il Federale ha voluto intervenire alla adunata che ha raccolto da tutti i vicini centri canavesani i camerati della zona. Il vasto salone della Casa del Fascio era ieri gremito di fascisti e di donne fasciste che hanno accolto il Federale con il canto degli inni della Rivoluzione. A salutare il Federale si trovava l'ispettore Cuccodoro e le autorità locali. A capo delle donne fasciste erano la Fiduciaria provinciale, la vice-Fiduciaria e l'ispettrice. Nel vasto salone è risuonato alto il saluto al Re ed al Duce. Quindi il Federala ha subito iniziato a parlare con fervida ed appassionata improvvisazione ed è stato seguito con il più vivo interesse e più volte interrotto da applausi. Il Federale si è detto lieto di essere presente alla adunata delle forze della 25.a zona, indetta appunto per celebrare il ventesimo annuale della fondazione del Fascio di Forno. Prendendo lo spunto dalla storia dello Squadrismo animoso durante il quale le Camicie Nere hanno dato la più chiara prova della fede che le ha animate sin dall'epoca gloriosa della vigilia, il Federale ha sommariamente tratteggiato la storia di questi venti anni in cui il popolo italiano ha dimostrato al mondo di essere non soltanto degno erede della tradizione romana, ma anche, per merito e volontà del Duce, il fondatore della nuova civiltà del lavoro di cui sarà improntata la nuova Europa. Per il trionfo delle nostre sacre rivendicazioni, per l'affermazione delle alte finalità sociali del Fascismo, oggi siamo in guerra contro nemici che sono già totalmente destinati a soccombere ed a perire. Con particolari indovinate espressioni il Federalo ha detto del significato della nuova letta che ha avuto inizio proprio ieri contro un popolo che ha dato chiara misura della sua bassezza divenendo complice dell'Inghilter¬ rddgtmcgIIItllIIIIIIllllllllllllItllllllllllllllllllIllllllllllllllllllllIt ra, popolo che seguirà — malgrado l'atteggiamento delle Potenze dell'Asse che aveva dato alla Jugoslavia la possibilità di essere tutelata e protetta, atteggiamento amichevole a cui è stato risposto con il più nero tradimento — l'Inghilterra appunto nella sua ultima, definitiva, totale rovina. Perchè la vittoria sia pronta occorre però che tutti facciano appieno il loro dovere; ancora una volta gli italiani dimostrano al mondo intero il loro valore e la loro tenacia. Il Duce ci guiderà alla vittoria che risplenderà luminosa coronando il sacrificio dei Caduti e di tutto il popolo. Le parole del Federale sono state vivamente applaudite. Quindi, salito nell'ufficio del Segretario del Fascio, il Gerarca si è affettuosamente trattenuto con i familiari di tre gloriosi Caduti di Forno: caporalmaggiore bersagliere Giacomo Giacoletti; alpino Vincenzo Rossi e alpino Tommaso Data. Gli industriali del luogo hanno poi fatto una relazione al Federale sull'attività svolta nei loro stabilimenti e gli hanno prospettato alcuni problemi. Frattanto le gerarchie della 25.a zona si erano adunate nel vasto salone. Ad esse il Federale ha tenuto rapporto dopo che lo ispettore Cuccodoro gli ebbe letta una chiara relazione sull'attività svolta. Il Federale ha rivolto un particolare elogio all'ispettore ed all'ispettrice camerata Seira per la quale ha avuto speciali parole di compiacimento, ed ha invitato tutti i presenti a proseguire con anche maggiore attività nel loro lavoro. Tornando a Torino il Federale ha sostato nel Gruppo rionale di Busano ove ha visitato i locali e si è trattenuto con la popolazione che lo ha applaudito ed ha entusiasticamente inneggiato al Duce. Il ventennale del Fascio di Forno celebrato dal Federale Il ventennale del Fascio di Forno celebrato dal Federale // rapporto alle gerarchie della 25a Zona Ricorrendo ieri il ventesimo annuale di fondazione del Fascio di Forno Canavese, il Federale si è recato in quel centro per presiedere il rapporto dei camerati del Fascio ed il rapporto delle gerarchie della 25.a zona. Il Fascio di Forno Canavese ha scritto nella sua storia nobili pagine all'epoca eroica dello Squadrismo ed il paese ha sempre costituito un centro di vita fascista particolarmente viva e pulsante. Perciò ieri il ventennale della fondazione è stato celebrato con particolare solennità ed il Federale ha voluto intervenire alla adunata che ha raccolto da tutti i vicini centri canavesani i camerati della zona. Il vasto salone della Casa del Fascio era ieri gremito di fascisti e di donne fasciste che hanno accolto il Federale con il canto degli inni della Rivoluzione. A salutare il Federale si trovava l'ispettore Cuccodoro e le autorità locali. A capo delle donne fasciste erano la Fiduciaria provinciale, la vice-Fiduciaria e l'ispettrice. Nel vasto salone è risuonato alto il saluto al Re ed al Duce. Quindi il Federala ha subito iniziato a parlare con fervida ed appassionata improvvisazione ed è stato seguito con il più vivo interesse e più volte interrotto da applausi. Il Federale si è detto lieto di essere presente alla adunata delle forze della 25.a zona, indetta appunto per celebrare il ventesimo annuale della fondazione del Fascio di Forno. Prendendo lo spunto dalla storia dello Squadrismo animoso durante il quale le Camicie Nere hanno dato la più chiara prova della fede che le ha animate sin dall'epoca gloriosa della vigilia, il Federale ha sommariamente tratteggiato la storia di questi venti anni in cui il popolo italiano ha dimostrato al mondo di essere non soltanto degno erede della tradizione romana, ma anche, per merito e volontà del Duce, il fondatore della nuova civiltà del lavoro di cui sarà improntata la nuova Europa. Per il trionfo delle nostre sacre rivendicazioni, per l'affermazione delle alte finalità sociali del Fascismo, oggi siamo in guerra contro nemici che sono già totalmente destinati a soccombere ed a perire. Con particolari indovinate espressioni il Federalo ha detto del significato della nuova letta che ha avuto inizio proprio ieri contro un popolo che ha dato chiara misura della sua bassezza divenendo complice dell'Inghilter¬ rddgtmcgIIItllIIIIIIllllllllllllItllllllllllllllllllIllllllllllllllllllllIt ra, popolo che seguirà — malgrado l'atteggiamento delle Potenze dell'Asse che aveva dato alla Jugoslavia la possibilità di essere tutelata e protetta, atteggiamento amichevole a cui è stato risposto con il più nero tradimento — l'Inghilterra appunto nella sua ultima, definitiva, totale rovina. Perchè la vittoria sia pronta occorre però che tutti facciano appieno il loro dovere; ancora una volta gli italiani dimostrano al mondo intero il loro valore e la loro tenacia. Il Duce ci guiderà alla vittoria che risplenderà luminosa coronando il sacrificio dei Caduti e di tutto il popolo. Le parole del Federale sono state vivamente applaudite. Quindi, salito nell'ufficio del Segretario del Fascio, il Gerarca si è affettuosamente trattenuto con i familiari di tre gloriosi Caduti di Forno: caporalmaggiore bersagliere Giacomo Giacoletti; alpino Vincenzo Rossi e alpino Tommaso Data. Gli industriali del luogo hanno poi fatto una relazione al Federale sull'attività svolta nei loro stabilimenti e gli hanno prospettato alcuni problemi. Frattanto le gerarchie della 25.a zona si erano adunate nel vasto salone. Ad esse il Federale ha tenuto rapporto dopo che lo ispettore Cuccodoro gli ebbe letta una chiara relazione sull'attività svolta. Il Federale ha rivolto un particolare elogio all'ispettore ed all'ispettrice camerata Seira per la quale ha avuto speciali parole di compiacimento, ed ha invitato tutti i presenti a proseguire con anche maggiore attività nel loro lavoro. Tornando a Torino il Federale ha sostato nel Gruppo rionale di Busano ove ha visitato i locali e si è trattenuto con la popolazione che lo ha applaudito ed ha entusiasticamente inneggiato al Duce.

Luoghi citati: Busano, Europa, Forno Canavese, Inghilterra, Jugoslavia, Torino