L'opera civilizzatrice dell'Italia nell'Impero

L'opera civilizzatrice dell'Italia nell'Impero L'opera civilizzatrice dell'Italia nell'Impero L'Inghilterra vorrebbe ora ricon- !^ ''Abissinia alla barbarie Madrid, 7 aprile, II settimanale Domingo scrive che l'Italia ha dato all'Abissinia :una civiltà sopprimendo la schia- I. ila le,bbla' costruendo ponti e stra <le' (lantl° ac1ua allp Kent' assetaIvitù, combattendo vittoriosamente la l de. te da secoli, aprendo scuole, insegnando a coltivare la terra, civilizzando insomma e chiamando a una vita migliore milioni di esseri che conoscevano solo la servitù più odiosa, il dolore e la miseria. « L'Inghilterra — prosegue la rivista — non ha mai digerito la vittoria italiana e oggi vorrebbe con tutti i mezzi distruggere l'opera veramente grandiosa e altamente civile- compiuta in tempo relativamente breve dagli italiani. Essa vorrebbe in altri termini restituire il popolo abissino alla schiavitù e alla miseria, distrug jgere ponti strade e acquedotti ! chiudere le scuole, far ritornare il Ideserto dove l'opera colonizzatri¬ ce italiana cominciava a trasfor- mare in terre ubertose lande da secoli abbandonate ». L'opera di civiltà compiuta dall'Italia in Etiopia, in primo luogo la .superba rete di strade, si impone all'attenzione del mondo, il ricohoscimentq del periodico spai/nolo sottolinea e-ìic la meta d"l- U'Ingkilterra è una: ricondurre VA |bissinia alla nera barbarie del re flime di Talari. Ma questa meta, le armi italiane — alla resa finale dei conti — renderanno ancora una volta, e per sempre irrog¬ \giiingibile. L'opera civilizzatrice dell'Italia nell'Impero L'opera civilizzatrice dell'Italia nell'Impero L'Inghilterra vorrebbe ora ricon- !^ ''Abissinia alla barbarie Madrid, 7 aprile, II settimanale Domingo scrive che l'Italia ha dato all'Abissinia :una civiltà sopprimendo la schia- I. ila le,bbla' costruendo ponti e stra <le' (lantl° ac1ua allp Kent' assetaIvitù, combattendo vittoriosamente la l de. te da secoli, aprendo scuole, insegnando a coltivare la terra, civilizzando insomma e chiamando a una vita migliore milioni di esseri che conoscevano solo la servitù più odiosa, il dolore e la miseria. « L'Inghilterra — prosegue la rivista — non ha mai digerito la vittoria italiana e oggi vorrebbe con tutti i mezzi distruggere l'opera veramente grandiosa e altamente civile- compiuta in tempo relativamente breve dagli italiani. Essa vorrebbe in altri termini restituire il popolo abissino alla schiavitù e alla miseria, distrug jgere ponti strade e acquedotti ! chiudere le scuole, far ritornare il Ideserto dove l'opera colonizzatri¬ ce italiana cominciava a trasfor- mare in terre ubertose lande da secoli abbandonate ». L'opera di civiltà compiuta dall'Italia in Etiopia, in primo luogo la .superba rete di strade, si impone all'attenzione del mondo, il ricohoscimentq del periodico spai/nolo sottolinea e-ìic la meta d"l- U'Ingkilterra è una: ricondurre VA |bissinia alla nera barbarie del re flime di Talari. Ma questa meta, le armi italiane — alla resa finale dei conti — renderanno ancora una volta, e per sempre irrog¬ \giiingibile.

Luoghi citati: Etiopia, Inghilterra, Italia, Madrid