IL PESO DELL'ITALIA sull'esito della guerra
IL PESO DELL'ITALIA sull'esito della guerra IL PESO DELL'ITALIA sull'esito della guerra epi giornale delle Camicie Brune esalta il decisivo contri-j—r buto delle forze armate italiane per il trionfo dell'Asse1 sd Berlino, 4 aprile, jn|èSotto il titolo «Teatro di guer- |vra mediterraneo e africano », il ^Voclchischer Beobachler pubbli- ca stamane colo in cui, un bilancio delle azioni navali e terrestri condotte dalle armi dell'Asse contro la Gian Bretagna nella parte meridionale del va- un interessante arti-Jd,°P,° ^-LfT^.f^lstissimo fronte antinglese che vai da Narvik al Mar Rosso, si fer-["»» a considerare l'eroico pgan- tesco sforzo compiuto dalle ar- mate fasciste sul»fronte libico e abissino met.tenclo in rilievo an-1 che le ultime operazioni italiane | e tedesche in Libia, «Gli avvenimenti in Africa, nel Mediterraneo e nel vicino Oriente e tutto l'apparato politico mi litare ed economico di" un grande ! impero mondiale, quale è quello | inglese — continua il Toe!c/ii-1 seller Beobachler —, furono mes- ! si in movimento allo scopo di rag-j ctangero'un risUUato ùnico:"quéi- ! lo di eliminare cioè la forza corri-1\o di eliminare cioè battiva del popolo italiano riiminuendo così il potenziale bellico della Madrepatria. «j/inizio di questo piano bri ranni™ rlat'i da molto temilo mi """S ?o rfiiana 1940 Sornairi ^t rìtaliagentrò to g'uSrra. Ha avuto ìnÌ7À0 quand„ l'esercito te- desco stava ancora dietro la linea È.Sigfrido. Fu allora che si riconob- be a Londra ed a Parigi l'impos- sibilitk di vincerr ia guerra con la ' ^^^ì^^^ in campo di battaglia aperto- si poteva al- hpra sperare di isolare gradata- mente \\ Reich da tutto il resto < dè]"mondo"saldando vòlta per voi" Ht.taW ai su0ì c0"fini " ck" chl0 dl fen.0 mano a mano che esso tentasse di spezzarlo. ^1"^^ dopo cne vide faniti tutti i suoi tentativi di adescare l'Italia con le lusinghe, di tagliare i rifornimen ti di carbone via Rotterdam e di sottoporre le navi italiane a Gi- novre di bargeUo, mentre contem- bilterra alle più vergognose ma novre di barge poraneamente si tentava in via di retta o indiretta, attraverso Roo- sevelt, di fare all'Italia continue vantaggiose offerte. Questa com- pietà svalutazione dell'onore e del-, ia mentalità italiana — nota ilj giornale — ha portato agli avve nimenti che gli inglesi meno si aspettavano: l'Italia rispose cioè a tali proposte con la dichiarazione di guerra. , D che Dunk«rque ebbe sug eeilato la sconfitta della Gran Bretagna nell'Europa Nord Occi dentafe f piani di dividere l'Italia daUa GermQnia vennero ripresi con la massima intensità di cui' rTmpel.0 britannico si sentiva ca-' pace. Fu così che negli ultimi otto' mesi l>ItaUa venne"a trovarsi al centro di questo immane piano di attacco. I soldati italiani, il mate- riaie bellico italiano vennero soti toposti alla più dura prova di re sistenza che la storia ricordi. Essi hanno pienamente assolto il loro alt° compito. Queste constatazioni Positive - nota l'articolista - non sono determinate dalla naturale .simpatia che ci lega ai nostri al: leati e camerati d'arme ma rispondono ai fatti nudi e crudi. I « Ogni popolo combatte nelle ] proprie condizioni e possibilità igeografiche e politene; il popolo| I italiano, guidato dal Duce, vive in uno spazio troppo ristretto. L'Ita- ... . ha e al tempo stesso una delle na Moni più ricche di uomini e più povere di materie prime. Oggi essa !iotta accanto alla Germania con- "O un sistema cne possiede un quarto del globo terracqueo, che :ha accumulato enormi ricchezze e ^jonijiiu ricci . ■» , i nel più sfacciato benes- pochi mesi. Le basi inglesi in ^ca, organizzate modername: ida lungo tempo, godono dell'allac1 ciamento con la Madrepatria, con |i Domini e coi paesi alleati. Ciò che vive l sere. e La lotta dell'Italia contro l'In Ighilterra si svolge in un settore [nel quale la Gran Bretagna si sen, te padrona da più di un secolo .mentre l'Italia lo è appena da de ! cenni o come in Abissinia da soli ' ' Afri¬ camente e jnon di meno, il soldato italiano si |è sempre e ovunque 'dimostrato|valoros'0 nella aua dum resistenza ^ntro un nemloo agguerritissimo. Nel,a sua marcia in Egitto e conJ^fsta'dVlS sòm&taVltàn"lnica, il combattente fascista ha svolto un'azione che nemmeno gli inglesi nei loro recenti successiseppero contrapporre. i * Lo stesso dicasi per 11 rap-[porto che esiste tra la flotta in- glese e quella italiana. La gotte britannica non ha nessun diritto di considerare con sufficienza quella1 italiana. Coi cannoni delle navi da | battaglia non è difficile otteneresuccesso contro incrociatori legge ri e cacciatorpediniere. Ma in que-sta_guerra — osservaci giornalenon si è ancora sentito che forze ! navali italiane e inglesi della stes- | sa portata e della stessa stazza si 1 siano scontrate. Come non si è ! mai verificato del resto il caso chej un incrociatore britannico riuscis- ! se a vincere una nave da battaglia 1italiana. Questi sono equilibri diforze innegabili». I! Voelkischer Beobachter osser-va più avanti che è nella stessanatura della guerra 1 avvicendarsidella sorte che favorisce ora l'unoora l'altro partito. La grandezza^!Lur_^maJ?c!aJ1^AaoJl=?i°eJa mostrano mai cosi bene come nel momento in cui le sorti di una bat- taglia sono mutevoli. Il popolo ita- ' liano ha appreso mano mano le no- tizie anch'e'poco liete con un co- raggio e con una fermezza degni della più alta ammirazione. Que- < sto popolo ha mostrato una matu-mediatamfnte'ripfre a'nche"0^:dracome fossero meschine e coni-« Non si può raggiungere la vittoria senza sacrifici —■ conclude l'organo della Casa Bruna — e il popolo italiano ne è, come quello tedesco, perfettamente conscio. I popoli e i soldati delle due Nazionidell'Asse marciano ora gomito agomito verso la nuova primaveral Stefani) con giuramento di fede e'nella cer tezza del comune destino e della , comune vittoria j
Persone citate: Duce, Gian Bretagna
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