Quarantamila alunni oggigiorno alle scuole elementari

Quarantamila alunni oggigiorno alle scuole elementari Aspetti «fella Bitta Quarantamila alunni oggigiorno alle scuole elementari // gruppo più moderno dei trentaquattro editici sedi di compartimento con trentasei succursali Nel 1940 la popolazione scolastica elementare di Torino si aggirava sui 42 mila alunni, tra maschi e femmine; lo sfollamento degli inizi della guerra l'ha fatta discendere di circa duemila unità, per cui al 24 marzo 1941 figurava di 39.992; ma è sempre un bel numero. Vi sono capoluoghi di provincia che non lo raggiungono neppure con il complesso dei loro abitanti. Immaginiamola schierata in una vasta piazza d'armi tutta questa infanzia, sana e gioiosa per le provvide e continue cure dedicatele dal Regime: ed essa apparirà, qual'è, una splendente promessa del domani, fatto miglici e dalla vittoria, al cui raggiungimento si battono eroicamente ì padri e i fratelli dei piccoli che ne compongono le file. A un tale risultato non si è giunti, naturalmente, che per gradi, attraverso lo sviluppo della città. Oggi questa conta 34 grandi edifici sedi di altrettanti Compartimenti scolastici, con un numero pari di direttori e direttrici didattici; inoltre quasi tutti i Compartimenti annoverano succursali, in modo che le scuole di Torino superano la settantina. L'ultimo edificio costruito è quello intestato al Duca degli Abruzzi in via Montevideo, situato tra il corso Stupinlgi e il Mercato orto-frutticolo, con 1690 alunni e tre succursali: in via Tripoli presso lo Stadio Mussolini, alla exBarriera di Orbassano e a Mirafiori.'Dello stesso tipo ed allestiti poco prima sono gli edifici della « Duca d'Aosta », in via Capelli, alla Tesoriera, nella zona di corso Italia, e della « Re Umberto », in via Nizza angolo corso Maroncelli. E' il gruppo che comprende il massimo di comodità moderne, il più aggiornato secondo i metodi di insegnamento e il più elegante sotto il punto dì vista architettonico. Nulla di meglio è ancora stato compiuto, nè all'estero nè nel nostro paese. Il vanto è del Municipio, giacchè se con la legge del 1934 le scuole elementari sono passate allo Stato, gli stabili, la loro manutenzione ed una notevole compartecipazione nell'onere finanziario (insieme con il milione annuo erogato a favore del Patronali, sono a carico del Comune. Il problema delle elementari non è ancora completamente risolto, mancando, come altra volta abbiamo rilevato, parecchi edifici per contenere razionalmente la popolazione scolastica dei quartieri che in questi ultimi tempi si sono fortemente ampliati; la soluzione verrà dopo la guerra. Tuttavia, pur con la dotazione presente, la Città può dire di aver assolto il suo compito in una misura superba: sia accrescendo gli edifici e i compartimenti fino a che le condizioni generali lo hanno consentito — e fu principalmente il periodo contrassegnato dall'Amministrazione del Podestà Paolo Thaon di Revel, attuale Ministro delle Finanze — sia provvedendo alle necessità più urgenti con le succursali, ricavate in stabili municipali, e dove ciò non fu possibile in locali presi in affitto. Il compartimento con il maggior numero di succurS"'i corrisnonde all'edificio della «.Giacinto Pacchioni» di vìa Berto- la, che ne ha sei. Non è poi fuori luogo aggiungere, già che siamo in tema di statistiche, che l'edificio con il più alto contingente di alunni è quello in cui ha sede la Scuola «Aristide Gabelli », in via Monterosa, alla Barriera di Milano, che ne conta 2155, mentre all'estremo opposto sta la « Michele Lessona », di corso Regio Parco, che ne ha soltanto 720. Ma in tema di scuole elementari c'è un lato di un interesse non meno vivo, e lo vedremo in una prossima puntata.

Persone citate: Berto, Giacinto Pacchioni, Michele Lessona, Mussolini, Paolo Thaon, Revel

Luoghi citati: Aosta, Milano, Orbassano, Torino