FIGURE EROICHE e ricompense al valore

FIGURE EROICHE e ricompense al valore FIGURE EROICHE e ricompense al valore Proposta di medaglia fl'oro|ffiper un funzionario dell'A. I. bcaduto sul fronte greco Roma, 28 marzo. E' morto in combattimento sul fronte albanese il funzionario dell'amministrazione dell'Africa Italiana dottor Vincenzo Ambrosio, tenente degli arditi. Nel darne comunicazione al ministro Teruzzi, il comandante dell'Armata, generale Geloso, ha cosi telegrafato: « Desidero comunicarti che per onorare il valoroso tenente Vincenzo Ambrosio, primo segretario di governo, è in corso la proposta di concessione della medaglia d'oro. Sono fiero di avere ancora avuto ai miei ordini questo giovane eroe, che fu anche mio valente collaboratore nel Galla-Si- z1GnutapzgpdddtCgCr damo; volontario in terra d'Albania, ha donato la sua bella giovinezza alla Patria cadendo da eroe sul campo, mentre conduceva al l'assalto gli arditi di cui egli stes so aveva chiesto il comando. Vincenzo Ambrosio, coloniale e sol dato, sarà sempre presente tra camerati, e il ricordo di lui perenne nel mio cuore di coman dante ». Nato a Roma il 14 giugno 1913, compi gli studi nel collegio Marc'Antonio Colonna e nel ginnasio liceo Mamiani, distinguendosi seni pre, conseguendo il diploma di maturità classica a pieni voti. Laureatosi a Roma in giurisprudenza, fu assunto dal prof. Giannini come assistente presso la Cattedra di diritto marittimo. Durante gli studi universitari, frequentò il corso allievi ufficiali a Salerno e, tra i primi del suo corso, ottenne di essere destinato al 231» reggimento Fanteria a Merano. Attraverso un concorso indetto dal Ministero dell'Africa Italiana, fu assunto come volon tario di governo e domandò di essere inviato subito in Africa, alla cui volta parti nell'agosto 1937 All'Asinara rifiutò di rimanere presso gli uffici del Governo eri treo e lo stesso rifiuto oppose ad Addis Abeba, ove chiese di essere inviato nel Galla-Sidamo. Dopo una breve sosta a Gimma ottenne di essere trasferito a Bacco, presso quel commissariato di recentissima istituzione, commissariato che resse non ostante la sua giovanile età per qualche tem po. Da Bacco fu inviato come re sidente a Cossa (Galla e Sidamo) Con l'ent»-ata in guerra dell'Ita Ila e dopo l'inizio delle operazioni contro la Grecia, chiese ed ottenne di essere assegnato al reggi mento di origine, il cui comandante, pochi giorni dopo il suo arrivo, gli tributò un encomio cosi motivato: Appena giunto al reggimento, chiedeva di far parte del reparto arditi per partecipare con esso ad un'azione durante la quale dava prova di sangue freddo e di sprezzo del pericolo ». Nell'ultima lettera che, secondo lui, avrebbe potuto suscitare trepidazione nei familiari, e che perciò aveva inviato ad un amico, rievoca una delle più ardite e pericolose azioni da lui eseguite. E' caduto alla testa dei suoi arditi, scrive un suo collega di linea, in un'ardita azione di pattuglia, e la sua salma riposa in un piccolo cimitero di guerra. ntn1cdfolipcdsdapserzCccdfmnnUactbvb^a La morte in combattimento del tenente Rodolfo Merlino Rc Roma, 28 marzo. Sul fronte greco, com'è stato annunziato, è caduto in combatti mento il tenente degli alpini Rodolfo Merlino, figlio dell'eccellen za Federico Merlino, presidente della Corte dei Conti dell'A.O.I L1Agenzia le Colonie riceve da Addis Abeba che a chi gli aveva scritto per la morte eroica dell'u nico suo figlio, l'eccellenza Federico Merlino ha risposto con una nobile lettera nella quale sono contenute le seguenti fiere parole che dimostrano con quale animo gli italiani sappiano oggi offrire alla Patria quanto hanno di più sacro: « Si estingue nel fiore degli anni un figlio nel quale avevo riposto le mie speranze; ma vi assicuro che la fierezza e l'orgoglio di questa morte superano l'intensità dello strazio poiché penso che se è pur bella la vita ancor più bello e nobile è il sacrificio per la fede che tutti ci anima in questi momenti! ». Decorazioni ad ufficiali della 1 e della 4n Armata Roma, 28 marzo. Sono state concesse le seguenti decorazioni al Valor militare ad ufficiali appartenenti alla Prima e Quarta Armata. A viventi. — Medaglia d'argento: Colonnello Muttini Enrico di Paolo, nato a Garbagna Novarese (Novara), 92° Reggimento Fanteria: « Comandante di reggimento, dava alla sua unità uno spirito altamente aggressivo. In più giorni di azione, in condizioni difficilissime di terreno e di clima, conduceva con reiterati attacchi le sue trup pe nel vivo della sistemazione difensiva nemica e vi si manteneva saldamente malgrado la violenta reazione. Animatore instancabile, sempre presente ove più grande era ' il pericolo ». - Colle Valle Stretta-Colle de La ReplanetteLago Bataillercs, 10-24 giugno 1940-XVm. Medaglie di bronzo: Generale dl Divisione Ollearo Alfonso fu Giovanni nato a San Salvatore Monferrato (Alessandria), Divisione Sforzesca: « Approntava in zona di frontiera la propria Divisione con fede vivissima ed alacrità incessante e la conduceva attraverso quattro sI ffi??5p€aFSSs brtonXvrS^^Ó za ». MonginevrO; 1940-XVIII. Colonnello Richierl Lorenzo fu Giovanni nato a Torino, I Divisione Alpina Taurinense: «Comandante di artiglieria di un Corpo d'Armata alpino, durante quattro giorni di operazioni con azione ardita e decisa spingeva le proprie batterie su posizioni avanzate fortemente battute dall artiglieria avversaria per meglio appoggiare le unità di fanteria, dando per primo persuasivo esempio di sprezzo del pericolo e senso del dovere e confermando le sue elette virtù militari ». Settore Baltea, Colle Piccolo San Bernardo, 21-24 giugno 1940-XVIII. Croci di guerra — A viventi: Colonnello Lovera Di Maria Cesare di Stanislao, nato a Torino, 15» Corpo d'Armata; tenente colonnello Rossi Aldo fu Enrico nato a Novara, Divisione motorizzata Trieste. Il ten. Vincenzo Ambrosio