I commenti spagnoli di Riccardo Forte

I commenti spagnoli I commenti spagnoli 1 La sconfitta diplomatica inglese è fuori dubbio Madrid, 26 marzo. L'adesione della Jugoslavia al Patto Tripartito ha suscitato in Spagna tanto maggior interesse in quanto il pubblico aveva seguito con viva attenzione gli ultimi sviluppi della complessa crisi politica di Belgrado, le cui vicende ,la stampa madritena aveva espoUe ?iorD0 „er con dili!ren. | za oriWettiva. La firma del Pat;t0 a vienna d ]p nerlt,ezie dei !»1»™' SCOTSi' è considerata come qualifica \Arr,ba, che intitola o a n a -1 ^Vtómento" della 'couàborazió'ng economica, cancellando un paa ( norama diplomatico che era staijto scritto dal rancore e dall'ingiu e i - stizia ». Il giornale osserva che, nonostante le vacillazioni della politica jugoslava negli ultimi tempi, oggi ila sconfitta inglese è fuori dub-;bj e conclud6e che 4 l'adesione,u - dena Jugoslavia forse più che icio i precedenti, è una semplice mani- 5 - ! festazione pacifica di giovanile inlteresse dei popoli nuovi, ad incori |porarsl nel nuovo ordine europeo», -! L'articolista dell'ASC, rileva -1 La__55n*e!^ con le citate parole il suo edito riale: «La cerimonia al palazzo del Belvedere, scrive il massimo organo falangista, sloegia Interamente l'influenza britannica dal sud-est europeo. Se abbracciamo con lo sguardo la perigliosa strada che la politica dell'Asse ha dovuto percorrere in questa agitata reeinne balcanica, appare indubitabile che l'epilogo della lotta è costituito dall'adesione rìel'a Jugoslavia al Patto di Berlino. Il regno dei Serbi Croati Sloveni è stato, forse più che le altre nazioni balcaniche, la Romania eccettuata, il centro ove si è manifestata più palese la presenza degli agenti inglesi e l'intenzione della democrazia occidentale di rompere ad ogni costo uno « statu quo » di importanza vitale per il Reich. La Jugoslavia, a causa delle complicazioni etniche derivate dai trattati, si prestava maggiormente ad essere utilizzata da queste forze di dispersione. Ma la politica di equilibrio, di audacia e di serenità che ha svolto la Germania in questo angolo di Europa, ha permesso il consolidamento ideila tesi pacifica a Belgrado e il lllLI CfiintocupsecsnleimnnlesdhlisteddcpcficutmrvtamvTMfrin- gretarlo di stato americano Sum- tacaucda, ner Welles ai giornalisti di aver, o (tentato di convincere la Jugosla-J via a non cedere alle domande te-' e desche, e ne deduce che « l'adea!sione della Jugoslavia è un nuovo - j trionf0 diplomatico della Germa-1 ^nche !a Vanguardia osserva -jche l'adesione delia Jugoslavia al -!patto Tripartito è stata la più la,'" e l boriosa fra quelle che sono state finora raccolte nell'Europa sud orientale; ma ciò è naturale poi che si tratta di uno Stato appar itf™?^ a' „g™,?&°„-d-eLvincit°ri idei 1918, con tutto ciò che questo -|fatto comporta in quanto ^ stati e|d'animo politico-sentimentale sen- -|Za escluderne i comuni ricordi mi¬ e — ù a l l è o lltarl. Perciò « la grande abilità dei suoi governanti, e specialmente del Principe Paolo, è consistita nell'lntraprendere la strada che imponevano le circostanze senza danno per il paese e contraendo obblighi minimi ». Il grande organo industriale ritiene quindi che le due note consegnate dal Governo tedesco in nome dell'Asse a quello jugoslavo non siano meno importanti che il testo stesso del Protocollo. <r Perciò entrambi i Governi hanno potuto manifestare la loro soddisfazione: il Reich, ha conquistato il bastione che era feudatario dei paesi occidentali; Svetkovic, ha salvato l'integrità del suo paese e evitato la presenza di forze straniere nel ino territorio ». Riccardo Forte dIIIRnpmlapcaslilinritunrachdrmctcniimii in mi in ni li n; Illllllllllllllllllllll i i > ■ 11 z

Persone citate: Principe Paolo, Welles