"Volontà di vita dei popoli europei,,

"Volontà di vita dei popoli europei,, "Volontà di vita dei popoli europei,, matrimoni in più che tra il 1926 ed il 1932. Nel 1939, entro i nuo- Sotto il titolo: « Forza e volontà di vita dei popoli europei», la Wirtschaft und Statistik pubblica uh ampio studio sulla situazione demografica dei popoli europei all'inizio della guerra. La vittoria è stata sinora e sarà nel prossimo futuro con i popoli che per i primi hanno reagito al flagello della graduale decadenza delle nascite. Tra il 1924 ed il 1929 la percentuale dei matrimoni e delle nascite In Francia, la prima 8,4 e la seconda 18,4 per mille, non era sensibilmente mutata rispetto al 1913. Nel decennio successivo le cifre si abbassano, rispettivamente, a 6,6 ed a 14,6 per mille. Si accentua la decadenza alla vigilia della guerra e della catastrofe. Anche la situazione della Gran Bretagna non è migliore di quella dell'alleata. Tra il 1924 ed il 1929 i matrimoni e le nascite ammontavano a 7,5 ed a 17,9 per mille. Nel 1933 le nascite scendevano a 14,9 per mille, poi vi è stata una leggera ripresa, e nel 1938 e 1939 la quota sale a 15,5 per mille. La Svizzera ed il Belgio, la Svezia e la Norvegia hanno un movimento demografico che raggiunge appena il livello francese. Anzi nel 1933 la media delle nascite in taluni Stati nordici fu soltanto del 13,7 per mille. DI particolare interesse anche la situazione demografica in Polonia e nei Balcani. In Polonia tra il 1924-29 la percentuale delle nascite era del 33,6 per mille e nel 1938 soltanto del 24,5. Nello stesso periodo il regresso delle nascite nei Balcani era il seguente: in Romania da 35,5 a 28,3 per mille, in Jugoslavia da 34,2 a 27,9, in Bulgaria da 36 a 21,1, in Grecia da 27,9 a 23,5. In Ungheria, nel 1939, le nascite ammontarono soltanto a 19,1 ogni mille abitanti. La sconfitta ed il regime socialdemocratico ebbero gravi conseguenze demografiche per la Germania. Le nascite da 27,5 per mille nel 1913 scesero a 19,3 nel quinquennio 1924-29 ed a 14,8 nel 1933. Con l'avvento del nazionalsocialismo vi è stata una netta ripresa. Tra il 1933 ed il 1939, nei vecchi confini del Reich, si sono conclusi 840.000 vi confini, sono nati in Germania 1.663.000 bambini, 20,4 ogni mille abitanti. Per quanto riguarda l'Italia è nota l'azione metodica condotta dal Regime contro la decadenza della razza. Sin dal 1925 il Duce lanciò il primo grido d'allarme. Dal 1933, anche grazie alle leggi sociali istituite per la protezione delle donne, dei bambini e della famiglia, la situazione è migliorata od almeno si è riusciti a sbarrare la strada àd un ulteriore declino. La percentuale delle nascite nel 1939 è stata del 23,5 per mille. Un tre per mille, in più, osserva la Rivista tedesca, del quoziente sinora raggiunto dal Reich.

Persone citate: Duce