Un alpino creduto morto dà notizie di sè
Un alpino creduto morto dà notizie di sè Un alpino creduto morto dà notizie di sè Aosta, 21 marzo. La. fede e l'affetto di una sorela sono stati ripagati in modo da rlfar tornare la serenità e la contentezza in una famiglia che da qualche tempo era piombata nel lutto e nel dolore. L'alpino Reboulaz Clemente, della classe 1916, residente in una borgata di alta montagna del nostro comune, aveva partecipato col suo reggimento a una cruenta battaglia presso Coritza. La sua compagnia era comandata dal capitano Mazzotti, che trovava eroica morte alla testa dei suoi alpini. Il Reboulaz fu visto cadere vicino al suo capitano, mentre la compagnia, costretta a ripiegare, stava lasciando la posizione. Alcuni alpini si erano avvicinati al capitano e al Reboulaz, per prestar loro soccorso, ma purtroppo inutilmente, perchè nessuno dei due dava segni di vita, Pertanto, ritenuto morto, il no- me del Reboulaz veniva pubblicato nell'elenco dei caduti in combattimento il 15 dicembre scorso. La Dorella, che aveva ricevuto qualche giorno dopo la dolorosa notizia, nutrendo nel suo intimo una viva speranza che il fratello non fosse deceduto, aveva taciuto la verità ai genitori, giustificando con pietosi pretesti la mancanza di notizie. Dopo lunghi giorni di cruda angoscia e di febbrile attesa, è giun ta ora improvvisamente alla fami glia una cartolina scritta di pugno dall'alpino Reboulaz, il quale da va notizia di sè, dicendo fra l'altro di essere stato ricoverato in un ospedale greco in seguito a gravi ferite riportate, e che ora, guarito, è in un campo di concentramento. La cartolina era state trasmessa a mezzo della Croce Rossa. La notizia, diffusa nel villaggio, ha recato viva contentezza e i genitori sono stati fatti segno a dimostrazioni di simpatia.
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