Contro gli sciabolatori ungheresi difficile è il compito dei nostri rappresentanti

Contro gli sciabolatori ungheresi difficile è il compito dei nostri rappresentanti L'accademia d'armi a "La Stampa,, Contro gli sciabolatori ungheresi difficile è il compito dei nostri rappresentanti Finalmente l'incontro italo-un-gherese di sciabola è alle porte: dnmnni uri tnlnnp del «nutro «inr- aotnanunci salone net moscio </ior- nate, gli ungheresi si batteranno contro gh italiam.Glt ungheresi ! sono in forma perfetta, e lancia fissimi dopo gli incontri di Milano di mercoledì scorso, avendo ivi riportato tutte vittorie. Contro Rajczy — olimpionico e molte volte nazionale — tirerà Stagni, un giovane che, da poco presentatosi alla ribalta dei l.a Categoria italiani, ha assunto il ruolo di promessa. Egli a Milano ha perso i suoi assòlti contro i magiari, ma ha sapulo superare l'emozione del primo incontro internazionale, schermendo con impegno e nelle sue possibilità. Contro una « promessa » ungherese — Pcsty — ti tre volte olimpionico Marzi cercherà, alla distanza, di. imporre la sua classe, sempre elevata, anche se le gambe non sono quelle di un tempo. Il nostro Perenno contro Berezelly — uno dei più forti magiari — tenterà il tutto per tutto per imbrigliare il più noto avversario: saranno di fronte, dunque, due mancini, e forse questo darà noia ad entrambi. Siamo sicuri che Perenno farà l'impossibile per regalare, a noi ed a se stesso, una bella affermazione: tanto più bella perchè tanto difficile. Per finire la rassegna degli incontri internazionali, dovremmo ora parlare dell'incontro tra Gaudinì e Kovacs. Ma, questa volta, invece del classico r dulcis in fundo », nel fondo c'è un po' di amaro: giacche Gandinì — indisposto — non potrà scendere in pedana, ed il suo posto è stato affidato al livornese Tanzini. Quindi Kovacs, olimpionico e già campione del mondo, incontrerà Tanzini. Indubbiamente il compito dell'ungherese è molto facilitato, giacché un avversario della forza del gigante romano non si incontra tutti i giorni. Però il ritorno di Tanzini sulla pedana è senz'altro intere»- i sante. Infatti, il livornese — assente da qualche anno dalle gate — ha rifatto capolino a Milano nel torneo pareggiato, dove, pur non brillando, ci ha fatto sperare in una prossima ripresa. Il calice che con questa occasione gli si offre è di dolce vino ungherese ma — come il tokai — potrebbe tagliare le gambe... Auguriamo a Tansini certo miglior sorte: egli che è sciabo'atore nitido ed equilibrato — se in questi anni ha trovato quel pizzico di « cuore » che gli mancava, potrà tentare — se ?to» addirittura il successo — almeno una lusinghiera affermazione. Degli incontri di contorno — e contorno principesco abbiamo già parlato. Tra Picchi ed Allocchio, Picchi ha il favore nel prò , nostico, se ;s„e ultime gare. Tra Cantone e Battaglia pronosticare è un re,bMS.- Cantone, per affermarsi, ol \tre allo stile, dovrebbe tirar fuori unghie e denti, e cioè proprio que | gii attributi che sono... il pane {quotidiano di Battaglia. Bertinetti |Most*co,"se" sarà" all'altézza delie dovrebbe vincere, e cominciare così a seguire le paterne orme: semprecchè l'emozione non lo attanagli, cosa che può capitare aa un ragazzo diciassettenne. Contro Di Vito, il torinese Filogamo dovrebbe regalarci una bella vittoria. Domani, nel nostro salone, se prima di ogni assalto contro gli ungheresi t cuori nostri e di tutti potessero parlare, crediamo si sentirebbe un coro unico, di speranze: e, per qualche vecchio schermitore, anche di ricordi. Aldo Masciotta

Luoghi citati: Milano