Case coloniche sull'Appennino

Case coloniche sull'Appennino PANORAMI PROVIIVCIJLImI Case coloniche sull'Appennino jTI a I" J I* I- m' ...-il inir- i Mli taglio aegu uliveti e castagneti dal 191ì> al Cmin J 11 ì a i il . [llfip causa delio spopolamento della montagnai1 r .«j .... 1 . . Una provvida iniziativa per la ricostruzione (Dal nostro inviato) SAVONA, marzo. Alla complessa opera di preparazione e di decisione per il. riassetto ferroviario e per l'impo- qustazione del problema autostra-' ladale dell'entroterra, che è quanto ; didire per il potenziamento dello descalo marittimo aperto su Torino, glla Federazione dei Fasci, cornei mho già avuto occasione di accen- ! e naie, ha arrecato il suo fattivo ! abcontributo in armonia con l'azio- si sututi pane suscitatrice e coordinatrice spiegata dall'Eoe, il Prefetto Neos Dinaie, sulla base degli studi e delle proposte della Provincia e della Podesteria; tuttavia questa fervida partecipazione alla vita cittadina, che d'altra parte ancora di recente si è estrinsecata in atti e provvidenze suggeriti da una squisita sensibilità verso le necessità civili della guerra, non costituisce il solo atto del Partito sul terreno delle realizzazioni pratiche locali. Due iniziative principali meritano particolare considerazione. La Federazione al lavoro Sino dai primi giorni del suo insediamento nella carica, il Federale dott. Carlo Albanese, procedendo alla rassegna delle attività soggette alla sua competenza, constatava la mancanza per i giovani di un punto di ritrovo che, informato alle caratteristiche dell'educazione fisica, servisse a fortificarne lo spirito preparandoli ai. cimenti e alle fortune del domani. Sottoposta la questione ad esame per la creazione della Casa della Gioventù marinara, egli accettava in seguito da un distinto professionista imolese, il camerata architetto Adriano Marabini, l'offerta di redigere gratuitamente il progetto e il ritrovo diveniva in senso embrionale un fatto compiuto. L'area è stata scelta lungo la consolare Aurelia tra Savona e Albissola, ai margini di un arenile di fianco al Molo di tramontana, dove sorge la stazione delle funivie per San Giuseppe. Posizione felice e incantevole. L'edificio, razionalmente concepito, si comporrà di un gruppo di costruzioni comprendenti, al piano inferiore, a un metro sul filo dell'acqua, i depositi per i natanti e per i motoscafi, oltre la Scuola di canottaggio, e al piano superiore un salone per le riunioni e le conferenze, alcune sale di conversazione e di lettura, vari locali per gli uffici e il pronto soccorso, nonché il bar e il ristorante, sporgenti su vaste terrazze e. specchio del mare. Ne completeranno l'attrezzatura le cabine per gli spogliatoi e per le doccie. Alle costruzioni si accederà per mezzo di due ingressi con ampie scalee. Intonato a .uno. stile.' moderno, di sobria accentuazióne e, dalle linee eleganti,; il nùcleo' edilizio accoglierà il Gùf, là Léga navale, il Dopolavoro delle funivie e la Gioventù Italiana e Fascista del Littorio. Canottaggio, sport a vela e motonautica rappresenteranno, con la parte educativa, le attrattive salienti della sede, ì cui con» di fabbricato non sottrarranno il mare alla vista dalla Aurelia perchè collocati più in basso e divisi da essa da una intercapedine che alla sommità non sarà minore di cinque metri. Il costo, al valore odierno, è stato preventivato in un milione di lire, cifra relativamente esigua se si tien conto che sarà questa la prima completa Casa della Gioventù marinara in Italia e che Savona diverrà in virtù sua un centro di gare e di competizioni nautiche, ai quale affluiranno i giovani da ogni parte della Liguria e anche dall'interno. Fra i vecchi castelli La seconda iniziativa, di più estesa portata sociale, che oggi impegna a Savona il Partito, è costituita dall'indagine, promossa essa pure dal Federale, intorno alla abitabilità delle case rurali. Sulla Liguria, affacciata con tutti i suoi sorrisi al Tirreno, e sulle pittoresche giogaie dell'Appennino, del pari che sulle zone alpine pesa l'eredità di abituri anacroni stici tramandata dal passato re girne e che il Fascismo, sotto la spinta del Duce, cerca di mano in mano, come nel caso presente, di eliminare. L'indagine è stata affidata a una Commissione presieduta dai Federale stesso e composta di tecnici e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, la quale, accertate sul posto le condizioni negative degli stabili, per il tramite dell'Unione di categoria invita di volta in volta gli agricoltori ad eseguire le riparazioni necessarie alle abitazioni dei coloni, dei mezzadri e degli affittuari dipendenti. (Secondo cifre fornitemi dalla Presidenza, le famiglie dei coloni e dei mezzadri della provincia sono 4 mila e quelle degli affittuari 13 mila; ad essi devono essere aggiunti 10 mila piccoli proprietari coltivatori diretti del loro fondo: in totale una massa di 27 mila Camiglie di lavoratori. Viceversa un'inchiesta compiuta precedente mente dal R. Ispettorato provi»' ciale dell'agricoltura i cui dati sono ora utilizzati dalla Commissione, fissa il numero delle case rurali esistenti nei 6S Comuni della circoscrizione provinciale in 19.895, la qual cosa dimostra che, peggiorando la situazione, una notevole parte delle case è abitata da più d'una delle famiglie anzidette. Comunque su tale cifra, 7009 case sono state trovate in condizioni buone, 7756 in condizioni mediocri e 5140 in condizioni cattive. Per la riparazione dei due tipi scadenti occorreranno più di 60 milioni. La percentuale più alta delle case in mediocre e cattivo stato è data dai tre Comuni della prima zona (Alta Valle Bormida), dai ventidue della seconda (Alta montagna di Savona) e dai ventuno, della, terza ( Basse, montagne raghvospdesicepirecoplaie ceruqu1.tasol'igmpdmcosczaUvtitapz12C51lalilannfarcIIIdnlmcqpm«mcdzprodlcvccrzScpacnilsccptspp quali l'occhio spazia lontano sul la cerchia dell'orizzonte avvivato di fantasiose malìe e in ognuno dei quali si incontrano i ruderi de gli antichi castelli con le torri mozze o superstiti, erte ancora, e ammantate di alterigia, sugli abitati, dove il nome dei marche si Del Carretto, gentil sangue ale¬ subalpine). Sono i paesi, quasi !tutti di aspetto ridente, appollaiati alla sommità dei colli o aggrappati alle pendici dei monti, dai ramico, nsuona a ogni passo; luo ghi di accogliente soggiorno esti vo, ma di scarse risorse, ciò che spiega in parte il decadimento delle case sebbene la quota massima dei villaggi non superi i seicento metri e si tratti, a rigore, più di mezza montagna che di vere e proprie alture straniate dal consorzio umano. L'esempio di Ferrania Nella costa di Albenga e nella plaga litoranea di Savona, vicine ai centri di più intensa attività e alle spiaggie balneari, la percentuale negativa delle abitazioni rurali diminuisce: su 4.650 della quarta zona le mediocri sono 1.740 e le cattive 668; nella quinta zona su 3.677 lè mediocri assommano a 1.4S9 e 495 quelle dell'infima categoria. Senonchè quale possa esserne la gradazione, il fatto è che qui, come sulle Alpi, la montagna si spopola. La casa decrepita significa disagio economico, ed il colono, il mezzadro, l'affittuario, il piccolo coltivatore diretto l'abbandona per scendere in cerca di una esistenza meno stentata. Il Comune di Urbe, nell'alta Valle dell'Orba, versante piemontese, che non molti anni addietro contava 2600 abitanti, si è ridotto a 1813, mentre per il fenomeno inverso dell'attrazione industriale, Cengio che nel 1935 aveva una popolazione di 2800 unità, oggi è salito a 3300, e Cairo Montenotte è sbalzato da 5842 abitanti nel 1911 a 9269 ne! 1936 e a 11.431 nell'ottobre 1940. Costituita da appena due mesi, la Commissione ha già visto delinearsi i primi risultati del suo lavoro: l'Azienda agricola di una nota industria di Ferrania, frazione di Cairo, aderendo all'invito fattole, si è affrettata a iniziare il riattamento delle ventisette case coloniche di sua proprietà in con¬ dizioni depresse. L'esempio è stato ed è tuttora seguito da altri agricoltori. La Federazione indirà ora un concorso a premi, a cui potranno partecipare tutti coloro che si saranno messi in regola con le riparazioni: essa darà inoltre i! j.suo appoggio agli agricoltori per e Ma contrazione presso l'Istituto Pe¬ Ceraie di credito Agrario della [Liguria di mutui con il contributo igovernativo dei 2.50 per cento su- gli interessi e per una durata che va sino a dieci anni. Azione, dunque, rapida e deci-; !siva ^re tempi: sopraluogo deiia Commissione, constatazione del le condizioni irregolari della casa, restauro o rifacimento. Il metodo ha incontrato la generale approvazione. Ma il problema ha aspetti più complessi, che sono tenuti in perfetta evidenza. Sull'Appennino uno degli elementi non trascurabili dell'economia rurale è rappresentato dal raccolto delle castagne. Disgraziatamente l'esosa speculazione a cui durante la guerra precedente, tra il 1915 e il 1919, si lasciò libero corso, portò in molte plaghe alla distruzione quasi totale dei castagneti. La stessa avidità dì illecito guadagno ha potuto esercitarsi contemporaneamente lungo la fascia costiera nel taglio di grandi uliveti, dei quali non fu più curata la ricostituzione, in modo che i campi terrazzati rimasti in-1 colti, con la caduta e il franamento dei muri a secco di sostegno, si j trasformarono in pascoli. E furono così in montagna come nel litorale due cause fondamentali del- ; l'esodo delle popolazioni agricole Insieme con il rinnovamento del la casa colonica bisognerà pertan- i to nerbare nlln rirv>«Htn7ioTiP de Ln ?lwf««ii nr=tf^»if^,mn gli uliveti e dei castagneti con unn | opera di bonifica che nei riguardi ; dei primi utilizzi i tempestivi e j benefici provvedimenti di legge i approvati dal Governo Fascista estendendoli possibilmente, se pur in diversa misura ai secondi- oc- ! correrà mo^ correra moitre ripiistinare e rat- torzare con tutti i mezzi possibili | dalle strade agli allevamenti & animali da cortile a gestione fami- liare, all'estensione delle zone pra-ltive, tutte le sorgenti di vita ca-'paci di infondere nel contadino un I .. j. „ x più saldo attaccamento alla terra,'che riuscirà per lui tanto più dilet-| toso quanto più essa sarà red- ditizia. La Commissione, considerando la casa rurale linda e pulita come!un primo passo, ha incluso ne)programma dà svolgere ulterior- mente anche la soluzione di questi |vitali problemi. E nulla toghe al merito della provvida iniziativa la considerazione che l'agricoltura, nella provincia di Savona, non ostante tutto assorbe ancora i'at- tività di oltre un terzo della popò , . ,.. , . r • lazione valida al lavoro, percen tuale che è ritenuta, dopo Imperia la più alta fra le provincie liguri. Francesco Oddone

Persone citate: Adriano Marabini, Aurelia, Carlo Albanese, Del Carretto, Duce, Ferrania, Francesco Oddone