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Patriottica pastorale dell'Arcivescovo di Recanati Patriottica pastorale dell'Arcivescovo di Recanati Ancona, 19 marzo. L'Arcivescovo di Recanati e di Loreto, mons. Aloisio Cossio, ha [diramato al clero della Diocesi e lai fedeli una lettera pastorale in occasione dell'attuale Quaresima nella quale, tra l'altro cosi scrive: « Tutti abbiamo vissuto il pe! riodo che va da Versaglia alla | guerra odierna. Crollano Imperi, i23Pt^r^a-diaScS muniamo ateo. Dopo una espiazio- ne troppo lunga, ingiusta e dolo- rosa, la Germania ritrova final- 1 mente se stessa e col coraggio indomito e la forza atavica di una stirpe che è ben nota all'Italia e a Roma., ìa Germania prepara in silenzio e con molti sacrifizi la rivincita. « L'Italia di Vittorio Veneto, attraverso una vera Rivoluzione, ri- 1 *°£fae,p£ L.TTomo~ , |52"„; - -°- Provvldenz«ale jaorge a nuova dignità nazionale e ,tutti gli statisti "del mondo, la ne ^e guida ora 1 dest.',ni della PaK ìSì, 3F23Si 5!f JLSJ1?. S* 'cessita dl atendere una mano ami !ua alla Germania .perchè fossero e riparate tante ingiustizie. La Lega delle Nazioni era diventata uno spietato strumento delle Nazioni reazionarie e potenti e non dei popoli poveri e proletari. « Tutte le piccole Nazioni, inve ce di pensare ai loro vitali interessi, sembrava esistessero soltanto per formare un cerchio di ferro intorno alle due grandi Nazioni, Germania e Italia. E le cose arrivarono fatalmente a un punto, che questo cerchio doveva essere spezzato per non vederlo chiudersi sempre più, a strozzamento di popoli giovani ma poveri che voleva no lavorare e volevano vivere». Mons. Cossio, esaltata l'opera del Duce, vòlta ad evitare il con flitto, invoca la fede in Dio e chie de che se ne ascolti da tutti gli italiani la voce. Stigmatizzata l'o pera dei giudei, che hanno ottenuto lo scopo di confondere le lingue dei popoli, il Presule afferma che nel nuovo mondo europeo non re gnerà più il vitello d'oro, nè il sim bolo del grande architetto, E la pastorale conclude con que- ste elevate parole:« In una recen te storica seduta del Consiglio dei Ministri fu detto alla Nazione che la Patria confidava che tutto il no stro popolo fosse all'altezza dei grandi eventi che stavano maturando. Il popolo italiano saprà rendersi degno di questa missione, cui lo ha chiamato la Divina Provvidenza ».