Ricompense a eroici aviatori Tre medaglie d'oro

Ricompense a eroici aviatori Tre medaglie d'oro Ricompense a eroici aviatori Tre medaglie d'oro Roma, 15 marzo. Un recente supplemento al Bollettino del Ministero dell'Aeronautica reca le seguenti ricompense al valore conferite ad aviatori: MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE (Alla memoria) — ZANINI Ignazio, da Cortola (Rovigo), primo aviere armiere: « Armiere su velivolo da bombardamento in rischiosa azione contro unità navali nemiche, veniva ferito, mentre si avvicinava all'obiettivo, da una raffica di mitragliatrice che fjli spezzava un braccio. Incurante della menomazione e del dolore, non preoccupandosi della critica situazione deli volo per incalzare della reazione nemica, compiva re ri alar mente il puntamento e il tiro, quindi, brandendo col solo braccio valido la sua mitragliatrice, cooperava con inalterata fermezza alla difesa, finché cadeva sotto una nuova raffica. Fulgido esempio ii stoicismo e di valore, egli sembrava ascendere già prima del trapasso nella luce degli eroi, tanto grandi apparvero, all'ammirazione dei compagni di volo, la serenità, la dedizione,, la fermezza con cui, servendo la Patria oltre il dovere, si \avviò al supremo sacrificio». Cielo del Mediterraneo centrale j - 12 Ottobre 1940-XVIH. (A viventi) - POLI Lido, da Serravezza (Lucca), sergente pilota: i « Giovane pilota partecipe di una formazione da caccia attaccata di sorpresa da soverchianti ' forze nemiche, contribuiva con ec- cesiònaZe perizia e intrepido co rapaio all'abbattimento dì cinque ; velivoli avversari. Colpito durante ; l'aspra lotta da pallottola esplosi ; va che ali sfracellava il braccio ^sinistro '^'altezza della spalla, \ \continuava con superbo sprezzo' 'della vita a combattere fino all'è- e e e e c e i i i e o e e ¬ o a o , è i r x . stremo delle forze, riuscendo infine, in un supremo sforzo di volontà, ad atterrare senza danni nei pressi di una nostra colonna. Amputato dell'arto, continuava a- dare prova, con la parola e con stoico contegno, delle altissime virtù già dimostrate durante tutto il combattimento ». Cielo della Marmarica - 8 Agosto 1940-XVIH. TREVIGNI Antonio, da Tripoli '(Libia), primo aviere armiere: « Armiere a bordo di un velivolo da bombardamento assalito da numerosi caccia, durante una azione contro unità navali colpito ad una spalla, con una gamba maciullata da una pallottola esplosiva e l'altra spezzata, incurante dell'atroce dolore per le gravissime ferite, avvinghiato in magnifico slancio alla sua arma, persisteva nel fuoco abbattendo con precise rafficlie due caccia avversari. Rifiutando poi il soccorso che gli volevano portare i compagni di volo, li invitata a non preoccuparsi di lui, ma solo del nemico. Si trascinava, quindi, al posto di pilotaggio per manifestare al comandante la sua gioia per l'esito lei tiro. All'ospedale sopportava con romana fierezza e stoico coraggio l'amputazione della gamba, dicendosi soltanto fiero e lieto di aver potuto compiere tutto il suo dovere verso la Patria ». Cielo del Mediterraneo - 17 Agosto 1940-XVIII. MEDAGLIE D'ARGENTO — Alla memoria): Angeli Fortunato, capitano pilota; Beccia Giulio, capitano pilota; D'Amico Emanuele, sottotenente pilota; Sassi Sergio, sottotenente pilota; Tre visi Ernesto, sottotenente pilota; Aragona Raffaele, sottotenente pilota; Salvadori Giuseppe, maresciallo pilota; Penta Giuseppe, maresciallo pilota; Bonato Arturo, sergente maggiore pilota; Pippo Ardesio, sergente pilota. Viola Natale, da Suna (Novara), sergente maggiore pilota: « Abilissimo pilota da caccia, più volte decorato al valore per la brillante attività svolta nei cieli di Spagna e di Francia, riconfermava nei cieli di Grecia le sue meravigliose doti di combattente ardito e di eccezionale valore. Il giorno 2 novembre corrente anno con la sua squadriglia, impegnato combattimento su una lontana base nemica contro preponderanti forze da caccia avversarie che tentavano di attaccare la nostra formazione da bombardamento, abbatteva in fiamme un caccia nemico e, lottando magnificamente, contribuiva all'abbattimento di altri velivoli, rientrando al campo con l'apparecchio gravemente danneggiato da raffiche nemiche. Successivamente partecipava a numerose azioni di mitragliamento a bassa quota. Il 19 novembre '40 da un campo avanzato e provato da numerosi bombardamenti aerei avvistava una formazione di numerosi caccia avversari che si accingeva ad attaccare il campo e le nostre truppe duramente impegnate in aspra battaglia. Con pochi compagni partiva decisamente in volo e, ingaggiato combattimento, lottava con valore sovrumano riuscendo in tal modo a stroncare il piano nemico. Nell'impari lotta, colpito mortalmente, cadeva da prode. Sublime esempio di ardimento e di elevatissimo sentimento del dovere ». Cielo di Corizza - 2-19 Novembre 1940-XIX. Basoli Pietro, primo aviere mo- l'Egeo, assumeva di persona il co Esempio di provato valore e sicu re virtù militari.». ..... . jtorista; Vincenzi Giuseppe, primo aviere armiere; Leta Libero, pn- mo aviere armiere; Bello Rober-, to, primo aviere marconista; For- ;mica Aldo, primo aviere marconi- :sta; Bosopi Luigi, aviere scelto motorista. |E' stata inoltre concessa la medaglia d'argento al valor militare alla memoria del sergente maggiore pilota Boccella Paolo,'per aiti compiuti durante la guerra li Spagna. (A viventi): Longo Ulisse, generale brigata aerea: Comandante dell'aviazione deli il co-. mando ed il pilotaggio di un àe-lreo da bombardamento destinato !ad un'azione offensiva su di una base aerea nemica. Per meglio 'centrare il bersaglio scendeva a Ibassa quota e, avuto gravemente colpito l'apparecchio, conduceva ugualmente a termine il compito ricevuto, dando prova di esempla- re ardimento e di singolare peri- zia. Già distintosi in precedente !azione ». jCielo di Grecia- 20 Gennaio 1941-XIX. Klinger Luigi, da Ancona, tenente colonnello pilota: « Ufficiale superiore di elette virtù militari, provato cosciente ardimento, guidava all'attacco radente una formazione di bombardieri veloci e da caccia sopra un munito aeroporto nemico. Sorprendeva l'avversario distruggendo undici apparecchi, depositi di munizioni, carburante e automezzi. Con sereno coraggio e sprezzo del pericolo, permaneva sull obiettivo oltre venti minuti per eseguire documentazione fotografica. Cielo di Ghedaref, 16 Ottobre 1940-XIX. Revetria Secondo, tenente colonnello pilota. Molinari Oscar, da Cortemilia (Cuneo), maggiore pilota: « Pilota da caccia di rara perizia, animato da spavaldo spirito combattivo, in testa al proprio reparto, che trascinava con intelligenza ed ardimento, si lanciava nelle imprese più arrischiate. Il giorno 27 novembre con il proprio gruppo mitragliava il campo nemico di Kozani distruggendo al suolo sei avversari. Il giorno 3 dicembre impegnava combattimento con una formazione da caccia nemica riuscendo con il pro->vio gruppo ad abbatterne sei. Il giorno 21 dicembre, per proteggere nostri velivoli da bombardamento in azione su territorio nemico, si lanciava decisamente contro una formazione di numerosi caccia nemici che disperdeva contribuendo con i propri gregari all'abbattimento di dieci avversari. Ferito nella lotta, riusciva a portare il proprio velivolo nelle linee nazionali. Meraviglioso esempio delle più elette virtù militari ». Cielo di Grecia - 23 Novembre21 Dicembre 1940-XIX. Gamba Raoul, da Torino, capitano pilota: « Comandante di squadriglia da bombardamento, partecipava con il proprio reparto a lunghe ricognizioni in territorio nemico e sul mare, effettuando efficaci bombardamenti contro importanti obiettivi. Durante un'azione condotta alla testa di una pattuglia di tre aerei contro una forte colonna motorizzata minacciante i nostri presidi avanzati, nonostante il precario funzionamento del suo motore, non desisteva dal condurre a termine la missione e con preciso bombardamento a bassa quota attaccava il nemico, infliggendogli fortissime perdite. Rientrava quindi alla base con l'apparccchio ripetutamente colpito dalla vivace reazione antiaerea ». Cielo di Ramu, 12 luglio - Garissa, 27 agosto - Hausmundulle, 11 settembre 1940-XVni. Mitucci Alberto, capitano pilota; Raffi Antonio, capitano pilota; Grossi Giorgio, capitano pilota; Solviati Giorgio, capitano pilota; Zucconi Tito, capitano pilota; Zanzottera Luigi, capitano pilota. Le sopra citate concessioni di medaglie d'oro al valor militare hanno un significato che merita essere sottolineato. Le motivazioni illustrano con sobria eloquenza le gesta eroiche dei tre eroi ai quali è stata concessa la massima ricompensa. Ma occorre ricordare che nell'Arma Azzurra — come del resto in tutte le altre armi e specialità — tutti, dai più alti gradi ai più modesti gregari, gareggiano nel fervore, nel valore e nel sacrificio. Tutti sono uniti da una stessa fede nel trionfo immancabile della Patria fascista e tutti sono ugualmente degni della nostra pérenne riconoscenza.