VERSO IL RISVEGLIO di Riccardo Forte

VERSO IL RISVEGLIO Sguardo al sottosuolo spagnolo VERSO IL RISVEGLIO I maggiori giacimenti ferrosi spa gnoli, praticamente ancora non sfruttati, possono dare una resa metallica del 50 per cento, mentre la Germania e l'Inghilterra fondono utilmente filoni che contengono ferro in misura di meno della metà rama misterioso, di cui non vi so no .fotografie; - risaltano su <™o, agli occhi di chi lo scruti tlMADRID, marzo. MNel panorama spagnolo delle ' miniere di ferro —- questo pano- unaioerta attenzione, dueifat-1 ti caratteristici. Il primo e che le miniere spagnole non sono* nè ! ! tanto buone come si esigeva dai'ompetenti per sfruttarle a sco- i che e tìVeCOcomr°l^etend vtant° TV che So "fa T nécatorl^0 ì fiacchi che le abbandonavano ri finivano addirittura per igno- Irarne l'esistenza. Il secondo è . mente distribuite in tutto il ter- ritorio, alcune — in generale le più piccole — sono sfruttate, e anche ce n'è che sono in pieno e rigoglioso sviluppo, altre — ingenerale le ma bandonate e non a oggi altre visite che quelle di £wi "*"^-,w.r gni-i — sono ab- t ricevettero fino studiosi e di tecnici, scambiati spesso per maniaci dall autori- tà provinciali e centrali che cu-m olimpica iniliffe- jrenza quei tesori addormentati, i perchè l'ideale degli amministra tori di quel tempo le non sono, |n°. spariti tutti) era di non esse- '1'0 turbati ne"c pl'opiì0 comodlta- q La «tenuta Wagner» ! Due sopra tutto, fra questi j grandi giacimenti, emergono per|la Ioro importanza. Il primo è | ?.U0"°ilel ™?SSi^CÌ0,^t".Uit? '!?.': le Siene Menerà (che vuol dire l'idei filoni 3), Almohaja e altro, in provincia di Guadalajara e di Teruel: un complesso di miniere ' che si calcola abbiano una riser- L altro, ancora più importante, è ,WcUo "ella Provincia di Leone,, |Chfi annovera miniere ricchissime r^le, Fej-radillo e del m0nte Teleno e quelle eiella forno- 8a tenuta Wagner», che rap-l .presentano da sole una ricchezza di 350 milioni eli tonnellate, ossia ,,n io,.,,, ,ini ™,,i™nnin fow-,,, un^y»,^^del Patiintonlc, ferreo •»'i^friraa éT&Sà^. 'm ^ leiuei e di Liuadaiaja- i ra sono in pieno sfruttamento, non cùsi queUe tlel Leone cile Sono in-: teramente abbandonate. lkM.„, „„..„ „„„ ! P^b*ilam0 detto Pure chc sono sfl.uttate, cion un successo rappre- sentalo nulla meno che dalla fe-l nomenale fioritura industrialo [della regione bilbama. le miniere •della Biscaglia: altri 50 milioni di tonnellate Sono anche «frutta- ui tnnneiaie. sono dnen. a ima te con discreta cura le piccole miniere cella regione santànderi- \minicie cena legione sanidiiueii na. che di tonnellate rappresentano '^0 milioni ,, l1 I, 1 ™7Ì j lvate, e quelle dell'Anda- : ui Lunneiiaue, e quelle uen «.nua- fittala occidentale: 30 milioni di tonnellate a Fregenal de la Sic- lomieiiaie ». ìiegeum ne m oitr- !''a V" Mr% 1„caUta ™»S> ^ frontiera portoghese, e 20 milioni |d, tonnell^te in6provincia di Sìvi- lUJinuiiaic il» v > > * » principalmente nelle monta- jgne intorno a Costantina. Piccoli ] sfruttamenti parziali di miniere idi ferro avvengono pure in varie ! località dell'Aragona (principal- !mente a Moncàyp e ad Aneto) |che conta 35 milioni di tonnellate, nelle province andaluse del Medi- ItSrhtào (a Marbella. ad Archi-dona, a Ronda, e in altre localitàdei pressi di Malaga e di Alme-ria), dove giacciono altri 50 mi- milioni. in Galizia, nella regione ca Lugo, uoVe sono par-' dioni di trannellate di minerale. I dnoila regione murciana- che ne spossiede 2o milioni, nelle Asturie, ndove valli e montagne ed abitan-: si son tutti una miniera di carbo- i ane — ma dove esistono tuttavia! lperfino 60 milioni di tonnellate di Ierro nei paesi bascrii, presso! crun dove se ne trovano altri 20itmilionj mtnrno' zialmente sfruttato 50 milioni di so"nc'la"te di" ferro. : eSono invece totalmente abban-,ndonati i .150 milioni di tonnellate fdel Leone, gli 80 milioni di ton-1 dnellatè delle miniere di Logrono. Btirgos e Senia, altri 10 milioni Gli tonnellate nella Mancia, presso, qCiudad P^eal. 15 milioni di ton-: nellate,nell' Estremadura, e altri.gPiccoli giacimenti. | v, , , , |sLe miniere sfruttate parzial-1 Tracfnrmaiinno riol tirnhlDma l^I IdSTOiniaZIOne OBI prODieUia . . . | mente sono oggetto di un'attività limitata: impianti poco piu che. rudimentali, di poca spesa, risul-' tati magri perchè le ambizioni «ono scarse. |Poco più di cinquant'anni fa l'industria siderurgica considera- va •commercialmente utili soltan- to i minerali ferrei con scarso te- noie di silice, cioè il mineraleK^T^I;r;| minatori spagnoli, o le ematiti rosse e marroni, come li chiama- vano i tecnici. Era il tempo in cui nesli alti.forni sl_ adoperava sol-j tanto il sistema Bessemei elaborazione dell'acciaio e ■ per la> in cuii•inn »™ U minerale di ferro fosforico era addirittura scartato come inser-hvibile Tempi nei ouali ali eser-1 ^ f^4vano che quantità relativamente gpiccole di metallo e in.cui gli vscambi internazionali erano ben apiù facili che oggi. !s^ ... „ . \n Tempi avvolti orma, nel a not- Pte lleUe eta «'emote. Isel 18821 jna«l"c »a tornici* Thomas e poi v a Martin-Siemens, che utilizza- ; qvan er ,a fabbl.,iazlone de,,.acJ ciaio la ban-a fusa neKu nettamente fi 11 LU" lL"u uoiuuuoni*» « e Piu 0 meno ricco di silice, c con luei filoni minerari che i te-jdc.I-ici. del ls7° chiamavano etqro-|ctossi, per opposizione ai filoni't,,.,(),,0,,si di facile utilizzazione, s L^^^V^S'^Pmole tedesche, e sopra tinto col|4molt plicarsi delle esigenze indù- ^striali, incominciò in Europa lai m„HH»w«lnnB .ime mlmtpra \tr>m sutilizzazione nelle m.nieie «e/o- dosse. I filoni non fosforici erano 1 J „„„„,.„„ n„0=Vri „v,<,lscarsi, e ci si accorse presto chei'„»mm»nn nimin foofmiVi fin ai- pnemmeno quelli fosfonci, nn al-|j -a • , —- «• \ .oia scartati, abbondavano. Fran- "eia e Spagna^^ mtaero «^«WJJ-i &Settentrionale ic-'là e tìZ X%PZ u"nTn„Ti lti ade. m ^ez.a > nel Nord-Africa ■ na, a Terranova Brasile; l'industr.» a-" „in crescente sviluppo, affamata dt §ferro, si assoggettò a comprare il|dminerale bruno in bacini s't»atl: cin America del Sud, a einqueeen-: to chilometri dalle coste. qmml. a. prezzi enormi e in condizioni di trasporto - complicate; e poiché canche queste lontane e costose importazioni si dimostrarono pie- tsto insufficienti, ecco le nazioni in-g drftsuctScr cento di metallo e di composizione h deficientissima, là dove fino allora n dustriali d'Europa ripiegarsi an stesamente su se stesse e frugare nelle proprie visceri, dovunque si sospettasse l'esistenza di qualche avaro filoncino eli ferro. Ed ecco l'Inghilterra e la Germania, riso Iute a utilizzate comunque il ferro custodito dalla propria terra, metterai a fondere filoni ccl 22 per s'era solennemente affermato non it essere utili industrialmente i fl'io-1 mni che avessero appena un po' di fosforo e meno del bO per cento di metallo: la carestia induce tutti autarciua p;.u rigogliosa e ni Giappone si mette anche lui su|U questa strada, Non era ancora scoppiata la .guerra mondiale quando avveni| vane questi fatti. E la Spagna, coi |suoi buoni filoni eli ferro al 50 per 1 silice, ma che hanno tuttavia una l^^^l^ti^ijt^hteH'di «11 cento, un tantino macchiati di fo- |sforo, copiosamente mescolati =M i bella metà del loro peso in metal. lo: la Spagna, il cui minerale era | 'il doppio più ricco di ferro di quel-i lo che lavoravano già inglesi a te- |deschi, la Spagna che avrebbe do-l villo riesaminare subito e - ''ore le sue sterminale rise - minerale eterodosso... la - non fece nulla. e1 ;|«sl ,onderebbe *m 11 i eon -ir m «««™« Spagna 'Sempre colpa di quell'indiffc- - ; renza e di quell'incuria che sono i all'origine di tanti mali spagnoli. -je di tanta miseria; e che fa si cltc|ai dirigenti incolpino volentieri il ipopolo ranch- aliando parlano a S25_7-..\ "r.^-^V^.riilr":. stranieri) come il più in'eover-i habile dellai terra » invece di ac- 1h»« .» «« «f««.«i ciLtÌ\^» 7.^, 4^^A^^T^m gnoio, individualista quanto si „ vuole, estroso, bizzarro ; volentieri | anarchico, è il cittadino più enttì- siasta del mordo quando sente so-! nrB ,u m „n „„„„ rhp _nn ,„ „_ a P ad. lui un capo che non lo co j n jn ""a. ma io ci nge. ene 0 gP , l verna ma nQon ^ .W1^ %a£?\ ■fi questi capi non se ne \isti molti).,c E. un fatto php mpntrp ,„ mIpfl. qda cima a fondo la valutazione e- conomica c politica dei giacimen- ti, instaurando nuovi niodi di e strazione, offrendo possibilità nuoL. „,,„ .,,lflra „,.„ P H»2KS 1K la Spagna 4 rimnora fo,.mn „, ^ritn.,. \t.n„„_ ^^^w^,"".^~rthMtr«i modita industiiale abbandonati e superati dappertutto; e che sol ' ,*' nlrt(,,. „.,„,,.„ .ivi Janto, aoP° la crudele gueira civile e la rivoluzione s'incomincia a 'c = "™"«™ "™,u u parlare della necessità di utilizza¬ j;n_rnon tfl„„i„d„™><.-fenili .„ . _„ fenn|ndm(.n>B fnnllo na " _^£^1 seLui &uel.ra mondiale, crisi, guerra dS clazi' a"ta''chia. nuovi regimi lazi, autarchia, „-nole 0 niuttosto sui Governanti §eil*aÌtro ieri e di ieri che affon- datj ne])e po'itrone d[ cuoio dei circoli di benestanti, sfogliavano ;ù volentìcri vnmstratìon che le Je ma ,struttlve riviste tecni. , „t..,.ni..r„ che stianiere- : Certo, lo sfruttamento ragiona to delle sconfinate ricchezze esigerà — dopo tanto abbandono — ricerche faticose, lunghi sopraluoghi, tentativi pazienti e costosi. iC'è, per esempio, tutto un aspetto 'tecnico tipico di ogni miniera: ed I è l'indagine relativa ai mezzi di trasporto e di comunicazione di cui si può disporre per spostare con ritmo regolare grandi masse di minerale, spesso (come nel caso dei giacimenti del Leene) per centinaia di chilometri. Ma questo è l'aspetto commerciale del problema: e oggigiorno la necessità delle imprese umane piega alla sua legge il lucro; e lo fa nascere. La « tenuta Wagner », che costituisce per la sua vastità 1250 milioni di tonnellate di minerale dei 350 compresi nel Leone) la più i attraente promessa della terra ' spagnola, fu visitata nel 1901 da un ingegnere inglese, che dopo essersi informato delle condizioni del giacimento — lungo ventidue chilometri, con fino a sette banchi metallici paralleli, di» uno spessore totale da 4 a 64 metri — disse», osservando attentamente, nel cavo della propria mano, un camj pione di minerale calcinato, agli I ingegneri spagnoli che lo avevano accompagnato: — This ivoitld molt like batter in the fumare... (ciò si scioglie rebbe come il burro nella for nace). 1 Riccardo Forte cbraNs1ampdsdqvhsmGsdgpU VERSO IL RISVEGLIO Sguardo al sottosuolo spagnolo VERSO IL RISVEGLIO I maggiori giacimenti ferrosi spa gnoli, praticamente ancora non sfruttati, possono dare una resa metallica del 50 per cento, mentre la Germania e l'Inghilterra fondono utilmente filoni che contengono ferro in misura di meno della metà rama misterioso, di cui non vi so no .fotografie; - risaltano su <™o, agli occhi di chi lo scruti tlMADRID, marzo. MNel panorama spagnolo delle ' miniere di ferro —- questo pano- unaioerta attenzione, dueifat-1 ti caratteristici. Il primo e che le miniere spagnole non sono* nè ! ! tanto buone come si esigeva dai'ompetenti per sfruttarle a sco- i che e tìVeCOcomr°l^etend vtant° TV che So "fa T nécatorl^0 ì fiacchi che le abbandonavano ri finivano addirittura per igno- Irarne l'esistenza. Il secondo è . mente distribuite in tutto il ter- ritorio, alcune — in generale le più piccole — sono sfruttate, e anche ce n'è che sono in pieno e rigoglioso sviluppo, altre — ingenerale le ma bandonate e non a oggi altre visite che quelle di £wi "*"^-,w.r gni-i — sono ab- t ricevettero fino studiosi e di tecnici, scambiati spesso per maniaci dall autori- tà provinciali e centrali che cu-m olimpica iniliffe- jrenza quei tesori addormentati, i perchè l'ideale degli amministra tori di quel tempo le non sono, |n°. spariti tutti) era di non esse- '1'0 turbati ne"c pl'opiì0 comodlta- q La «tenuta Wagner» ! Due sopra tutto, fra questi j grandi giacimenti, emergono per|la Ioro importanza. Il primo è | ?.U0"°ilel ™?SSi^CÌ0,^t".Uit? '!?.': le Siene Menerà (che vuol dire l'idei filoni 3), Almohaja e altro, in provincia di Guadalajara e di Teruel: un complesso di miniere ' che si calcola abbiano una riser- L altro, ancora più importante, è ,WcUo "ella Provincia di Leone,, |Chfi annovera miniere ricchissime r^le, Fej-radillo e del m0nte Teleno e quelle eiella forno- 8a tenuta Wagner», che rap-l .presentano da sole una ricchezza di 350 milioni eli tonnellate, ossia ,,n io,.,,, ,ini ™,,i™nnin fow-,,, un^y»,^^del Patiintonlc, ferreo •»'i^friraa éT&Sà^. 'm ^ leiuei e di Liuadaiaja- i ra sono in pieno sfruttamento, non cùsi queUe tlel Leone cile Sono in-: teramente abbandonate. lkM.„, „„..„ „„„ ! P^b*ilam0 detto Pure chc sono sfl.uttate, cion un successo rappre- sentalo nulla meno che dalla fe-l nomenale fioritura industrialo [della regione bilbama. le miniere •della Biscaglia: altri 50 milioni di tonnellate Sono anche «frutta- ui tnnneiaie. sono dnen. a ima te con discreta cura le piccole miniere cella regione santànderi- \minicie cena legione sanidiiueii na. che di tonnellate rappresentano '^0 milioni ,, l1 I, 1 ™7Ì j lvate, e quelle dell'Anda- : ui Lunneiiaue, e quelle uen «.nua- fittala occidentale: 30 milioni di tonnellate a Fregenal de la Sic- lomieiiaie ». ìiegeum ne m oitr- !''a V" Mr% 1„caUta ™»S> ^ frontiera portoghese, e 20 milioni |d, tonnell^te in6provincia di Sìvi- lUJinuiiaic il» v > > * » principalmente nelle monta- jgne intorno a Costantina. Piccoli ] sfruttamenti parziali di miniere idi ferro avvengono pure in varie ! località dell'Aragona (principal- !mente a Moncàyp e ad Aneto) |che conta 35 milioni di tonnellate, nelle province andaluse del Medi- ItSrhtào (a Marbella. ad Archi-dona, a Ronda, e in altre localitàdei pressi di Malaga e di Alme-ria), dove giacciono altri 50 mi- milioni. in Galizia, nella regione ca Lugo, uoVe sono par-' dioni di trannellate di minerale. I dnoila regione murciana- che ne spossiede 2o milioni, nelle Asturie, ndove valli e montagne ed abitan-: si son tutti una miniera di carbo- i ane — ma dove esistono tuttavia! lperfino 60 milioni di tonnellate di Ierro nei paesi bascrii, presso! crun dove se ne trovano altri 20itmilionj mtnrno' zialmente sfruttato 50 milioni di so"nc'la"te di" ferro. : eSono invece totalmente abban-,ndonati i .150 milioni di tonnellate fdel Leone, gli 80 milioni di ton-1 dnellatè delle miniere di Logrono. Btirgos e Senia, altri 10 milioni Gli tonnellate nella Mancia, presso, qCiudad P^eal. 15 milioni di ton-: nellate,nell' Estremadura, e altri.gPiccoli giacimenti. | v, , , , |sLe miniere sfruttate parzial-1 Tracfnrmaiinno riol tirnhlDma l^I IdSTOiniaZIOne OBI prODieUia . . . | mente sono oggetto di un'attività limitata: impianti poco piu che. rudimentali, di poca spesa, risul-' tati magri perchè le ambizioni «ono scarse. |Poco più di cinquant'anni fa l'industria siderurgica considera- va •commercialmente utili soltan- to i minerali ferrei con scarso te- noie di silice, cioè il mineraleK^T^I;r;| minatori spagnoli, o le ematiti rosse e marroni, come li chiama- vano i tecnici. Era il tempo in cui nesli alti.forni sl_ adoperava sol-j tanto il sistema Bessemei elaborazione dell'acciaio e ■ per la> in cuii•inn »™ U minerale di ferro fosforico era addirittura scartato come inser-hvibile Tempi nei ouali ali eser-1 ^ f^4vano che quantità relativamente gpiccole di metallo e in.cui gli vscambi internazionali erano ben apiù facili che oggi. !s^ ... „ . \n Tempi avvolti orma, nel a not- Pte lleUe eta «'emote. Isel 18821 jna«l"c »a tornici* Thomas e poi v a Martin-Siemens, che utilizza- ; qvan er ,a fabbl.,iazlone de,,.acJ ciaio la ban-a fusa neKu nettamente fi 11 LU" lL"u uoiuuuoni*» « e Piu 0 meno ricco di silice, c con luei filoni minerari che i te-jdc.I-ici. del ls7° chiamavano etqro-|ctossi, per opposizione ai filoni't,,.,(),,0,,si di facile utilizzazione, s L^^^V^S'^Pmole tedesche, e sopra tinto col|4molt plicarsi delle esigenze indù- ^striali, incominciò in Europa lai m„HH»w«lnnB .ime mlmtpra \tr>m sutilizzazione nelle m.nieie «e/o- dosse. I filoni non fosforici erano 1 J „„„„,.„„ n„0=Vri „v,<,lscarsi, e ci si accorse presto chei'„»mm»nn nimin foofmiVi fin ai- pnemmeno quelli fosfonci, nn al-|j -a • , —- «• \ .oia scartati, abbondavano. Fran- "eia e Spagna^^ mtaero «^«WJJ-i &Settentrionale ic-'là e tìZ X%PZ u"nTn„Ti lti ade. m ^ez.a > nel Nord-Africa ■ na, a Terranova Brasile; l'industr.» a-" „in crescente sviluppo, affamata dt §ferro, si assoggettò a comprare il|dminerale bruno in bacini s't»atl: cin America del Sud, a einqueeen-: to chilometri dalle coste. qmml. a. prezzi enormi e in condizioni di trasporto - complicate; e poiché canche queste lontane e costose importazioni si dimostrarono pie- tsto insufficienti, ecco le nazioni in-g drftsuctScr cento di metallo e di composizione h deficientissima, là dove fino allora n dustriali d'Europa ripiegarsi an stesamente su se stesse e frugare nelle proprie visceri, dovunque si sospettasse l'esistenza di qualche avaro filoncino eli ferro. Ed ecco l'Inghilterra e la Germania, riso Iute a utilizzate comunque il ferro custodito dalla propria terra, metterai a fondere filoni ccl 22 per s'era solennemente affermato non it essere utili industrialmente i fl'io-1 mni che avessero appena un po' di fosforo e meno del bO per cento di metallo: la carestia induce tutti autarciua p;.u rigogliosa e ni Giappone si mette anche lui su|U questa strada, Non era ancora scoppiata la .guerra mondiale quando avveni| vane questi fatti. E la Spagna, coi |suoi buoni filoni eli ferro al 50 per 1 silice, ma che hanno tuttavia una l^^^l^ti^ijt^hteH'di «11 cento, un tantino macchiati di fo- |sforo, copiosamente mescolati =M i bella metà del loro peso in metal. lo: la Spagna, il cui minerale era | 'il doppio più ricco di ferro di quel-i lo che lavoravano già inglesi a te- |deschi, la Spagna che avrebbe do-l villo riesaminare subito e - ''ore le sue sterminale rise - minerale eterodosso... la - non fece nulla. e1 ;|«sl ,onderebbe *m 11 i eon -ir m «««™« Spagna 'Sempre colpa di quell'indiffc- - ; renza e di quell'incuria che sono i all'origine di tanti mali spagnoli. -je di tanta miseria; e che fa si cltc|ai dirigenti incolpino volentieri il ipopolo ranch- aliando parlano a S25_7-..\ "r.^-^V^.riilr":. stranieri) come il più in'eover-i habile dellai terra » invece di ac- 1h»« .» «« «f««.«i ciLtÌ\^» 7.^, 4^^A^^T^m gnoio, individualista quanto si „ vuole, estroso, bizzarro ; volentieri | anarchico, è il cittadino più enttì- siasta del mordo quando sente so-! nrB ,u m „n „„„„ rhp _nn ,„ „_ a P ad. lui un capo che non lo co j n jn ""a. ma io ci nge. ene 0 gP , l verna ma nQon ^ .W1^ %a£?\ ■fi questi capi non se ne \isti molti).,c E. un fatto php mpntrp ,„ mIpfl. qda cima a fondo la valutazione e- conomica c politica dei giacimen- ti, instaurando nuovi niodi di e strazione, offrendo possibilità nuoL. „,,„ .,,lflra „,.„ P H»2KS 1K la Spagna 4 rimnora fo,.mn „, ^ritn.,. \t.n„„_ ^^^w^,"".^~rthMtr«i modita industiiale abbandonati e superati dappertutto; e che sol ' ,*' nlrt(,,. „.,„,,.„ .ivi Janto, aoP° la crudele gueira civile e la rivoluzione s'incomincia a 'c = "™"«™ "™,u u parlare della necessità di utilizza¬ j;n_rnon tfl„„i„d„™><.-fenili .„ . _„ fenn|ndm(.n>B fnnllo na " _^£^1 seLui &uel.ra mondiale, crisi, guerra dS clazi' a"ta''chia. nuovi regimi lazi, autarchia, „-nole 0 niuttosto sui Governanti §eil*aÌtro ieri e di ieri che affon- datj ne])e po'itrone d[ cuoio dei circoli di benestanti, sfogliavano ;ù volentìcri vnmstratìon che le Je ma ,struttlve riviste tecni. , „t..,.ni..r„ che stianiere- : Certo, lo sfruttamento ragiona to delle sconfinate ricchezze esigerà — dopo tanto abbandono — ricerche faticose, lunghi sopraluoghi, tentativi pazienti e costosi. iC'è, per esempio, tutto un aspetto 'tecnico tipico di ogni miniera: ed I è l'indagine relativa ai mezzi di trasporto e di comunicazione di cui si può disporre per spostare con ritmo regolare grandi masse di minerale, spesso (come nel caso dei giacimenti del Leene) per centinaia di chilometri. Ma questo è l'aspetto commerciale del problema: e oggigiorno la necessità delle imprese umane piega alla sua legge il lucro; e lo fa nascere. La « tenuta Wagner », che costituisce per la sua vastità 1250 milioni di tonnellate di minerale dei 350 compresi nel Leone) la più i attraente promessa della terra ' spagnola, fu visitata nel 1901 da un ingegnere inglese, che dopo essersi informato delle condizioni del giacimento — lungo ventidue chilometri, con fino a sette banchi metallici paralleli, di» uno spessore totale da 4 a 64 metri — disse», osservando attentamente, nel cavo della propria mano, un camj pione di minerale calcinato, agli I ingegneri spagnoli che lo avevano accompagnato: — This ivoitld molt like batter in the fumare... (ciò si scioglie rebbe come il burro nella for nace). 1 Riccardo Forte cbraNs1ampdsdqvhsmGsdgpU

Persone citate: Anda, Ronda, Terranova