La fiera celebrazione dell'eccidio di Casale

La fiera celebrazione dell'eccidio di Casale La fiera celebrazione dell'eccidio di Casale La gloriosa giornata squadrista fervidamente rievocata nel ventennale i i e , o , a o e e , e e ii Casale, 10 marzo. Il Fascismo casalese ha celebrato ieri la tragica giornata del 6 marzo 1921, nella quale caddero tre fascisti torinesi: i tamburini Costantino Briolio e Antonio Strucchi, e il giovanissimo legionario fiumano Luigi Scaraglio, e vennero feriti Cesare Maria De Vecchi, Piero Brandimarte e altri squadristi mentre erano reduci da una cerimonia nella quale si era esaltata la comunione di fede tra il Fascismo torinese e il Fascismo casalese. A venti anni di distanza, e nel clima di passione nazionale nel quale ogni italiano oggi vive, queste cerimonie di rievocazione assumono un aspetto di grande significato ideale e impegnano a più fortemente credere e obbedire, per combattere l'ultima più dura battaglia per il trionfo ~ della causa fascismi, che dilagata per il mondo darà finalmente la tanto auspicata pace con giustizia. Casale na vissuto la ricorrenza con ardente passione fascista. In un impeto di amore e -di fede, squadristi, fascisti e giovanissimi si sono stretti intorno ai laceri gloriosi gagliardetti del Fascio di Casale e dèi Gruppo « Scaraglio » ili 'l'orino, per rinnovare un giuramento che è sacra consegna per oggi e certezza per domani. Quando la balda schiera della giovinezza ha sfilato in parata di fronte alle autorità, sono ritornati alla memoria dei presenti i venti anni di lotta e di fede, di gioie e di tormenti, che ritrovano il Fascismo delle audacie e delle prodezze, più che mai compatto e saldo, sempre più teso a spiccare il volo verso le mète ultime e supreme. La lapide commemorativa Per la solonne cerimonia sono intervenuti il Prefetto Soprano e il Federale Zerbino di Alessandria, il console generale Brandimarte di Torino, il Questore e le massime autorità politiche e civili di Alessandria, il colonnello dei Carabinieri comandante la Legione di Alessandria, il console Serrai comandante il II Gruppo Legioni, il vice-Federale Coppo, il segretario del Fascio locale, il Podestà di Casale, i comandi il presidio e i reggimenti di stanza a Casale, il centurione Alessi in rappresentanza del Federale di Torino, il seniore De Feo per il Gruppo « Scaraglio » di Torino co! gagliardetto e una rappresentanza di oltre 50 squadristi, la signorina Briolio e Giovanni Scaraglio sorella e fratello dei Martiri, gli squadristi torinesi Boretto e Ramazzotto, scampati all'eccidio, tutte le rappresentanze dei Fasci monferrini coi gagliardetti, squadristi di Alessandria pure col gagliardetto, le organizzazioni del Partito con labari e vessilli e una immensa folla di fascisti e cittadini che si è calcolata ad oltre 10 mila persona. Alle 10 di fronte a questa ma dprdCslTdstolstfingnrcdrsqSarbbMrslosinvclgrumgnsnnpczcc2vaulsctrrea esaltante e reverente, Prefet- | to e Federale, dopo la benedizio-1 ne impartita da don Baiano, delegato del Vescovo di Casale Monsignor Angrisani, hanno scoperto la lapide posta sul palazzo Meilana, nella via omonima, per ricordare che venti anni or sono i primi audaci si raccolsero in quel palazzo per iniziare la riscossa ! della nostra gioventù. Ecco il testo della lapide det- i tato dallo squadrista ing. Vitto- j rio Tornielli: « 1921-1941 — di | qui dove fu il covo il 6 marzo 1921 — mossero al supremo sacrifieio — i primi martiri nostri — di qui — con inesausta passione con invitta fede — ~" fede — gli squadristi j casalesi — balzarono perjejerre I del Monferrato — a combattere a vincere a morire — proclamando — che — Fascismo è redenzione di popolo — è azione per la grandezza — imperiale d'Italia ». Dopo il saluto al Duce ordinato dal Federale, si è scatenata una irrefrenabile dimostrazione durata parecchi minuti, all'indirizzo del Duce. Subitesi è composto,il corteo che ha àttravèrsato:: le vie della città, affollatissime di pùbblico plaudente, é iìl : una- jrlriria di bandiere e di orifiammi si è portato in piazza VI Marzo, per rendere devoto omaggio alla lapide che ricorda il sacrificio dei Caduti per le alte idealità del Fascismo. Dopo la deposizione delle corone di alloro dei Fasci di Torino, Casale e Alessandria e delle famiglie dei Caduti torinesi per la Rivoluzione, il Federale ha proceduto all'appello dei martiri Briolio, Strucchi e Scaraglio, ordinando poscia il saluto al Duce. Un sacrano e una mostra Subito dopo è avvenuto lo sfilamento di tutta la gioventù casalese inquadrata nei ranghi del't^zime, sfilamento che è riusci- ! to superbo perchè i giovanissimi, ! afieri e orgogliosi nella divisa, han- j no dato spettacolo di stupenda!rgagliardia e di perfetta discipli- ' na fascista. E' seguita l'inaugu- : lrazione del Sacrario dei Martiri, ncostruito nel salone di comando della II Legione. Quivi le autorità sono state ricevuto dal console mutilato Demerich. Anche qui don Baiano ha benedetto il Sacrario, e dopo la benedizione autorità e fascisti sono sfilati, rendendo omaggio di fronte al tabernacolo che ricorda il contributo di sangue dato dai militi del Monferrato per la causa imperiale. L'ultimo atto della cerimonia si è avuto con l'inaugurazione della mostra fotografica e dei cimedelio squadrismo monferrino, ordinata nel salone dei Martiri fascisti nella Casa del Fascio. Ad inaugurazione avvenuta tutti hanno potuto ammirare e un po' rivivere la vita dello squadrismo casalese. Ordinati in serie cronologica, gli imponenti fcezzi fotografici, disposti,anche con criterio di collegaménto, hanno dato una sensazione precisa dell'ardimentosa opera che il manipolo degli squadristi del Monferrato hanno svolta per il trionfo della Causa, no, vngdoPdsGvlsddnsqadtest. Ricordi di venti anni or so- | ma ricordi che non si posso¬ no cancellare. Una fotografia, un pugnale, una bomba, un pezzo lacero di bandiera rossa fanno balzare alla memoria i giovani che caddero con la suprema speranza. I ascolTulUmo "sorriso"per la" mammà I 2 l'ultimo pensiero per il Duce. leIj::L'interessante mostra è stata visitata minuziosamente dalle autorità per oltre mezz'ora. E' un documentario di un grande valore storico e ideale. Bandiere rosse strappate ai comunisti, qualche brandello di camicia nera intriso di sangue, pugnali, vecchie rivoltelle, randelli, fotografie di tutte le azioni squadriate compiute dai casalesi nelle varie regioni dell'Italia settentrionale, giorna- l'oll'epoca, riviste. Prima di lasciare la città il Pre- vasto scio. | nate invocazioni al Duce, una di1 mostrazione alla quale si è asso ! i j | fetto e il console generale Bran- ;dimarte sono stati attorniati da tutti gli squadristi, che hanno im-provvisato, al canto di vecchie canzoni e con ardenti e appassio-„ 'S?' ciato tutto il folto pubblico che gremiva fino ali inverosimile il cortile della Casa del Fa- Annega alla vigilia delle nozze Mondovl, 10 marzo. Alcune persone che transitavano sul ponte del Tanaro presso Clavesano, notavano sul greto del fiume una massa scura e, avvicinatisi, constatavano trattarsi del j cadavere di un giovane identificato I poi per tale Caruso Santo, di 24 a . o a o l e a anni, nativo di Catanzaro ed oc- cupato al cotonificio di Clavesano. Transitando sulla sponda del fiu- me, il giovane, probabilmente col-to da malore, era finito in acqua venendo travolto dalla corrente in quel punto molto forte. Il Caruso avrebbe dovuto lasciare a giorni Clavesano per un impiego migliore, e passare quindi a nozze. nnitiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiimtMitiiiiiMtiutiMiniiiiiiiiii La fiera celebrazione dell'eccidio di Casale La fiera celebrazione dell'eccidio di Casale La gloriosa giornata squadrista fervidamente rievocata nel ventennale i i e , o , a o e e , e e ii Casale, 10 marzo. Il Fascismo casalese ha celebrato ieri la tragica giornata del 6 marzo 1921, nella quale caddero tre fascisti torinesi: i tamburini Costantino Briolio e Antonio Strucchi, e il giovanissimo legionario fiumano Luigi Scaraglio, e vennero feriti Cesare Maria De Vecchi, Piero Brandimarte e altri squadristi mentre erano reduci da una cerimonia nella quale si era esaltata la comunione di fede tra il Fascismo torinese e il Fascismo casalese. A venti anni di distanza, e nel clima di passione nazionale nel quale ogni italiano oggi vive, queste cerimonie di rievocazione assumono un aspetto di grande significato ideale e impegnano a più fortemente credere e obbedire, per combattere l'ultima più dura battaglia per il trionfo ~ della causa fascismi, che dilagata per il mondo darà finalmente la tanto auspicata pace con giustizia. Casale na vissuto la ricorrenza con ardente passione fascista. In un impeto di amore e -di fede, squadristi, fascisti e giovanissimi si sono stretti intorno ai laceri gloriosi gagliardetti del Fascio di Casale e dèi Gruppo « Scaraglio » ili 'l'orino, per rinnovare un giuramento che è sacra consegna per oggi e certezza per domani. Quando la balda schiera della giovinezza ha sfilato in parata di fronte alle autorità, sono ritornati alla memoria dei presenti i venti anni di lotta e di fede, di gioie e di tormenti, che ritrovano il Fascismo delle audacie e delle prodezze, più che mai compatto e saldo, sempre più teso a spiccare il volo verso le mète ultime e supreme. La lapide commemorativa Per la solonne cerimonia sono intervenuti il Prefetto Soprano e il Federale Zerbino di Alessandria, il console generale Brandimarte di Torino, il Questore e le massime autorità politiche e civili di Alessandria, il colonnello dei Carabinieri comandante la Legione di Alessandria, il console Serrai comandante il II Gruppo Legioni, il vice-Federale Coppo, il segretario del Fascio locale, il Podestà di Casale, i comandi il presidio e i reggimenti di stanza a Casale, il centurione Alessi in rappresentanza del Federale di Torino, il seniore De Feo per il Gruppo « Scaraglio » di Torino co! gagliardetto e una rappresentanza di oltre 50 squadristi, la signorina Briolio e Giovanni Scaraglio sorella e fratello dei Martiri, gli squadristi torinesi Boretto e Ramazzotto, scampati all'eccidio, tutte le rappresentanze dei Fasci monferrini coi gagliardetti, squadristi di Alessandria pure col gagliardetto, le organizzazioni del Partito con labari e vessilli e una immensa folla di fascisti e cittadini che si è calcolata ad oltre 10 mila persona. Alle 10 di fronte a questa ma dprdCslTdstolstfingnrcdrsqSarbbMrslosinvclgrumgnsnnpczcc2vaulsctrrea esaltante e reverente, Prefet- | to e Federale, dopo la benedizio-1 ne impartita da don Baiano, delegato del Vescovo di Casale Monsignor Angrisani, hanno scoperto la lapide posta sul palazzo Meilana, nella via omonima, per ricordare che venti anni or sono i primi audaci si raccolsero in quel palazzo per iniziare la riscossa ! della nostra gioventù. Ecco il testo della lapide det- i tato dallo squadrista ing. Vitto- j rio Tornielli: « 1921-1941 — di | qui dove fu il covo il 6 marzo 1921 — mossero al supremo sacrifieio — i primi martiri nostri — di qui — con inesausta passione con invitta fede — ~" fede — gli squadristi j casalesi — balzarono perjejerre I del Monferrato — a combattere a vincere a morire — proclamando — che — Fascismo è redenzione di popolo — è azione per la grandezza — imperiale d'Italia ». Dopo il saluto al Duce ordinato dal Federale, si è scatenata una irrefrenabile dimostrazione durata parecchi minuti, all'indirizzo del Duce. Subitesi è composto,il corteo che ha àttravèrsato:: le vie della città, affollatissime di pùbblico plaudente, é iìl : una- jrlriria di bandiere e di orifiammi si è portato in piazza VI Marzo, per rendere devoto omaggio alla lapide che ricorda il sacrificio dei Caduti per le alte idealità del Fascismo. Dopo la deposizione delle corone di alloro dei Fasci di Torino, Casale e Alessandria e delle famiglie dei Caduti torinesi per la Rivoluzione, il Federale ha proceduto all'appello dei martiri Briolio, Strucchi e Scaraglio, ordinando poscia il saluto al Duce. Un sacrano e una mostra Subito dopo è avvenuto lo sfilamento di tutta la gioventù casalese inquadrata nei ranghi del't^zime, sfilamento che è riusci- ! to superbo perchè i giovanissimi, ! afieri e orgogliosi nella divisa, han- j no dato spettacolo di stupenda!rgagliardia e di perfetta discipli- ' na fascista. E' seguita l'inaugu- : lrazione del Sacrario dei Martiri, ncostruito nel salone di comando della II Legione. Quivi le autorità sono state ricevuto dal console mutilato Demerich. Anche qui don Baiano ha benedetto il Sacrario, e dopo la benedizione autorità e fascisti sono sfilati, rendendo omaggio di fronte al tabernacolo che ricorda il contributo di sangue dato dai militi del Monferrato per la causa imperiale. L'ultimo atto della cerimonia si è avuto con l'inaugurazione della mostra fotografica e dei cimedelio squadrismo monferrino, ordinata nel salone dei Martiri fascisti nella Casa del Fascio. Ad inaugurazione avvenuta tutti hanno potuto ammirare e un po' rivivere la vita dello squadrismo casalese. Ordinati in serie cronologica, gli imponenti fcezzi fotografici, disposti,anche con criterio di collegaménto, hanno dato una sensazione precisa dell'ardimentosa opera che il manipolo degli squadristi del Monferrato hanno svolta per il trionfo della Causa, no, vngdoPdsGvlsddnsqadtest. Ricordi di venti anni or so- | ma ricordi che non si posso¬ no cancellare. Una fotografia, un pugnale, una bomba, un pezzo lacero di bandiera rossa fanno balzare alla memoria i giovani che caddero con la suprema speranza. I ascolTulUmo "sorriso"per la" mammà I 2 l'ultimo pensiero per il Duce. leIj::L'interessante mostra è stata visitata minuziosamente dalle autorità per oltre mezz'ora. E' un documentario di un grande valore storico e ideale. Bandiere rosse strappate ai comunisti, qualche brandello di camicia nera intriso di sangue, pugnali, vecchie rivoltelle, randelli, fotografie di tutte le azioni squadriate compiute dai casalesi nelle varie regioni dell'Italia settentrionale, giorna- l'oll'epoca, riviste. Prima di lasciare la città il Pre- vasto scio. | nate invocazioni al Duce, una di1 mostrazione alla quale si è asso ! i j | fetto e il console generale Bran- ;dimarte sono stati attorniati da tutti gli squadristi, che hanno im-provvisato, al canto di vecchie canzoni e con ardenti e appassio-„ 'S?' ciato tutto il folto pubblico che gremiva fino ali inverosimile il cortile della Casa del Fa- Annega alla vigilia delle nozze Mondovl, 10 marzo. Alcune persone che transitavano sul ponte del Tanaro presso Clavesano, notavano sul greto del fiume una massa scura e, avvicinatisi, constatavano trattarsi del j cadavere di un giovane identificato I poi per tale Caruso Santo, di 24 a . o a o l e a anni, nativo di Catanzaro ed oc- cupato al cotonificio di Clavesano. Transitando sulla sponda del fiu- me, il giovane, probabilmente col-to da malore, era finito in acqua venendo travolto dalla corrente in quel punto molto forte. Il Caruso avrebbe dovuto lasciare a giorni Clavesano per un impiego migliore, e passare quindi a nozze. nnitiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiimtMitiiiiiMtiutiMiniiiiiiiiii